"Napoleone" di Evgenij Tàrle |
Evgenij V. Tàrle
IL LIBRO – Un classico della storiografia napoleonica scritto da uno dei massimi studiosi sovietici, Evgenij Tàrle. Dalla gioventù fino all'esilio sull'isola di S. Elena, l'autore ripercorre le tappe salienti della vita di uno dei protagonisti della storia che, scrive, "nel ricordo degli uomini rimane per l'immagine gigantesca, agli uni richiama Attila o Tamerlano e ad altri Alessandro Magno o Giulio Cesare, ma che lo sviluppo delle ricerche storiche rivela sempre più nella sua originalità irripetibile e nella sorprendente complessità individuale" e analizza gli effetti sulle strutture sociali ed economiche europee dell'opera napoleonica. Lo fa dando ampio spazio alla pagina russa che nella vita di Napoleone determinò l'inizio della fine, di una lunga serie di vittorie, ma soprattutto di una carriera politica. Ed è proprio lo spazio dedicato alla vicenda napoleonica in terra russa che permette di comprendere meglio alcuni particolari che nelle storiografie occidentali sono stati spesso lasciati nell'ombra. DAL TESTO – "Tutti gli strateghi e i tattici che hanno studiato la storia di Napoleone sono unanimi nel riconoscere il suo genio militare, che non si era affatto indebolito nel 1813-1814, malgrado singoli errori e sintomi di stanchezza, in confronto agli anni migliori della sua carriera. Anche nel 1815, quando le sue forze erano sensibilmente minori di quelle dei suoi nemici, quando la situazione politica era disperata e quando egli stesso già sentiva ima persistente indisposizione fisica. Napoleone elaborò un piano strategico per distruggere a volta a volta gli eserciti nemici, che non era meno geniale di quello della sua prima campagna d'Italia del 1796. Il modo brillante col quale questo piano cominciò ad essere attuato – la sconfitta di Blücher a Ligny e il seguito della campagna – e la battaglia di Waterloo, durante la quale solo la perseveranza di Blücher salvò Wellington dall'imminente, terribile disfatta, dimostrarono che l'incomparabile maestro dell'arte della guerra era ancora presente. L'AUTORE – Evgenij Tàrle, storico sovietico (Kiev, 1875 – Mosca, 1955), membro dell'Accademia delle Scienze dal 1927, fondò e diresse con G. I. Uspenskij gli "Annali" che ebbero rilievo notevole per gli studi di storia generale. Le sue ricerche furono soprattutto dedicate alla Francia e all'Italia dell'età della Rivoluzione e di quella napoleonica. Tra le sue opere: "La classe operaia in Francia all'epoca della Rivoluzione"(1909-11, 2 voll.), "Il blocco continentale" (1913-16, 2 voll.), "La vita economica dell'Italia nell'età napoleonica" (1916), "Storia d'Europa 1871-1919" (1927), oltre alle raccolte di saggi "Saggi e profili di storia del movimento sociale europeo nel sec. XIX" (1903) e "Occidente e Russia" (1918). INDICE DELL'OPERA – Introduzione – I. La Gioventù di Napoleone Bonaparte – II. La Campagna d'Italia (1796-1797) – III. La conquista dell'Egitto e la Campagna di Siria (1798-1799) – IV. Il 18 Brumaio 1799 – V. I primi passi del Dittatore (1799-1800) – VI. Marengo. Consolidamento della Dittatura. Legislazione del primo Console (1800-1803) – VII. Inizio della nuova guerra contro l'Inghilterra ed incoronazione di Napoleone (1803-1804) – VIII. Lo sfacelo della Terza Coalizione (1805-1806) – IX. La disfatta della Prussia e il definitivo assoggettamento della Germania (1806-1807) – X. Dominazione di Napoleone sul Continente Europeo da Tilsit a Wagram (1807-1809) – XI. L'Imperatore e l'Impero allo zenit della potenza (1810-1811) – XII. La rottura con la Russia (1811-1812) – XIII. L'invasione napoleonica in Russia (1812) – XIV. La rivolta dell'Europa vassalla contro Napoleone e la battaglia delle Nazioni (1813) – XV. La guerra in Francia e la prima abdicazione di Napoleone (1814) - XVI. I Cento Giorni - XVII. L'Isola di S. Elena (1815-1821) – XVIII. Conclusione - Appunti di storiografia napoleonica – Note – Bibliografia - Indice dei nomi |