Regalità iranica e gnosi ismaelita Stampa E-mail

Pio Filippani-Ronconi

Regalità iranica e gnosi ismaelita

Irradiazioni, pagg.XXVI-162, € 13,50

 

filippani regalità  IL LIBRO – In questo volume postumo, sono raccolti gli articoli e i contributi - anche inediti - che Pio Filippani-Ronconi dedicò, nel corso di un quarantennio di studi approfonditi, al concetto di gnosi iranica, con particolare riferimento alla sua declinazione ismaelita; un elemento, questo, che - insieme alla concezione sacra della regalità e del potere - ebbe a segnare non poco la prassi e le dottrine, tutt'altro che marginali, della eterodossia musulmana.

  DAL TESTO – "Per intendere rettamente il pensiero filosofico-religioso dell'Oriente è necessario conoscere le categorie che gli sono proprie, le quali per noi Occidentali hanno un carattere decisamente «gnostico». Ciò significa che il limite riflesso ed astratto del pensare logico-discorsivo è trasceso da una esperienza contemplativa, fino all'immedesimazione col suo contenuto: ciò vuol dire, in altri termini, che la esperienza concettuale è ritenuta sfociare nell'estasi unitiva con l'archetipo rappresentato in prima istanza come dottrina o, più semplicemente, come immagine, come icona, come suono, come gesto. Pertanto, in quello spazio geografico-ideale che si estende dal Levante mediterraneo alla Persia antica fino all'India dei nostri giorni, l'esperienza cogitativa costituisce il primo arto di un tipo di attività che, per noi, è essenzialmente mistica. La soluzione di continuità che nell'Occidente, grosso modo post-Scoto Eriugena, esiste tra pensiero oggettivo-scientfico ed emozione religiosa, in Oriente non sussiste. Ivi la esperienza pensante, più che a contenuti oggettivi, si volge verso quel mondo intermedio fra l'ambito sensibile-percettivo e quello intellettuale che gli gnostici dell'Islam da 'Ayn al-Qudāt al-Hamadhānī ad Ibn 'Arabī, passando fra Avicenna e Sohrawardī, denominato 'ālam al-mithā, mundus imaginalis. Di questo mondo «imaginale» si ha essenzialmente un'esperienza che è, sì, di ordine intellettuale, ma non astratto, ma soprattutto di modalità «visionaria», per cui il contemplante vive nella propria anima, fino al limite dell'identificazione, le potenze ideali che si incarnano nel pensare."

  L'AUTORE – Pio Filippani-Ronconi, per lungo tempo Docente ordinario di «Religioni e Filosofia dell'India» presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli, insignito della laurea honoris causa in «Scienze dell'Islam» dall'Università di Teheran e in «Filosofia della Storia» dall'Università di Trieste, Pio Filippani-Ronconi (Madrid 1920-Roma 2010) è stato un profondo conoscitore delle lingue e delle culture asiatiche. A lui si devono apporti fondamentali sull'Induismo (tra i quali la traduzione delle Upanişad antiche e medie), sul Buddhismo (Canone buddhista) e sull'Iran antico e medievale (Zarathustra e il mazdeismo e Ummu'l-Kitāb).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giovanni Garbini – Introduzione, di Angelo Iacovella - Bibliografia essenziale di Pio Filippani-Ronconi - Prospetto delle fonti - I. Il senso morale della regalità iranica e i suoi rapporti con le istituzioni dell'Occidente - II. L'esperienza «gnostica» del pensiero orientale - III. Spazio e tempo nella gnosi iranica, 1 - IV. Spazio e tempo nella gnosi iranica, 2 - V. Il tempo e il destino dell'uomo secondo gli Ismaeliti - VI. La cosmologia arcana degli Ismaeliti - VII. Note sulla soteriologia e sul simbolismo cosmico dell'Ummu'l-Kitāb - VIII. Ai margini dell'Islam. Note sugli ismaeliti satpanthī - Appendice. Lectio Magistralis tenuta a Teheran in occasione del conferimento della Laurea honoris causa in «Scienze dell'Islam» - Postilla, di Sveva Filippani-Ronconi