L'Austria contemporanea tra crisi e trasformazione |
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Giovanni Schininà
DAL TESTO – "Il 1918 e il 1945 sono [...] accomunati dalla fame, dalle malattie, dalla povertà, dai saccheggi, dal mercato nero e dalla presenza di masse di profughi (durante la prima guerra mondiale sono gli ebrei galiziani, dopo la seconda guerra mondiale sono le Displaced Persons di varia provenienza, lavoratori coatti, reduci e soldati di tutti i tipi, persone liberate dai campi di prigionia e di concentramento, tedeschi in fuga dall'est) quasi a confermare la vocazione, volente o nolente, di metropoli multietnica dall'era asburgica in poi. Le distruzioni provocate dai bombardamenti, dagli incendi, dai combattimenti contrassegnano invece lo scenario materiale del secondo dopoguerra contribuendo a creare un'atmosfera prolungata da ora zero (Stunde Null) che riceve la consacrazione filmica ne "Il Terzo Uomo", documento mirabile del clima instauratosi tra le forze occupanti (sovietici, americani, francesi e inglesi) nelle quattro zone di controllo e gli abitanti tra le macerie del paesaggio urbano. Sono soprattutto le donne, la netta maggioranza della popolazione, in attesa del lento rientro di reduci e prigionieri liberati, a gestire e subire le drammatiche vicende della difficile sussistenza, delle violenze, del razionamento e dell'assistenza, ricevuta prima dall'Armata rossa e poi dagli Stati Uniti, con gli aiuti UNRRA e il piano ERP. E similmente al '18 la città si trova succube e dipendente dalla campagna e dai contadini. Si accentua in questo frangente un certo spostamento dell'apparato industriale verso le regioni occidentali del paese, processo già stimolato durante l'epoca nazista e incentivato dal piano Marshall. L'AUTORE – Giovanni Schininà, docente di Storia contemporanea presso l'Università di Catania, si occupa di storia politica dell'Italia e dell'Europa centrale. Ha pubblicato, presso l'editore Bonanno, le monografie "Le città meridionali in età giolittiana. Istituzioni statali e governo locale", 2002; "Siracusa 1943-1948. Verso la democrazia dei partiti", 2004; "Stato e società in età giolittiana. L'Italia tra il 1901 e il 1914", 2008, e, presso le Edizioni del Prisma, "La rivoluzione siciliana del 1848 nei documenti diplomatici austriaci", 2011. Ha inoltre curato e introdotto il volume Albert Fuchs, "Correnti di pensiero in Austria (1867-1918)" (Artemide Edizioni, Roma, 2010). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Suffragio universale e nazionalismi. Le elezioni del Reichsrat nel 1907 e nel 1911 (Le elezioni del maggio 1907 – I risultati politici del voto - La geografia elettorale - Dal nuovo Parlamento alle elezioni del 1911 - L'ultima Camera dei deputati eletta prima della "grande guerra" - Un sistema politico su scala europea?) - II. Ludo Moritz Hartmann e l'immagine del Risorgimento nella storiografia austriaca (Nemici e alleati - Uno storico in controtendenza - L'eredità della guerra e nuove prospettive) - III. Il crollo finale dell'Impero asburgico: motivi e interpretazioni (Il fattore militare - Diplomazia e smembramento politico - Disgregazione e fronte interno - Verso la Prima Repubblica) - IV. Vienna occupata (1945-1955). Tra ricostruzione democratica e prove di guerra fredda (Il governo quadripartito - La ricostruzione - Politica e amministrazione - Identità e cultura - Al centro dello scenario internazionale) |