La “Pascendi Dominici gregis” Stampa E-mail

Salvatore Marra

La "Pascendi Dominici gregis":
con-temporaneità della Chiesa nella perenne fedeltà alla traditio fidei
L'enciclica di San Pio X sul modernismo, a cento anni dalla sua pubblicazione (1907)


Akádemos Edizioni, pagg.160, € 15,00

marra pascendi  IL LIBRO – Nel presente volume, Salvatore Marra propone, a distanza di oltre cento anni dalla sua apparizione, una lettura serena ed equilibrata della "Pascendi Dominici gregis" di San Pio X, per lungo tempo accusata di rappresentare un attacco oscurantista nei confronti della modernità, e offre al lettore un'appendice contenente il testo sia dell'enciclica che del decreto "Lamentabili sane exitu". Dallo studio emerge come, in realtà, la "Pascendi" fosse un atto di difesa da parte di un cattolicesimo che era stato assalito da correnti culturali intenzionate a eliminarlo e come la modernità in quanto tale non fosse considerata dal Magistero un errore.
In effetti, oggi è possibile rileggere in maniera più distaccata quelle vicende, proprio in virtù delle nuove conquiste della scienza. Nei decenni a cavallo del XIX e del XX secolo, infatti, le élites culturali erano impregnate di un positivismo neoilluminista che - nelle scienze naturali come nella storiografia, nella filosofia come nella teologia, nella patristica come nell'esegesi - era fortemente intriso di riduzionismi razionalistici, che ormai vengono considerati epistemologicamente poveri e che risultano mere catene per una scienza che voglia avere uno spirito libero di ricerca.

  DAL TESTO – "È largamente riconosciuto che la Pascendi fu un capolavoro di scienza teologica, tale da essere collocata sullo stesso piano di documenti dottrinali fondamentali nella storia della Chiesa, come il decreto tridentino De Iustificatione, sulla salvezza, oppure come l'antica Epistula ad Flavianum, il grande documento dogmatico indirizzato da papa san Leone Magno al patriarca costantinopolitano nel 451, nel corso del Concilio di Calcedonia, con cui il Pontefice, intervenendo nella polemica tra nestorianesimo ed eutichianesimo, definiva la dottrina dell'unione ipostatica delle due nature, divina e umana, in Cristo. Che la Pascendi sia un testo di notevole spessore teologico e dottrinale, non rispondente cioè solo a contingenti necessità chiarificatorie e disciplinari, ma valido in ogni epoca e pertanto di grande attualità, lo conferma il fatto che ad essa si sono richiamati diversi importantissimi documenti del più recente magistero conciliare e pontificio."

  L'AUTORE – Salvatore Marra, storico, docente di Metodologia della ricerca presso l'Istituto di Scienze Religiose di Otranto e ordinario di Lettere negli Istituti di istruzione superiore, è diacono della Chiesa di Otranto e direttore dell'Ufficio diocesano per la cultura e le comunicazioni sociali. Ha pubblicato, tra gli altri titoli, "Chiesa e Stato in Italia dal dissidio alla collaborazione" (1999), "I giubilei nella storia dalle origini al Grande Giubileo del 2000" (2000), "Il Sillabo aveva ragione" (2004), "Quando Lutero non pubblicò le sue tesi" (2006) e, per Akádemos edizioni, "La Pascendi Dominici gregis: con-temporaneità della Chiesa nella perenne fedeltà alla traditio fidei" (2008).

  INDICE DELL'OPERA – Nota editoriale – Premessa - Il modernismo - I prodromi (L'americanismo - Il cattolicesimo riformatore tedesco) - Il modernismo in Francia - Il modernismo in Inghilterra - Il modernismo in Italia - I primi interventi dell'autorità ecclesiastica - Il decreto "Lamentabili sane exitu" - La "Pascendi" - Le reazioni all'enciclica - Il Papa della "Pascendi" - L'attualità della "Pascendi" – Appendice (Decreto "Lamentabili sane exitu" - Enciclica "Pascendi Dominici gregis")