Governare l'in-umano |
Rosanna Castorina IL LIBRO – Il volume di Rosanna Castorina entra nel cuore del problema fin dal titolo. E si tratta del cuore nero del potere. Questa sua dimensione profonda e oscura è venuta tante volte alla luce nel corso delle vicende politiche del secolo da poco trascorso, da diventare il tema centrale della filosofia politica contemporanea. Di quella, almeno, che non si perde in astrattezze accademiche degne di epoche ben più tranquille. Il potere, ponendo se stesso nella forma del "governare l'inumano", decidendo chi è uomo e chi no, costruendo specifiche categorie di non-uomini e spazi specifici per il loro isolamento, emarginazione ed eliminazione, si identifica totalmente come la dimensione somma dell'in-umanità. Il governo dell'inumano è l'inumano che governa. Minacciando così ogni uomo: ed è una duplice minaccia, quella di poter sempre diventare vittima, e di poter sempre diventare carnefice. Nessuno è al riparo, la questione ci riguarda tutti e sempre. Per questo lo sforzo a cui questo libro ci chiama, di guardare nel fondo più nero del nostro esistere, è uno sforzo di resistenza, un atto supremo di libertà. DAL TESTO – "La nascita della biopolitica sposta il baricentro del potere dal problema della legittimità a quello della naturalità del desiderio. Come abbiamo più volte sottolineato, l'aspetto più innovativo e, contemporaneamente, il più pericoloso del potere biopolitico risiede nella lenta iscrizione dei bisogni e delle necessità superflue nel corpo individuale e collettivo. Questo potere microfisico rappresenta la base di quell"'economia dei corpi belli ed in forma" di cui l'autore francese parla a proposito della penetrazione dell'anatomo-politica del corpo nella biopolitica della specie. L'AUTRICE – Rosanna Castorina (Catania, 1982) è laureata in Sociologia presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Dal 2009 è dottoranda di ricerca in "Filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica" presso l'Università degli Studi dell'Insubria Varese - Como e collabora con la Rivista internazionale di Filosofia politica "Metàbasis". Si occupa di studi foucaultiani relativi a tematiche biopolitiche e bioeconomiche (razzismo, governamentalità, simbolica delle tecnoscienze). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Luigi Alfieri - Introduzione - 1. Il mito della razza: origini teoriche e storia del pensiero (1.1. Le origini settecentesche e gli sviluppi romantici - 1.2. Razza e scienza: le origini dell'eugenetica razziale - 1.3. Razza e mito: il misticismo razziale - 1.4. Lingua, nazione, razza - 1.5. Imperialismo e pan-movimenti) - 2. Il politico e le forme dell'esclusione (2.1. Spazio politico e terzietà - 2.2. Vittima e giudizio - 2.3. Sopravvivenza ed obbedienza - 2.4. Sacertà e sovranità - 2.5. Potere/violenza e colpa - 2.6. Il nemico ed i confini - 2.7. Speranza) - 3. Razzismo, teoria della sovranità e biopolitica (3.1. Disciplina del corpo e biopolitica della specie - 3.2. La psichiatrizzazione dell'anormale - 3.3. Governamentalità e popolazione: il problema della "specie" nell'era della "sicurezza" - 3.4. Genealogia e storia - 3.5. Evoluzionismo biologico e razzismo di stato) - 4. Antisemitismo, totalitarismo, eugenetica (4.1. Dall'antigiudaismo all'antisemitismo - 4.2. Antisemitismo: uno sguardo storico - 4.3. Totalitarismo e consenso di massa - 4.4. La "natura" del male: banalità, colpa e necessità - 4.5. Immunizzazione - 4.6. Eugenetica - 4.7. Campi: "tramonto dell'uomo" e governo dell'in-umano) - Conclusioni - Perché il genocidio diviene la forma "vitale" del conflitto moderno? - Bibliografia |