Sociologia politica del Medio Oriente Stampa E-mail

Hamit Bozarslan

Sociologia politica del Medio Oriente

Casa Editrice Mesogea, pagg.218, € 19,00

bozarslan sociologia  IL LIBRO – Il Medio Oriente viene sovente associato a una «modernità man¬ cata» ineluttabilmente segnata dall'islamismo o dal tribalismo. Hamit Bozarslan – a partire dal concetto stesso di Medio Oriente e delle sue aporie, storiche e teoriche – mette in luce quanto tale lettura sia, oggi più che mai, profonda¬ mente inadeguata e fuorviante. Al centro della sua argomentazione l'analisi dell'auto¬ ritarismo – che connota fortemente i proces¬ si politici e sociali della regione – e del com¬ plesso equilibrio dissidenza/obbedienza nel rapporto tra Stato e popolo. Particolarmente interessante, alla luce delle recenti rivolte nei paesi arabi, la sua riflessione sulle forme di contestazione e radicalizzazione della lotta politica.

  DAL TESTO – "[...] l'islamismo, come un tempo la sinistra rnediorientale, non è necessariamente sinonimo di dissidenza armata: al di là della violenza a cui il suo nome è così strettamente associato, esso definisce un campo complesso, ricco di una pluralità interna dove i notabili infiammano le loro basi con i discorsi ma ne impediscono il passaggio alla violenza e dove le tendenze ultraconservatrici affiancano in certi casi le correnti politicamente liberali. È un campo strutturato poiché instaura rapporti interni di dominazione e di subordinazione, gerarchie, un complesso gioco di legittimazione, una pluralità di linguaggi interni, e, allo stesso tempo, è fluido perché plurale e conflittuale. Le frontiere che separano le sue correnti alla ricerca di integrazione politica e le dissidenze armate che producono ai loro margini non sono affatto impermeabili. Inoltre, l'islamismo come movimento è plasmato da una doppia dinamica «interclasse» e «intergenerazionale» che lo spinge sia all'obbedienza verso i poteri costituiti sia alla contestazione violenta. Nessuno contesta il suo ancoraggio al locale, ma questo è a sua volta costantemente modificato dalla circolazione di uomini e di idee, come fu nel caso degli «arabi afghani» che leggevano i loro territori algerino o egiziano del 1990 a partire dalle proprie esperienze degli anni Ottanta in un «altrove» asiatico. La corrente islamista non padroneggia affatto le dinamiche di questi andirivieni parzialmente dettati dalla coercizione o dalla tolleranza degli Stati (e, sempre di più, dal «sistema-mondo»), che la costringono a un radicalismo senza compromessi o le offrono delle possibilità di apertura o di malleabilità."

  L'AUTORE – Hamit Bozarslan (1958), storico e sociologo, è ricercatore all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Spe¬cialista di Medio Oriente e in particolare della questione curda, cui ha dedicato diver¬si saggi, è autore di studi e ricerche che riguardano le minoranze, la violenza e il potere nei paesi dell'area mediorentale. In Italia, nel 2006, ha pubblicato La Turchia contemporanea (Il Mulino).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione alle edizioni turca e italiana: il Medio Oriente due anni dopo – Introduzione – I. La formazione del Medio Oriente – II. Oltre i «paradigrni» correnti – III. Stati e sistemi politici – IV. Mobilitazioni e immaginari politici, processo di radicalizzazione e contestazione – V. Processo di comunitarizzazione e di minorizzazione – VI. Fenomeni generazionali. Figure del sacro. Eroi e corpi politici – Conclusione - Glossario