Les poèmes de Fresnes Stampa E-mail

Robert Brasillach

Les poèmes de Fresnes
Edizione italiana e francese

Giuliano Ladolfi Editore, pagg.122, € 12,00

 

brasillach_fresnes  IL LIBRO – Di fronte allo specchio il giovane Brasillach scopre alla fine di essere come tutti solo al mondo: solo di fronte alla vita, solo di fronte alla morte e che non ci sono purezza o bellezza o sogni di grandezza da perseguire; che sempre la vita è quella che hai già vissuto perché è su quella che si fanno i conti, e la memoria è la cosa più preziosa con tutto quello che gelosamente conserva e nello stesso tempo la parte più crudele e difficile da regolare e gestire. E che non c'è intelligenza o fede che tenga di fronte alla disperazione della solitudine e della morte, di fronte al potere che affonda le sue ragioni unicamente nella forza per sopraffarti come è l'unica logica che traspare da vicende come questa e che sotto traccia regola la vita non di tutti, cosa banale e generica, ma di tutti coloro che si trovano dall'altra parte della barricata che sempre divide la vite dei più deboli dagli altri.
  Tutto questo sta nei versi dei suoi componimenti scritti e vissuti nel carcere di Fresnes e che fanno di lui finalmente un poeta della stessa qualità umana di André Chénier e François Villon.

  DAL TESTO – “L'abbiamo visto che attraversava la porta,
L'abbiamo visto che si voltava indietro,
L'abbiamo visto che faceva giorno appena
Mentre se ne andava attraversando la prigione.
L'abbiamo visto, come già parecchi altri
Fuori da queste mura direzione il tribunale,
Ch'essi siano o no fra i nostri da contare
Se ne sono andati, fraternamente uguali.
L'abbiamo visto andare verso gli editti degli uomini
In un mattino d'autunno putrescente,
L'abbiamo visto, uguale a chi noi siamo,
Procedere tranquillo e persino sorridente;
L'abbiamo visto in quest'alba puzzolente,
L'abbiamo visto in mezzo agli arrivederci,
E abbiamo cominciato anche noi ad aspettare:
Lo rivedremo quando verrà sera?”

  L’AUTORE – Robert Brasillach,scrittore e critico francese, nasce a Perpignan il 31 marzo 1909 e muore fucilato, in seguito alla condanna a morte per collaborazionismo e "intelligenza con il nemico", al forte di Montrouge il 6 febbraio 1945. Dopo l'École Normale Supérieure collabora, dal 1930, con l'Action française di Charles Maurras. Scrive anche sulle riviste "Candide" e "La Revue française". Nel 1936, dopo l'incontro con Degrelle, Brasillach manifesta più chiaramente le proprie inclinazioni antisemite e comincia a collaborare col foglio filofascista "Je suis partout". Autore di romanzi, poesie e saggi, tra le sue opere si ricordano: Histoire du cinema del 1934 (scritta in collaborazione con Maurice Bardèche, col quale firmerà anche Histoire de la guerre d'Espagne, pubblicata da Plon nel 1939); del 1939 è il romanzo Les sept couleurs. Nel 1940, mentre è prigioniero di guerra in Germania a seguito della sconfitta francese, pubblica Notre avant-guerre e Bérénice ou la Reine de Césarée. Di ritorno in Francia nel 1941, si dimette da commissario del cinema e riprende il ruolo di caporedattore a "Je suis partout". Nel 1943 inizia a collaborare con "Révolution nationale" e nel 1944 pubblica Six heures à perdre e Quatre Jeudis. Poco dopo si consegna prigioniero e viene rinchiuso a Fresnes dove avrà modo di comporre Poèmes de Fresnes e Anthologie de la poésie grecque. Fino a poco prima dell'esecuzione della pena capitale lavora a Chénier che uscirà postumo nel 1947.

  IL CURATORE - Raffaele Fragola ha studiato Lingue e Letterature Straniere a Pisa e Scienze Sociali all'École des hautes études di Parigi. A lungo docente nelle Scuole Medie Superiori ha svolto insieme attività di consulente per diverse case editrici e tradotto o curato opere di Jules Vallès, Auguste Blanqui, J. W van de Wetering, W H. Auden. Dal 1984 al 1991, con Ugo Leonzio, ha fondato e diretto la Compagnia DOPPIO TEATRO (mettendo in scena testi di F. Kafka, A. Strindberg, H. James, Thomas Bernard, S. I. Witkiewicz). Per i tipi della casa editrice Ignazio Maria Gallino di Milano ha pubblicato le raccolte di versi: Non più di un giorno (2002) e Infanzie-Punto-Baci (2006).

   INDICE DELL’OPERA – Pallottole e sillabe, di Raffaele Fragola - Epistola in forma di dedica su un Ritmo di Boileau - Canto per Andrea Chénier - Non so che pensare – Fresnes - Venga la notte - Paesaggio e prigione - I nomi sui muri - Salmo I - Salmo II - Il camerata - Salmo III - Salmo IV - Il mio paese mi fa male - Salmo V - Natale in cella - I giudici a giudizio - Il testamento di un condannato – Chanson – Gioielli - L'Onore bambino - Salmo VI - Salmo VII – Getsemani – Lazzaro - Ai morti di Febbraio - La morte in faccia - Notizie biobibliografiche del traduttore