La storia dell’alpinismo |
Gian Piero Motti La storia dell’alpinismo Priuli & Verlucca Editori, pagg.800, € 28,00
IL LIBRO – «Grande alpinista in proprio, Motti ha vivissimi e inquieti interessi culturali, che gli permettono di collocare l’alpinismo entro la storia e la civiltà dei diversi paesi, mettendolo in relazione con lo sviluppo delle idee e del costume, coi fatti sociali e politici, insomma vedendolo come quel fenomeno di cultura, e non solamente sportivo, che esso è. Ciò gli ha permesso di produrre un’opera che non ha l’eguale in italiano; ma anche all’estero esiste qualcosa che si possa paragonare a questa Storia per ampiezza d’informazione e per appassionata vivacità di partecipazione confortata dall’esperienza personale?». Così scrisse il critico e storico torinese Massimo Mila il 29 settembre 1978, recensendo la Storia dell’Alpinismo per «La Stampa». Oggi la grande opera viene finalmente proposta in edizione autonoma, con l’aggiornamento completo, dal 1977 al 2013, a cura di Enrico Camanni. DAL TESTO – "Chiunque si avvicini a Rudatis attraverso gli scritti, ne scopre un personaggio iperbolico e straordinario. Rudatis era un profondo studioso delle filosofie orientali ed era anche un seguace della filosofia nietzschiana. A poco a poco formulò una propria ideologia, in cui l'alpinismo e soprattutto l'arrampicata estrema erano il mezzo ideale per superare se stessi, per uscire dalla vile condizione soggetta al destino e per scoprire una dimensione di libertà in cui si riuniva a tutte le forze del cosmo. Egli fece una sintesi originalissima, interessante e originale della dottrina taoista e del credo di Nietzsche, portando negli ambienti alpinistici una ventata rivoluzionaria e sconvolgente che destò le reazioni più contraddittorie e vivaci. Perfetto conoscitore dell'alpinismo tedesco e delle tecniche della Scuola di Monaco, in una serie di brillantissimi articoli illustrò e diffuse anche in Italia i sistemi e le idee che avevano permesso le grandi realizzazioni dei tedeschi sulle Dolomiti. Studioso profondo e accuratissimo, svolse una acuta analisi di tutto l'alpinismo dolomitico, rivalutando uomini ed imprese che ingiustamente erano rimaste nell'ombra. Per questo più volte fu accusato di essere «tedescofilo», oppure di essere un fanatico ed esaltato cultore di filosofie trascendentali." L’AUTORE – Nato a Torino nel 1946, l’anno in cui moriva Giusto Gervasutti, Gian Piero Motti si è formato alla dura scuola piemontese del dopoguerra. Alpinista di raffi nata sensibilità culturale, negli anni Settanta è stato l’animatore del Nuovo Mattino, il movimento che ha messo in discussione le degenerazioni dell’alpinismo «eroico». Pensatore inquieto, narratore originale, è riuscito a raccontare la montagna senza gli stereotipi della retorica «ufficiale». Devoto studioso dell’avventura alpinistica, ha lasciato numerosi articoli e questa Storia dell’Alpinismo pubblicata nel 1978, cinque anni prima della sua morte prematura. IL CURATORE - Enrico Camanni è nato a Torino nel 1957 e vive a Pecetto Torinese, con l’Appennino in fronte e le Alpi alle spalle. Approdato al giornalismo attraverso l’alpinismo, è stato caporedattore della Rivista della Montagna e fondatore-direttore del mensile Alp (Vivalda) e del semestrale L’Alpe, rivista internazionale di storia e antropologia alpina (Priuli & Verlucca). È stato direttore del periodico Piemonte Parchi e collabora con La Stampa. INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Enrico Camanni - Montagne - Il rapporto uomo-natura - Gli inizi - Il Monte Bianco - Il Cervino - Le Alpi orientali nell'Ottocento - Le Alpi occidentali alla fine dell'Ottocento - Gli inizi dell'alpinismo italiano - L'epoca d'oro delle guide nelle Alpi occidentali - Italiani nel Bianco e nel Rosa - Le Dolomiti nel primo Novecento - L'introduzione dei mezzi artificiali in arrampicata - L'avvento del sesto grado - Emilio Comici, tra libera e artificiale - Grandi protagonisti dell'arrampicata libera - Riccardo Cassin, il risolutore - Le Alpi occidentali tra le due guerre - La sfida delle Tre Nord - Giusto Gervasutti, il Michelangelo dell'alpinismo - La stasi dopo la Seconda guerra mondiale - Walter Bonatti, oltre l'«impossibile» - Il grande momento dell'alpinismo francese - L'artificialismo totale e il ritorno della libera - Le Alpi occidentali negli anni Sessanta e Settanta - Il fenomeno Reinhold Messner - L'alpinismo invernale - L'alpinismo solitario - L'alpinismo extra europeo - Gli anni che cambiarono l'alpinismo, a cura di Enrico Camanni - Le grandi imprese. Tabelle - Bibliografia - Indice dei luoghi - Indice delle persone - Tavole fuori testo
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