Gli arrabbiati d'Italia Stampa E-mail

Mauro Mellini

Gli arrabbiati d'Italia
Storia di una democrazia dei malumori

Bonfirraro Editore, pagg.216, € 16,90

 

mellini_arrabbiati  IL LIBRO – Al di là della cronaca la storia e l'analisi del manifestarsi dell'allontanamento delle masse dalle istituzioni e dai partiti che se ne contendono il controllo, e dell'ingigantirsi di tale fenomeno con la crisi della Repubblica fino all'esplosione aspra e grottesca degli ultimi tempi. È la storia di una democrazia dapprima senza reale partecipazione delle masse, poi senza il loro reale vero consenso e infine con la perdita di ogni forma di gradimento. I malumori divengono, così, il dato più rilevante nella vita sociale e minano Istituzioni e partiti che non riescono ad eliminare le cause vere del loro discredito.

  DAL TESTO – “Il successo di Beppe Grillo è determinato proprio dalla sua virulenta vacuità oltre che da questa abilità e disinvoltura organizzativa.
  "Il fatto di aver profuso, in pratica, solo improperi nei confronti di tutti, a destra ed a sinistra, gli ha consentito a lungo, fin tanto che i suoi non sono andati ad occupare seggi in Parlamento, di fare a meno di altri alibi e coperture per le poche cose d'altro tipo che ha pure dovuto dire e che nessuno ha capito o ricorda, così da poterne dimostrare l'assurdità. Né ha mai, fino ad allora, scontentato nessuno dei suoi seguaci, che ne hanno raccolto solo le nuove e più violente e pittoresche invettive che non dispiacciono a nessuno di loro e di certo non li dividono. Le difficoltà sono venute dopo.
  “L'uso di un nuovo mezzo di comunicazione qual è internet, che con l'intrecciarsi dei "messaggini", che hanno sostituito e soffocato ogni altra forma di comunicazione scritta ed anche orale, con il ritorno ad una elementarità del linguaggio fatta a misura di quanti hanno poca dimestichezza con la letteratura e di quanti mostrano atteggiamenti in cui il razionale e l'argomentazione scompaiono di fronte alla necessità di ridurre l'espressione al minor numero possibile di parole, è un sistema di comunicazione che sembra fatto a misura del livello intellettuale e culturale del "popolo delle Cinque Stelle" e, soprattutto, dei sentimenti che lo hanno finora tenuto assieme.
  “Il fatto in sé di radunare gli indignati, coloro che si ritengono "antipolitici", comporta dover sorvolare sulle diversità delle ragioni e delle origini degli atteggiamenti che, come si è visto, vengono classificati sotto tale etichetta. E pure di dover sorvolare sull'adozione di sistemi e di strumenti che sono stati tra i peggiori dell'armamentario della "vecchia politica", non ultima la rigorosa ed oppressiva "disciplina di partito" che, difatti, malgrado l'apparenza della "democrazia telematica" in ogni decisione da adottare, riduce quel Movimento alla mercé di una dittatura personale. E, poi, la tendenza alle divisioni ed alle "correnti", per lo più, anch'esse, a sfondo personale.”

  L’AUTORE – Mauro Mellini (Civitavecchia, 1927), avvocato, ha iniziato la sua attività di scrittore nell'ambito della battaglia per l'approvazione e la difesa dell'istituzione del divorzio, di cui è stato animatore (Così annulla la Sacra Rota, 1968 - Le Sante Nullità, 1974) e poi per le battaglie politiche, che lo hanno condotto in Parlamento, deputato in quattro legislature tra il 1976 ed il 1992. È stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1993-1994), fondatore del movimento e del periodico (ora on-line) Giustizia Giusta. Le questioni della giustizia, delle legislazioni speciali, anche dei loro aspetti storici, dei cosiddetti pentiti sono stati l'argomento principale della sua opera di scrittore. Alla questione dei pentiti e del loro uso, che allora si stava imponendo, dedicava nel 1982 lo studio di un clamoroso caso nella storia del Risorgimento col libro: Eminenza, la pentita ha parlato. Nel 1984 usciva Una Repubblica pentita, nel 1986 Il Giudice e il Pentito, nel 1999 Nelle mani dei pentiti - il potere perverso dell'impunità. Nel 1987 usciva Norme penali sull'obiezione di coscienza, compendio della problematica giuridica di un settore nel quale Mellini è stato particolarmente impegnato come avvocato. Nel 1992 usciva Il Partito che non c'era. Nel 1994 uscivano Il golpe dei giudici e Bancarotta Giustizia. È del 2004 Tra corvi e pentiti, del 2005 La fabbrica degli errori - breviario di patologia giudiziaria. Da ultimo nel 2008 ’Sta povera giustizia, raccolta di tutti i sonetti di G. G. Belli aventi a oggetto la giustizia. Assieme ad Alessio Di Carlo, Mellini ha scritto (2010) Lo scontro sempre su temi di politica giudiziaria. Mauro Mellini svolge inoltre da molti anni un’intensa attività pubblicistica, su temi di politica della giustizia, sul bisettimanale telematico www.giustiziagiusta.info, che ha fondato, oltre che su quotidiani varii.

   INDICE DELL’OPERA – Capitolo 1. Premessa - 2. Tra le doppie verità la corruzione "meritoria" - 3. Un male antico - 4. Il malessere dell'immobilità - 5. L'antipolitica armata: il terrorismo - 6. Il muro che cadde su Yalta all'italiana - 7. Il prezzo della proroga - 8. Alibi, equivoci e nuovi miti - 9. La protesta ancora senza voce - 10. Molti soffiarono sul fuoco - 11. Complotti, misteri e dietrologie - 12. La frana - 13. Un vuoto da occupare - 14. La fabbrica dell'indignazione - 15. I bersagli dell'antipolitica: il Parlamento - 16. L'antipolitica, le antipolitiche - 17. L'antipolitica diventa partito - 18. La resa dei conti