Il partito dei magistrati |
Mauro Mellini Il partito dei magistrati Bonfirraro, pagg.208, Euro 15,90
IL LIBRO – Il libro di Mauro Mellini si allontana dai punti di vista usuali secondo cui sono giudicati, con una severità che, tuttavia, si rivela sempre inferiore a quella dovuta, avvenimenti e persone della giustizia nel nostro paese. Anziché guardare allo stato allarmante della disfunzione, oramai cronica e tale da lasciare ben poco spazio alla speranza, Mellini, con puntualità e quasi con puntiglio, esamina la progressiva distorsione istituzionale della macchina della giustizia, il cui potere, negli anni si è andato allargando oltre l'alveo che le è proprio, con alterazione dell'equilibrio tra i vari poteri e funzioni dello Stato. Una vera e propria "devianza" dell'apparato giurisdizionale, con tendenza a sostituirsi al potere legislativo ed a quello esecutivo, che si manifesta con la conseguente assunzione di indirizzi, finalità e connotazioni inevitabilmente politici. La giustizia diventa governo, diventa partito. E, conseguentemente, diventa meno giusta. Una devianza che ha origini disparate e le cui responsabilità vanno attribuite a categorie e forze politiche diverse. DAL TESTO – “Del "partito dei magistrati" […] non fanno certo parte tutti i magistrati, né tutti quelli che ne fanno parte sono coscienti di tale appartenenza. Ne fanno parte anche dei "laici", politici e politicastri e, soprattutto, giornalisti, in un ruolo, si direbbe, di "ausiliari". In compenso questo partito è egemone, oramai, rispetto alla magistratura nel suo complesso, anche in forza di un certo mal concepito spirito di solidarietà che vincola anche molti recalcitranti. Quelli che, oltre a non riconoscersi nel partito, ne avvertono il carattere abnorme e la pericolosità, sono pressoché totalmente emarginati, quando non preferiscono mimetizzarsi e rendersi irriconoscibili. L’AUTORE – Mauro Mellini (Civitavecchia, 1927), avvocato, ha iniziato la sua attività di scrittore nell'ambito della battaglia per l'approvazione e la difesa dell'istituzione del divorzio, di cui è stato animatore ("Così annulla la Sacra Rota", 1968 - "Le Sante Nullità", 1974) e poi per le battaglie politiche, che lo hanno condotto in Parlamento, deputato in quattro legislature tra il 1976 ed il 1992. È stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura (1993-1994) fondatore del movimento e del periodico (ora on-line) Giustizia Giusta. Le questioni della giustizia, delle legislazioni speciali, anche dei loro aspetti storici, dei cosiddetti pentiti sono stati l'argomento principale della sua opera di scrittore. Alla questione dei pentiti e del loro uso, che allora si stava imponendo, dedicava nel 1982 lo studio di un clamoroso caso nella storia del Risorgimento col libro: "Eminenza, la pentita ha parlato". Nel 1984 usciva "Una Repubblica pentita", nel 1986 "Il Giudice e il Pentito", nel 1999 "Nelle mani dei pentiti - il potere perverso dell'impunità". Nel 1987 usciva ""Norme penali sull'obiezione di coscienza", compendio della problematica giuridica di un settore nel quale Mellini è stato particolarmente impegnato come avvocato. Nel 1992 usciva "Il Partito che non c'era". Nel 1994 uscivano "Il golpe dei giudici" e "Bancarotta Giustizia". È del 2004 "Tra corvi e pentiti", del 2005 "La fabbrica degli errori - breviario di patologia giudiziaria". Da ultimo nel 2008 "’Sta povera giustizia", raccolta di tutti i sonetti di G. G. Belli aventi a oggetto la giustizia. Assieme ad Alessio Di Carlo, Mellini ha scritto (2010) "Lo scontro" sempre su temi di politica giudiziaria. Mauro Mellini svolge inoltre da molti anni una intensa attività pubblicistica, su temi di politica della giustizia, sul bisettimanale on-line www.giustiziagiusta.info, che ha fondato, oltre che su quotidiani varii. INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Giuliano Ferrara - Introduzione - Cap. I. Dopo la guerra - Cap. II. La Costituzione e i suoi equivoci - Cap. III. Le lunghe attese - Cap. IV. La toga sopra l'ideologia - Cap. V. Le emergenze: il terrorismo - Cap. VI. Un'altra emergenza: la mafia - Cap. VII. Un codice ipocrito - Cap. VIII. Protagonisti, coro, impunità - Cap. IX Prove d'autore: il caso Tortora - Cap. X. Il referendum tradito - Cap. XI. Lo scontro: Mani Pulite - Cap. XII. Il partito "ripulisce" la Corporazione - Cap. XIII. Io, quello, lo sfascio - Cap. XIV. Conclusione: partito di lotte e di sgoverno - Appendice (a cura di A. Di Carlo) - L'autore – Indice
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