Filippo Giannini

Le “guerre di Mussolini”?

Greco & Greco Editori, pagg.320, € 13,00

  IL LIBRO – Quante volte al giorno su ogni canale tv, radio, quotidiani o periodici si parla di "Fascismo"? Quanti conoscono cosa realmente sia stato questo fenomeno tutto italiano? Una cosa è certa, per motivi più svariati - ma principalmente politici - la vera storia del fascismo è stata alterata, valorizzata o sminuita, o ridicolizzata o addirittura, divinizzata. Nella storia la verità è una, ma infinite sono le possibilità di inventare altre "verità". Però, fissati i paletti: fatti da una parte e documenti dall'altra, al di fuori di questi non c'è che la fantasia, che non ha nulla a che vedere con la Storia.

  DAL TESTO – “A metà maggio i giovani che erano stati esclusi dal presentarsi alle armi, inscenarono una grandiosa manifestazione di protesta; si trattava di una massa di 20/25mila giovani che si incolonnarono percorrendo centinaia di chilometri attraverso l'Italia settentrionale, manifestazione che passerà con il nome della Marcia della Giovinezza. Molti giovani, e meno giovani, che erano stati esclusi dal presentarsi alle armi ricorsero alle raccomadazioni affinché si accettasse la domanda di volontariato. Erano tutte sincere queste adesioni? È difficile dare una risposta scrupolosamente veritiera, ma è certo che, a cominciare dal Re Vittorio Emanuele III, non si levò alcuna voce contraria o d'allarme. Nel frattempo a Parigi Pierre Laval si erge al Senato per rimproverare i Governi di Francia che "hanno buttato l'Italia nello schieramento nemico". Ma siamo ormai a fine aprile primi di maggio, le armate tedesche stanno dilagando in tutta Europa; Mussolini e Hitler si erano incontrati al Brennero e avevano concordato l'intervento italiano, lasciando spazio alla politica francese di commettere un nuovo errore: dopo l'energico richiamo di Laval, il Governo Daladier cade e il Presidente della Repubblica, invece di affidare l'incarico per la formazione di un nuovo governo a Pierre Laval, l'affida a Raul Reynaud. Appena insediato Reynaud convoca l'ambasciatore italiano a Parigi Raffaele Guariglia e subito dopo invia una lettera a Mussolini. Tutto questo nel tentativo di far mantenere l'Italia nel suo stato di non belligeranza. Ormai è troppo tardi e l'intervento è già stato concordato. Anche Laval non avrebbe potuto fare meglio.”

  L’AUTORE – Filippo Giannini è nato a Roma nel 1931. Architetto, ha lavorato oltre che in Italia, in Libia e in Australia. È collaboratore di numerosi quotidiani e periodici. Ha pubblicato una serie di opere dedicate a “Benito Mussolini. L’uomo della pace”, composta da: Da Versailles al 10 giugno 1940 (con Guido Mussolini), Greco & Greco, Milano 1997; Dalla Marcia su Roma all'assalto al Latifondo (con Guido Mussolini), Greco & Greco, Milano 1999; Il Sangue e l'Oro (con Guido Mussolini), Settimo Sigillo, Roma 2002; Dal 25 luglio 1943 a Piazzale Loreto, Settimo Sigillo, Roma 2004; Lo scudo Protettore, Nuove Idee, Roma 2006; Gli Ebrei nel Ventennio Fascista, Pagine, Roma 2008.