Storia della nuova destra |
Massimiliano Capra Casadio Storia della nuova destra Clueb, pagg.296, € 26,00
IL LIBRO – Negli anni Settanta, all'interno delle formazioni giovanili del MSI, prese lentamente vita una corrente politica che s'ispirava alla Nouvelle Droite francese, e ne importò metodi e contenuti, intrattenendo con essa rapporti di scambio e collaborazione tanto che, in ambito storiografico e politologico, si può legittimamente parlare di una Nuova Destra italiana come entità culturale indipendente e come soggetto politico. Questo saggio si propone di ricostruire la storia di un filone di pensiero che, sull'onda della riflessione operata in Francia dal gruppo di Alain de Benoist, tentò di ripensare, rielaborare e, per diversi aspetti, rivoluzionare il tradizionale impianto politico della categoria della destra, cercando di dare corpo ad una filosofia politica che può definirsi come un'innovativa forma di conservatorismo, o meglio di rivoluzione conservatrice. DAL TESTO – “La Nuova Destra […], nelle sue due varianti francese ed italiana, è stata soprattutto una scuola di pensiero, che ha rifiutato, fin dalle sue origini, la scelta attivista per impegnarsi completamente nella sola azione intellettuale volta ad agire sul panorama culturale, in conformità con la scelta metapolitica che ne costituisce le premesse fondamentali. La corrente fu, pertanto, un movimento di idee che non ha mai dato origine ad una dimensione militante di ampia partecipazione, ma si è dedicata copiosamente alla pubblicazione e traduzione dei testi, sia di propri membri che di intellettuali ritenuti di particolare interesse; alla cura di vaste esperienze editoriali che hanno dato alla luce un numero considerevole di periodici, opuscoli, riviste e volantini; ed infine all'organizzazione di molteplici dibattiti, convegni ed iniziative culturali. […] si deve constatare che, riguardo alla Nuova Destra, esiste un vuoto quasi totale, tranne alcune ranssime eccezioni, dove pare che l'esperienza culturale neodestra abbia lasciato un ricordo del tutto sbiadito e marginale negli ambienti attivisti radicali. Tuttavia, si sono dimostrati di indubbio interesse tutti quegli scritti riguardanti le formazioni giovanili vicine al partito, i vari raggruppamenti catalogabili nel filone della destra extraparlamentare e le opere di intellettuali e pensatori come Julius Evola o Adriano Romualdi che, comunque, hanno rappresentato un retroterra culturale nella cui orbita sono cresciuti gli intellettuali poi confluiti nel movimento. Una delle caratteristiche ritenute più importanti è stata ancora la propensione della Nuova Destra, sia di quella francese che di quella italiana, per l'organizzazione di convegni e dibattiti culturali, che costituiscono una fonte irrinunciabile per monitorare le partecipazioni, gli abbandoni, l'evoluzione dottrinale, il rapporto con gli avvenimenti contemporanei e la costante ricerca di un'identità e di un'autonomia politica che cercavano di prendere forma. Quattro convegni, promossi e sostenuti dalla variante italiana, ebbero un'importanza fondamentale per il consolidamento del movimento e per il suo confronto con il mondo esterno, dato che a questi dibattiti vennero spesso invitati intellettuali, ritenuti possibili interlocutori, che non appartenevano alla cosiddetta cultura di destra e che anzi spesso erano orientati a sinistra. Come ricorda Enzo Raisi, i congressi annuali di studi «rappresentarono i momenti più qualificanti della Nuova Destra, che, grazie ad essi, cercò di sviluppare quel movimento di idee che sino ad allora aveva saputo eseguire solo parzialmente».” L’AUTORE – Massimiliano Capra Casadio, nato nel 1977 a Riccione, ha pubblicato alcuni articoli sui reparti speciali della Marina Militare Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale e sull'estrema destra europea nel secondo dopoguerra. Ha conseguito nel 2010 un Dottorato di Ricerca in Storia d'Europa presso il Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università degli Studi di Bologna, e attualmente insegna storia e filosofia come supplente nei licei. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Un'analisi storiografica - L'uso critico delle fonti e gli obiettivi dello studio - Capitolo I. La parabola cronologica della Nuova Destra su entrambi i versanti delle Alpi - Capitolo II. La genesi ed il percorso storico della Nuova Destra italiana (II.1. Le origini fiorentine - II.2. I rapporti con il MSI - II.3. L'ala rautiana e l'epoca dei Campi Hobbit) - Capitolo III. Dalla fuoriuscita dalle sacche del neofascismo alla Nuova Destra come soggetto politico autonomo (III.1. Le iniziative culturali ed il dibattito nazionale - III.2. Le riviste - III.3. I Convegni - III.4. Il confronto con "l'altro da sé") - Indice dei nomi
|