Massoneria Stampa E-mail

Aldo Alessandro Mola

Massoneria

Giunti Editore, pagg.128, € 5,90

 

mola_massoneria  IL LIBRO – Sorta agli inizi del secolo XVIII, la massoneria è stata una protagonista, occulta e invisibile, di molte vicende politiche e culturali del nostro Paese. Ma la sua attività, oltre ai riti che ne hanno sempre contrassegnato l'organizzazione, è stata oggetto di giudizi che oscillano tra la denigrazione e l'apologia. In questo volume si ripercorrono le vicissitudini delle sue logge all'interno della cosiddetta fase Speculativa che dal 1717, anno della nascita della Gran Loggia inglese, vede la sua espansione in Italia (Firenze 1730), percorre con alterna fortuna gli anni della Rivoluzione francese, dell'età napoleonica, dell'unificazione italiana e del fascismo fino ai giorni nostri, attraverso scomuniche e divieti, accuse e persecuzioni, ma anche riconoscimenti e affiliazioni esemplari.

  DAL TESTO – “In Italia la massoneria fu introdotta dall'esterno. A impiantarvela furono i massoni inglesi. A Londra il 24 giugno 1717, sacro a San Giovanni Battista, quattro logge si erano unite in Gran Loggia, avevano eletto un gran maestro e intrapresa l'opera di aggregazione delle logge esistenti, riordino di regolamenti e rituali, e diffusione di nuove logge (o officine, come vennero dette in Francia: ateliers). In Italia la prima loggia fu installata a Firenze nel 1730.
  “Al termine di un più che secolare processo di organizzazione di scienziati, intellettuali, "spiriti forti" e liberi pensatori in gruppi simili alle antiche logge di "muratori" operativi, concretamente impegnati nell'edificazione di chiese e palazzi notabilari secondo regole apprese e trasmesse oralmente, nacque la Gran Loggia di Londra, formata da massoni "accettati”, o "speculativi”.
  “La nuova istituzione lentamente fu assunta a termine di riferimento dalle molte logge già esistenti in Inghilterra e ne promosse di nuove, sia nel Regno Unito sia all'estero. Orgogliose delle proprie antichissime tradizioni, le logge di Scozia conservarono un'organizzazione propria. Altrettanto fecero i massoni irlandesi. La Gran Loggia di Londra non riuscì ad affratellare i massoni più di quanto fece il governo inglese nei confronti delle terre conquistate e delle genti sottomesse. Le logge create dai massoni britannici nelle colonie (a cominciare da Calcutta) o in altre terre rimasero invece all'obbedienza di Londra, che respinse sempre con orrore l'ipotesi della costituzione di logge aliene nei suoi domini.”

  L’AUTORE – Aldo Alessandro Mola (Cuneo, 1943), direttore del Centro "Giovanni Giolìtti" per lo Studio dello Stato, dopo saggi sul Partito d'Azione (1967) ha pubblicato, tra l'altro, Storia della massoneria (Bompiani, 1976), Storia della monarchia in Italia (id., 2002) e le biografie di Mazzini (Marzorati, 1976), Garibaldi (Mazzotta, 1982), Giolitti (Mondadori, 2003), Pellico (Bompiani, 2005), Carducci (id., 2006), Licio Gelli (Bastogi, 2009). Autore di Declino e crollo della monarchia in Italia. I Savoia al referendum del 2 giugno 1946 (Mondadori, 2006) e di Italia. Un Paese speciale. Storia del Risorgimento e dell'unità (Ed. del Capricorno, 2011), dal 1980 è medaglia d'oro per la Cultura.

   INDICE DELL’OPERA – 1. Muratori del Belpaese - 2. Iniziazione ed enigma - 3. Anni tempestosi - 4. Tempi difficili - 5. Rumorosa minoranza - 6. Antimassoneria – Documenti – Cronologia - Bibliografia