I nuovi mercenari Stampa E-mail

Amedeo Policante

I nuovi mercenari
Mercato mondiale e privatizzazione della guerra

Ombre Corte, pagg.174, € 16,00

 

policante_mercenari  IL LIBRO – In questo libro si esplorano i modi in cui la guerra è cambiata: privatizzandosi, diventando onnipresente, integrandosi sempre di più ai normali processi economici cui tutti partecipiamo. Ci invita a soffermarci sul legame costitutivo che da sempre lega il mercato alla guerra, il commercio alla violenza, l'espansione economica all'imperialismo. Tratteggia la storia di questo rapporto seguendo le vicende della figura storica del mercenario e del corsaro, simboli di una rinascita dell'organizzazione mercantile della guerra, il cui nuovo volto emerge passo dopo passo. Il libro indaga quindi le attività delle potentissime compagnie militari che oggi fanno e disfano paesi, proteggono con le armi governi corrotti da popoli in rivolta, e permettono il continuo sfruttamento da parte delle grandi multinazionali delle risorse della terra. Mettendo in fila le vicende dei nuovi mercenari del mercato globale - dall'Africa all'Afghanistan, dall'America Latina all'Iraq - scopriamo fino a che punto la guerra sia parte integrante del mercato mondiale, una componente fondamentale del suo funzionamento complessivo. La mercificazione della sicurezza non è semplicemente la nascita di un nuovo fiorente settore imprenditoriale, è la traduzione diretta della logica del mercato nel mondo della sopraffazione e della violenza.

  DAL TESTO – “La privatizzazione della guerra sembra quindi essere segno e sintomo di trasformazioni ben più profonde che coinvolgono l'integrazione differenziata del territorio e la neutralizzazione della politica all'interno del mercato mondiale. I nuovi mercenari perciò sono venuti per restare. Le relazioni tra governi e compagnie militari private, poi, non sembrano indicare alcuna possibilità che si produca una spinta verso la loro definitiva delegittimazione. Al contrario i governi trovano un alleato fondamentale nelle compagnie militari private, soprattutto nel momento in cui non sono in grado di mobilitare la propria popolazione a combattere: perché delegittimati, impegnati in guerre al servizio di interessi troppo lontani da quelli della popolazione, o perché, nel peggiore dei casi, la popolazione è proprio il soggetto contro cui al governo oppone i nuovi mercenari del mercato mondiale. A proposito della creazione di enclavi estrattive in paesi come l'Angola e il Sierra Leone abbiamo, infatti, parlato di "sistemi triangolari di profitto" per indicare il livello di cooperazione, e spesso di integrazione, fra compagnie militari private, governi deboli e multinazionali specializzate nel settore estrattivo. Ma non sono solamente i governi di stati neocoloniali e post-coloniali ad avere un interesse nell'attuale espansione dell'industria militare privata, anche i governi di potenze come gli Stati Uniti e il Regno Unito, come abbiamo visto, hanno molte ragioni per tollerare l'esistenza di queste compagnie. Per questo motivo l'abolizione e la soppressione dell'industria militare privata, se anche fosse possibile, non sembra un'opzione presa seriamente in considerazione dalla comunità internazionale.”

  L’AUTORE – Amedeo Policante è ricercatore presso il Dipartimento di Politica e Relazioni Internazionali dell'Università di Londra (Goldsmiths College). I suoi scritti sono apparsi su riviste internazionali come Globalizations, Theory&Event e Cultural Logic. In Italia collabora stabilmente con Materiali Foucaultiani e Finzioni.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione. La privatizzazione della guerra, di Alessandro Dal Lago – Introduzione (Crisi della modernità politica... - ...il disordine globale... - ...e le compagnie militari private - La struttura della ricerca – Ringraziamenti) - Parte prima. Sovrani, pirati e mercenari. Il mercato della guerra nella storia, e alcuni insegnamenti - Capitolo primo. Il mercenario nell'età premoderna (Dall'Antichità al declino del mondo feudale - Guerra e società: le libere compagnie tra Rinascimento e prima modernità - Lanzichenecchi e picche svizzere alle soglie della modernità - La guerra dei Trent'anni ed il sistema moderno degli stati) - Capitolo secondo. Il mercenario nell'età moderna (L'età dei corsari e degli eserciti multinazionali - L'ombra anomica del mercenario - Tecnologia, guerre napoleoniche ed il nuovo esercito di massa) - Capitolo terzo. Colonialismo e mercenariato (Compagnie mercantili e accumulazione primitiva del capitale – Compagnie coloniali e sistemi di "indirect rule") - Capitolo quarto. La fine del colonialismo e la seconda marginalizzazione del mercenariato – Conclusioni. Parte seconda: era globale e privatizzazione della guerra. L'ascesa dei nuovi mercenari - Capitolo primo. Trasformazioni del mercenario (Definizioni ed evoluzioni - Ideologia e classificazioni) - Capitolo secondo. Bestiario del mercenariato (Tecnologia e logistica: le "Military Support Firms" - Addestramento e consulenza: le "Military Consulting Firms" - Combattimento e nodalità: le "Military Provider Firms") - Capitolo terzo. Nuovi scenari imperiali (Enclavi estrattive e capitalismo predatorio - Sovrani, pirati e mercenari: dinamiche circolari - "Macchine da guerra" e nuove figure del conflitto) – Conclusioni - Parte terza. Mercati, discorsi, legittimazione: capire la privatizzazione della guerra - Capitolo primo. Cicli del mercato: capitale e forza lavoro (Non-più-soldati: i nuovi mercenari - Armi in libera uscita) - Capitolo secondo. Disordine e sicurezza (La crisi dello stato postcoloniale e del suo ordine - Crimine globale/polizia globale - "Effetto Cnn" e società post-eroiche - Le Nazioni Unite: "Un'agenda per la pace" e i suoi limiti) - Capitolo terzo. Sicurezza in forma merce (Securitizzazione e mercificazione - La rivoluzione delle privatizzazioni e la caduta dell’”uomo pubblico”) - Capitolo quarto. Il ruolo degli Stati – Conclusioni - Epilogo