L'Armata Rossa. Storia, battaglie, strategie |
Enrico Bartok L'Armata Rossa Swan Edizioni, pagg.350, € 19,00
IL LIBRO – Dalla Rivoluzione d'Ottobre, nel 1917, sino al 1991, anno del suo scioglimento, l'Armata Rossa è stata la "spada" del regime comunista. Un regime che, attraverso lo strumento militare, aveva esteso la sua area d'influenza sino a creare quello che molti storici hanno definito "l'impero sovietico". Nata come "armata rivoluzionaria", costituita da pochi reparti di operai e soldati di fede bolscevica, l'Armata Rossa degli Operai e dei Contadini, dovette trasformarsi, in pochi anni, in un esercito poderoso per difendere il regime sovietico dagli attacchi sia interni che esterni. Sotto la guida ferrea di Lev Trotzki, l'Armata Rossa divenne un esercito efficiente e fortemente ideologizzato che affrontò prove durissime: la guerra civile, le "purghe" staliniane, la Seconda guerra mondiale contro il nazismo. Nello scontro mortale con le armate hitleriane l'Armata Rossa, sacrificando milioni di suoi soldati, riuscì a emergere vincitrice e diede all'Uuss, nel dopoguerra, un ruolo da superpotenza politica e militare. La corsa agli armamenti e il confronto con l'Occidente e gli Stati Uniti fecero crescere l'importanza e il peso del cosiddetto apparato militar-industriale e l'influenza dei vertici militari sulla dirigenza politica. L'Urss diventata una superpotenza anche nucleare impegnò il suo esercito, in diverse occasioni, per sostenere regimi comunisti nella propria sfera d'influenza dall'Ungheria nel 1956, alla Cecoslovacchia nel 1968, agli interventi in alcuni paesi africani (Etiopia, Angola, Mozambico). fino all'invasione dell'Afghanistan nel 1979. Con l'ascesa al potere di Gorbaciov e il suo programma di radicali riforme che portarono al collasso il regime comunista anche l'Armata Rossa cessò di esistere e le sue spoglie furono divise tra i nuovi eserciti delle Repubbliche nate dallo scioglimento dell'Urss, a cominciare da quella russa. DAL TESTO – “L'Armata Rossa era un esercito di tipo nuovo, un vero esercito popolare e rivoluzionario e quindi il controllo politico del Partito sull'esercito era assolutamente necessario. L'Armata Rossa anzi sarebbe dovuta diventare una vera e propria "scuola di socialismo" e all'interno delle forze armate la preparazione politico-ideologica veniva ritenuta altrettanto importante di quella di tipo tecnico-militare. Questo controllo si esercitava come già detto con l'istituzione dei commissari politici in ogni reparto ma anche con l'Amministrazione Politica dell'Armata Rossa (in acronimo PUR). Da un lato la creazione di questo organismo fu reso necessario durante la Guerra Civile dalla necessità di integrare nel nuovo esercito migliaia di ufficiali del vecchio esercito zarista che avevano quelle competenze tecnico-militari che mancavano ai bolscevichi, ma che erano ritenuti politicamente inaffidabili, quindi occorreva in qualche modo tenerli sotto controllo. Ma l'altra esigenza che spinse verso la creazione di questa struttura fu la necessità per i bolscevichi, una volta consolidato il loro potere, di dare a tutte le strutture del nuovo Stato una precisa impronta ideologica ispirata ai principi del marxismo-leninismo. L’AUTORE – Enrico Bartok, storico e pubblicista, ha già pubblicato per i tipi di Swan Edizioni i seguenti volumi: Kosovo, le ragioni di una tragedia (1999) e La multinazionale del terrore (2001). INDICE DELL’OPERA – Nota - Introduzione - Le origini - Dalla Rivoluzione d'ottobre alla guerra civile - La guerra civile - La guerra contro la Polonia - La politicizzazione dell'Armata Rossa - L'Armata Rossa tra le due guerre: 1922-1939 (Il dibattito sulle strategie militari - L'Armata Rossa e la Guerra Civile Spagnola - La riorganizzazione dell'Armata Rossa - Principali problemi che l'Armata Rossa dovette affrontare tra le due guerre - Il corpo ufficiali - Le purghe staliniane) - La Grande Guerra Patriottica:1941-1945 (L'Armata Rossa si prepara al conflitto - La guerra in Estremo Oriente e quella contro la Finlandia - L'Operazione Barbarossa - La reazione sovietica - La Grande Guerra Patriottica - La battaglia di Stalingrado - Verso la vittoria - La mobilitazione - La motivazione - I rifornimenti - Il corpo ufficiali durante la guerra - L'esercito e il Partito - L'Armata Rossa in combattimento) - Il dopoguerra (Dalla fine della guerra alla morte di Stalin - Stalin e l'esercito tra il 1945 e il 1953) - Il periodo kruscioviano (Budapest 1956 - La destalinizzazione) – Breznev e il periodo della grande stagnazione (1968, la Primavera di Praga - La stagnazione) - L'esercito sovietico (Le Forze Strategiche Missilistiche - Le Forze Terrestri - Le Forze di Assalto Aereo - Le Forze Aeree - Le Forze di Difesa Aerea - Le Truppe Speciali - La Fanteria di Marina - Gli Spetsnaz - Le truppe corazzate - La militarizzazione della società sovietica - L'organizzazione e l'addestramento dell'Esercito sovietico - Il corpo ufficiali - Le condizioni di vita - I sottufficiali - Il fenomeno del nonnismo - Il problema etnico - Le condizioni di vita della truppa - Disciplina e morale - Impiego dei militari in lavori civili - I rapporti tra partito ed esercito dal dopoguerra alla perestrojka - L'espansionismo sovietico negli anni Settanta – Il declino) – La guerra in Afghanistan 1979-1989 - L'era di Gorbaciov - Conclusioni - Indice
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