I figli perduti Stampa E-mail

Tara Zahra

I figli perduti
La ricostruzione delle famiglie europee nel secondo dopoguerra

Giangiacomo Feltrinelli Editore, pagg.384, € 30,00

 

zahra_figliperduti  IL LIBRO – Nel secondo dopoguerra un numero senza precedenti di minori era separato dalla famiglia in Europa. Si trattava di un’autentica emergenza umanitaria. C’erano bambini nei campi di concentramento, in orfanotrofi o campi per profughi, alcuni senza casa, altri lontani dalla patria in quanto adottati o sfollati, altri ancora reclamati dal loro paese o coinvolti nelle deportazioni. Molti erano ebrei, sopravvissuti all’Olocausto o salvi perché nascosti e in esilio. Furono in tanti – educatori, psicologi, politici, militari, operatori sociali di varie nazionalità – a prendersene cura. Si cercò di soccorrerli, durante e dopo la guerra, offrendo loro assistenza materiale e riabilitazione psicologica. E ci si scontrò per decidere la sorte delle nuove generazioni, da cui dipendeva il futuro dell’Europa.
  I figli perduti, con originalità, studia la ricostruzione europea nel collasso generale di valori e gerarchie tradizionali scegliendo il punto di vista dell’infanzia dispersa. Inizia dalle prime forme di soccorso umanitario all’infanzia (nei casi del genocidio armeno, del primo dopoguerra o della guerra di Spagna), si concentra poi sulla seconda guerra mondiale e in particolare sul dopoguerra, sino alla guerra fredda. Analizza le politiche per l’infanzia, fondate su differenti teorie psicoanalitiche e su opzioni anche opposte – familistiche per gli anglo-americani e collettivistiche per i sionisti –, ma comunque declinate in termini nazionali. Tratta poi delle politiche demografiche e migratorie, di pulizia etnica e deportazione, che a Est e a Ovest riguardarono anche i bambini. E attraverso le soluzioni adottate nel “sommo interesse” dei minori racconta la più complessiva storia della rinascita degli stati e della democrazia, della dialettica fra ideali universalistici e valori nazionalisti, e dell’evoluzione nelle contrapposizioni politiche a livello internazionale.

  DAL TESTO – “I primi a lasciare il Terzo Reich in massa, senza i genitori, erano stati, nel 1938-1939, i bambini e gli adolescenti ebrei che fuggivano dalla Germania nazista, dall'Austria e dalla Cecoslovacchia con i Kindertransport. Nel 1939 l'82 per cento degli ebrei minori di quindici anni era riuscito a fuggire dalla Germania nazista, nella maggior parte dei casi insieme ai genitori; tuttavia, circa 18.000 ragazzi e giovani ebrei lasciarono il paese autonomamente, nell'ambito di vari programmi di emigrazione per l'infanzia. Quando, nel settembre 1939, scoppiò la guerra, le porte dell'emigrazione legale furono inesorabilmente sbarrate, benché con l'espandersi dell'impero nazista aumentasse anche il numero di giovani ebrei minacciati dalla persecuzione.
  “Nello stesso momento in cui i minorenni ebrei fuggivano dal nazismo, i governi britannico, francese, tedesco e sovietico organizzavano ambiziosi programmi di sfollamento per i civili, in parallelo con la mobilitazione militare, per proteggerli dalle incursioni aeree. Per tutta la durata del conflitto i piani di evacuazione dei civili allontanarono dai genitori milioni di bambini, che venivano trasferiti al sicuro, in campagna, in gruppi organizzati dalle scuole o dalle associazioni giovanili. In Gran Bretagna, questi provvedimenti suscitarono dibattiti generalizzati circa gli effetti della separazione tra madri e figli, dando origine a nuove teorie sui traumi e la psicologia dell'infanzia.”

  L’AUTORE – Tara Zahra insegna storia all’Università di Chicago. Ha pubblicato anche Kidnapped Souls (Cornell UniversityPress), con il quale ha vinto tra l’altro The Laura Shannon Prize per gli studi europei contemporanei, nel 2011. I figli perduti è stato pubblicato dalla Harvard University Press nel 2011.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione - Introduzione. La civiltà messa a soqquadro - 1. Le vittime esemplari della guerra - 2. Salvare i bambini - 3. Un "Piano Marshall psicologico" - 4. Restituire la nazionalità all'infanzia profuga - 5. I bambini come bottino di guerra in Francia - 6. La pulizia etnica e la famiglia in Cecoslovacchia - 7. Il rimpatrio e la guerra fredda - 8. Dalle famiglie divise a un'Europa divisa – Note - Indice dei nomi