Contro l’amore |
Robert Poulet Contro l’amore Castelvecchi Editore, pagg.126, € 9,00
IL LIBRO – Pubblicato per la prima volta nel 1962, Contro l’amore è una delle opere più lucide e irresistibili di Robert Poulet, un testo insieme demistificatorio e illuminante su uno dei temi più ricorrenti del pensiero umano, il sentimento amoroso. Come scrive l’autore nella premessa “Sull’amore sono state dette tante cose brillanti o piccanti, che non resta ormai – se possibile – che dirne di esatte”. A partire dalla più importante di tutte: l’amore non esiste. Ciò che in effetti esiste è il desiderio (che è un fatto meccanico), la passione (che è una malattia), l’amore giovanile (che è uno scimmiottamento), l’erotismo (che è un divertimento, una vera e propria occupazione o un vizio); e in più tutte le forme, spesso inaspettate, che assume la “sensualità diffusa”. È stata la letteratura, sostenuta e amplificata da tutti gli altri metodi di comunicazione di massa, di réclame o di propaganda che, da alcuni secoli a questa parte, è riuscita a distorcere la verità dei sentimenti. Nondimeno, quest’ultima tiene nascosta più di una sorpresa, a cominciare dalla rivelazione che esiste un altro tipo di amore, disgraziatamente assai raro: il solo però che, per fortuna, sia compatibile con la pace interiore. DAL TESTO – “Soprattutto nelle donne si osserva una sensualità diffusa, che a volte dilaga nella sfera della pura attrazione dei sessi e giunge fino a soppiantarla, dando luogo a piaceri che hanno sulla voluttà il vantaggio di diffondersi naturalmente in tutto l'individuo. Non conoscono, inoltre, vertici né crisi. «Innamorarsi» vuol dire essere inondato di tali piaceri alla vista di una creatura con la quale non è necessario cedere agli abbandoni supremi; «facendo l'amore» con lei in un altro modo, in cui c'è di tutto, salvo, ben inteso, la purezza. Nemmeno nelle relazioni che pretendono di essere le più eteree.” L’AUTORE – Romanziere, critico letterario, poeta, drammaturgo, giornalista impegnato sul fronte collaborazionista e per questo condannato a morte (pena successivamente commutata in esilio), il belga Robert Poulet ha incarnato una delle figure più complesse, sovversive, contraddittorie e meno conformiste del mondo letterario e filosofico francese del secondo dopoguerra. Mosso da una strana miscela di rigorismo cattolico, dadaismo e anarchismo di destra, ha pagato lo scotto per le sue posizioni apertamente antisemite, rimanendo di fatto fuori dalla cultura ufficiale francese ed europea, come il suo amico Céline. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Handji (Denoel et Steel, 1931), La révolution est à droite (Denoel, 1934), Journal d’un condamné à mort (La Jeune Parque, 1948), Ce n’est pas une vie (Denoel, 1976) e, in Italia, Il mio amico Céline (Elliot, 2011). INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Desiderio – Passione - Amoretti – Libertinaggio - Amore convenzionale - Amore coniugale
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