Il mio amico Céline Stampa E-mail

Robert  Poulet

Il mio amico Céline

(a cura di Massimo Raffaeli)

Elliot, pagg.128, Euro 14,00

 

poulet_celine  IL LIBRO – Tra il 1956 e il 1957, pochi anni prima della morte di Céline, Robert Poulet si reca più volte in visita al suo amico e annota tra i suoi appunti i momenti di vita familiare, le riflessioni, le sparate e il genio del padre di Bardamu, cui somiglia “fino a sembrarne il sosia, aggiungendovi forse una maggiore sciatteria, volgarità, pittoresca misantropia (e invincibile candore)”. Oltre al noto Céline, incarognito dai soldi, elargitore di sinistre profezie e maledizioni, Poulet rivela un Céline inedito, capace di allegria, che si sganascia per le sue stesse battute, che ricorda i suoi anni verdi da Don Giovanni: “Ero un grand’amatore, io, un Priapo terribile! C’ero proprio portato”. Durante questi incontri, l’anacoreta Céline, trincerato da anni dietro al filo spinato della sua villa a Meudon, non ancora beatificato e anzi ripudiato come un’oscena vergogna dal mondo letterario francese, si lascia andare ai ricordi di una vita, dalla nascita del Voyage – “Volevo guadagnare un po’ di soldi per comprarmi una casa. Il giovane Eugène Dabit aveva avuto successo con Hôtel du Nord. Mi son detto: adesso ci provo anch’io”, alle difficoltà per la sua pubblicazione – “Gallimard ha annusato ‘sta roba (imita Gallimard). Niente da fare! Manco a pensarci… Ci si è buttato il giovane Denoël”; ai discorsi sullo stile – “… quei cretini credono che io improvviso… Tutto calcolato al millimetro, miei cari!”. Limitandosi a brevi incisi, Poulet lo lascia parlare, dandoci un concentrato di Céline, un’immersione a capofitto nel torrente sconcertante e visionario del più dinamitardo tra i romanzieri del Novecento.

  DAL TESTO – “Mentre parla (una voce da sonnambulo sveglio che a volte si riaddormenta o esita fra la battuta e l'ingiuria, moccolando) fa venire in mente i capitoli semiautobiografici del Voyage au bout de la nuit. L'agile sagoma di Bardamu, con tutta la sua ostinata vitalità, rivive in questa curva e intirizzita silhouette. Un'eco appena percettibile, l'esplosione del 1932, che fu per la letteratura francese come l'urlo d'un uomo vero in mezzo a manichini e robot. Era l'epoca stessa a parlare: le parole cancellavano i luoghi comuni, ridicolizzavano i libri in circolazione. D'un tratto divenuta illeggibile ogni opera letteraria tranne quella del "poeta-ubriaco" per cui la vita è come vino nuovo che brucia e dà il vomito...
  “Solo nel Céline del 1956 si avverte un tono di sconfitta. Ce l'ha con Gallimard, con Paulhan che si mette buffamente a imitare, dondolandosi sulla sedia e stirando buffamente le labbra; si lamenta della salute («Sono fottuto, ormai; sto crepando!») e della gente di Meudon e di quelli che gli infilano messaggi ingiuriosi nella buca delle lettere e di quelli che non vengono mai in ambulatorio; ma, se lo fanno, è Céline a non farsi pagare: «Ma non posso... Sono tutti più al verde di me». Impreca, vaticina, profetizza, prevede il crollo della civiltà occidentale e la degenerazione etnica, parodizza Gerard Bauer uomo di mondo incline ai complimenti delle belle donne, daccapo torna a ridere, scimmiotta i critici pedanti”.

  L’AUTORE – Giornalista, scrittore, critico letterario, attore cinematografico, personaggio controverso, il belga Robert Poulet (1893-1989) è stato compagno di sventure e amico di Céline, nonché suo editor per Il ponte di Londra. Accusato di collaborazionismo per le sue posizioni enfaticamente filonaziste, venne condannato a morte nel 1945, ma successivamente amnistiato. La sua produzione letteraria, in gran parte di stampo autobiografico, è stata pubblicata in Francia da Denoël e da Plon.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa. Céline di Céline - Il mio amico Céline - 1. Un giorno di febbre - 2. Come bisogna leggere quel che segue - 3. Divertimento - 4. Dopo di che bisogna tornare indietro - 5. Dove si discute del Voyage - 6. Dove si vede ridere Céline - 7. Bardamu - 8. Su una polemica, la pubblicità ecc. - 9. Céline borghese - 10. Céliniana - 11. Ultime gesta / ultime parole / Céline!!! - Note