Il razzismo Stampa E-mail

Alberto Burgio – Gianluca Gabrielli

Il razzismo

Ediesse, pagg.220, € 12,00

 

brugio_gabrielli_razzismo  IL LIBRO – È impensabile fare la storia del razzismo senza elaborare un modello teorico che ne delinei concetti e nozioni adeguate, ma ogni modello deve sapersi misurare ed arricchire nel confronto serrato con l’analisi storica. A partire da questa duplice esigenza, il volume ripercorre a maglie larghe le vicende storiche dei due grandi filoni del razzismo moderno, quello antisemita e quello coloniale, culminate ad Auschwitz e nelle società segregate degli Stati Uniti e del Sudafrica, provando quindi a formulare un’ipotesi teorica in grado di descrivere il dispositivo logico sotteso alle ideologie razziste operanti negli eventi narrati.
  Pur nella diversità dei contesti storici, infatti, risulta possibile riconoscere una configurazione unitaria del discorso razzista: una logica comune alla base dell’invenzione delle «razze umane», individuando la quale la critica teorica e pratica del razzismo (e la sua stessa storia) appaiono sotto una luce diversa.
  Sulla scorta di questa ipotesi, viene così ripreso il filo della narrazione storica del XIX e del XX secolo, mettendo il dispositivo logico individuato alla prova dei più recenti processi di esclusione: la «razzizzazione» dei cosiddetti «marginali» («zingari» e «devianti», delinquenti e proletari), il razzismo sessista, il controverso tema del razzismo italiano. Infine, lo sguardo si spinge sull’ultimo trentennio, un’epoca in cui il razzismo sembra riemergere con virulenza immutata, ma con caratteristiche in parte inedite.

  DAL TESTO – “Dacché il nazionalismo è divenuto operativo come ideologia ufficiale dello Stato e delle élites, le tradizioni (reali o immaginarie) sono state proiettate indietro nel passato, tanto da sfumare nell'intemporale, e sono state presentate come essenza comune - mistica – dei membri della comunità. Il sacro corpo della nazione ne partecipa per virtù propria, naturale e spirituale, mentre, ovviamente, nessuno straniero potrebbe condividerle né intenderne appieno il valore. La distanza tra il dentro e il fuori si radicalizza, assumendo i tratti della differenza ontologica. Non sempre in questa costruzione dello spirito comunitario si fa esplicito riferimento al lessico del sangue, del suolo e della «razza». Spesso la mistica dell'appartenenza, la proiezione sulla linea genealogica, si avvale di terminologie meno impegnative. Ci si riferisce alla stirpe, alle radici o, più genericamente, alla natura. Altre volte (ad esempio in Heidegger, Schmitt e Jünger […]) i caratteri originari della comunità rimandano ad ambiti apparentemente innocui come la cultura o la storia. Ma, indipendentemente dal registro impiegato, sempre più spesso il discorso si svolge secondo logiche essenzializzanti, che irrigidiscono le identità e conferiscono loro connotati metastorici, immutabili nel tempo, trasmessi per via ereditaria e preclusi agli estranei. Essere tedeschi o italiani (anche la costruzione dell'italianità si avvalse allora di miti fondativi incentrati sul binomio «sangue e suolo») diviene un fatto radicale, come lo è, in questa «grande narrazione», essere ebrei piuttosto che «ariani»: l'identità coinvolge la natura, non la storia e tanto meno la cultura e la volontà individuale.”

  GLI AUTORI – Alberto Burgio è condirettore di «Marxismo oggi»; membro del comitato di direzione della rivista «Dianoia. Annali di storia della filosofia del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna»; membro dei comitati editoriali di «Studi settecenteschi», «Rivista sperimentale di freniatria», «Studi sulla questione criminale», «Critica marxista»; «Psicoterapia e scienze umane». Dal 2009 è Direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna.
  Gianluca Gabrielli, insegnante e storico, ha collaborato alle mostre La menzogna della razza (1994) e L’offesa della razza (2005) e pubblicato vari saggi di storia del razzismo coloniale italiano.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Capitolo primo. Il razzismo «classico»: un po' di storia (1. La discriminazione degli ebrei su base religiosa - 2. La nascita dell'antisemitismo - 3. Dall'affaire Dreyfus al nazismo - 4. Il Nuovo mondo e la tratta degli schiavi - 5. L'imperialismo tra Otto e Novecento - 6. Il Sudafrica – 7. Gli Stati Uniti - Per riassumere) - Capitolo secondo. La logica del discorso razzista (1. Le «razze» umane non esistono ma esiste il razzismo - 2. L'invenzione delle «razze» - 3. Il cantiere razzista - 4. Quante sono (e quali) le «razze» umane? - 5. Sessismo e razzismo - Per riassumere) - Capitolo terzo. I nuovi razzismi (tra Otto e Novecento) (1. «Razza» e nazione - 2. La logica totalizzante del razzismo nazista - 3. «Igiene della razza» e «criminologia genetica» - 4. Il tabù del razzismo italiano - 5. Razzismo e costruzione della nazionalità italiana - 6. Che cos'è il razzismo? - Per riassumere) - Capitolo quarto. Il razzismo oggi (1. In Europa - 2. Il neorazzismo - 3. «Etnie» marginali - 4. In Italia: i migranti - 5. Italiani e «zingari» - 6. Strategie di resistenza e di opposizione - Per riassumere) – Conclusioni – Glossario – Bibliografia (1. Sentieri per approfondire - 2. Bibliografia e sitografia critico-tematica) - Indice dei nomi - Indice analitico