Ebrei credenti in Gesù |
a cura di Claudio Gianotto Ebrei credenti in Gesù Edizioni Paoline, pagg.712, Euro 48,00
IL LIBRO – Per la prima volta nelle librerie italiane un'antologia completa, capace di guidare il lettore alla comprensione di una tra le più appassionanti stagioni della storia cristiana, quella in cui il cristianesimo, nato dal seno di Israele, intraprese i propri primi passi. DAL TESTO – “I riferimenti ai cristiani provenienti dal giudaismo scompaiono progressivamente dalle fonti antiche a partire dal sec. V. Questo non significa che si siano estinti, ma piuttosto che cessarono di essere un problema. In quel periodo, sia il giudaismo sia il cristianesimo si diedero una struttura e un'organizzazione solide; un'autorità normativa segnava e delimitava in modo preciso i confini dell'identità religiosa, non soltanto dal punto di vista dottrinale, ma anche da quello della prassi e dei comportamenti; in un contesto di identità forti, non c'era più spazio per forme che si scostassero dagli standard normativi fissati dalle autorità centrali. In questa situazione, i cristiani di origine giudaica erano considerati da ambo le parti come degli ibridi, che non potevano in alcun modo essere accettati e quindi andavano stigmatizzati e sanzionati. Gli apparati repressivi messi in atto tenderanno a marginalizzare e soffocare progressivamente i gruppi considerati dissidenti. Nell'impero ormai diventato cristiano anche i credenti in Gesù provenienti dal giudaismo finiranno per adeguarsi alla mutata situazione politica e religiosa, perdendo progressivamente i loro tratti distintivi più appariscenti, integrandosi e allineandosi alle posizioni della Chiesa ufficiale soprattutto dal punto di vista dottrinale, che era quello che più contava. Del pari, nelle regioni orientali dell'impero, come la Siria, la Mesopotamia, la Persia, dove costituivano una robusta maggioranza, essi finiranno per essere identificati con i cristiani tout court. Il problema del cristiani di origine giudaica, che era un problema religioso interno alla Chiesa, lasciò progressivamente il posto a un altro problema, quello dei giudei e del loro statuto nell'ambito dell'impero cristiano; problema che, oltre a essere religioso, era anche e soprattutto politico.” IL CURATORE – Claudio Gianotto è professore ordinario di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino. I suoi principali ambiti di ricerca sono: gnosi e gnosticismo antichi; giudaismo del II tempio; rapporti giudaismo-cristianesimo in età antica; letteratura cristiana apocrifa. Tra le sue numerose pubblicazioni, meritano di essere ricordate: Tipi di esegesi gnostica alla luce di alcuni testi di Nag Hammadi: l'episodio del diluvio (Gn 6,5-9,19), Bologna 1985; Verus Israel: nuove prospettive sul giudeocristianesimo. Atti del Colloquio di Torino (4-5 novembre 1999), a cura di Giovanni Filoramo e Claudio Gianotto; Brescia 2001; I Vangeli gnostici, Bologna 2009. INDICE DELL’OPERA - Sigle e abbreviazioni – Introduzione - I. Il "giudeocristianesimo" nella storia della ricerca - 1. Origine della terminologia moderna - 2. Alcune tappe nella storia della ricerca (2.1. F.Ch. Baur: il giudeo cristianesimo come antipaolinismo - 2.2. A. Ritschl e le critiche alla scuola di Tubinga - 2.3. Un periodo di transizione - 2.4. H. J. Schoeps e J. Munck - 2.5. J. Daniélou e la centralità della dottrina - 2.6. M. Simon e le osservanze - 2.7. Il contributo dell'archeologia: B. Bagatti ed E. Testa - 2.8. La dissoluzione della categoria di "giudeocristianesimo") - 3. La definizione impossibile - 4. Problemi terminologici e criteri di selezione delle fonti - II. I cristiani di origine giudaica nel mondo antico - 1. Gli inizi: Giacomo e la comunità di Gerusalemme (1.1. La comunità di Gerusalemme - 1.2. Il primato di Giacomo - 1.3. Gli sviluppi successivi alla morte di Giacomo - 2. La situazione fluida del II secolo - 2.1. Ignazio di Antiochia - 2.2. Giustino - 2.3. Policrate di Efeso e i quartodecimani - 3. I cristiani di origine giudaica diventano eretici (3.1. La tradizione eresiologica più antica - 3.2. La svolta del IV secolo) - 4. Il punto di vista giudaico (4.1. I caratteri della documentazione - 4.2. La demarcazione dei confini: la questione dei minim - 4.3. L'esclusione del Decalogo e i libri dei minim) – III. Scritti frammentari di i tradizione indiretta: i cosiddetti "Vangeli giudeocristiani” - 1. Le testimonianze patristiche e le ipotesi della ricerca (1.1. Vangelo degli ebioniti - 1.2. Vangelo degli ebrei e Vangelo dei nazareni - 2. Il problema dei rapporti con la tradizione di Gesù) – L’eredità dei giudeocristiani – Bibliografia – Testi – Parte prima. Gli autori più antichi – 1. La letteratura neotestamentaria – 2. La situazione fluida del secolo II – 3. I primi eresiologi – 4. Eusebio di Cesarea – Parte seconda. La svolta del secolo IV – 1. Epifanio – 2 Girolamo – 3. Gli autori più tardi – Parte terza. Scritti apocrifi, manichei e rabbinici – 1. La letteratura apocrifa – 2. La tradizione manichea – 3. La tradizione rabbinica – Parte quarta. Frammenti dei cosiddetti “Vangeli giudeocristiani” – 1. Le testimonianze antiche – 2. Alcune testimonianze medievali – Appendici. La letteratura pseudoclementina – Indice scritturistico – Indice onomastico – Indice analitico
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