Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America |
Thomas E. Woods Jr. Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d’America D’Ettoris Editori, pagg.348, Euro 24,90
IL LIBRO – The Politically Incorrect Guide to American History, rivelatosi negli Stati Uniti d’America un vero e proprio best-seller, ha inaugurato nel 2004 la fortunata collana statunitense delle Guide politicamente scorrette della Regnery Publishing, che oggi ospita venti titoli, alcuni dei quali disponibili in lingua italiana. L’approccio di Woods alla storia americana, ha affermato lo storico Clyde N. Wilson, «è ardito, brillante, provocatorio e, cosa ancora più apprezzabile, è piacevole». L’opera, spiega l’autore nella sua prefazione, intende essere un’introduzione ad alcuni degli aspetti più controversi della storia americana – dalle origini coloniali fino all’«era Clinton» – quasi sempre presentati, anche di qua dell’oceano, con lenti ideologiche deformanti. Si potrà, allora, scoprire quanto gli ideali della guerra di indipendenza americana fossero lontani da quelli della Rivoluzione in Francia del 1789; che la cosiddetta «Guerra di secessione» non fu combattuta solo e principalmente per la schiavitù; che le politiche assistenziali nel New Deal e lo strapotere dei sindacati peggiorarono gli effetti della Grande Depressione; che l’infiltrazione comunista nelle stanze di Washington ai tempi del senatore McCarthy era reale; che la politica e la personalità di alcuni tra i presidenti più amati dall’establishment liberal – Abraham Lincoln, Franklin D. Roosevelt o John F. Kennedy – furono tutt’altro che esenti da ambiguità. Come per le altre Guide, al testo sono affiancati riquadri che ne vivacizzano la lettura: suggerimenti bibliografici, citazioni sorprendenti, soprattutto di «parte avversa», e incursioni nel bizzarro mondo del politicamente corretto. DAL TESTO – “In realtà, ai comandanti dei sottomarini Hitler aveva dato istruzioni di non attaccare le navi statunitensi, ben consapevole che un attacco del genere aveva fornito agli americani il pretesto per entrare nella Prima Guerra Mondiale. Una settimana dopo, Roosevelt ordinò alle navi da guerra americane di aprire il fuoco sui sottomarini tedeschi a vista. Le dichiarazioni del presidente secondo cui egli stava lavorando giorno e notte per tenere gli Stati Uniti fuori dalla guerra stavano diventando a questo punto ridicole. Le sue accuse nei confronti della Germania continuarono: questa volta riguardavano l'attacco tedesco alla nave da guerra americana Kirney avvenuto in ottobre. Eppure, ancora una volta, era stata la nave americana ad aver aperto le ostilità. Più tardi, nello stesso mese, un Roosevelt esasperato tentò di spaventare gli americani: affermava di essere in possesso di un «documento segreto» che svelava l'esistenza di un piano d'invasione nazionalsocialista del Sud America, dalla quale i tedeschi avrebbero poi potuto lanciare un attacco agli Stati Uniti. Si voleva convincere gli americani che le forze di Hitler - le stesse che non riuscivano ad attraversare il canale della Manica - fossero pronte ad attraversare l'Oceano Atlantico e a impadronirsi di un intero continente. Pochi americani prestarono fede a questo scenario. Il sesto senso degli americani vedeva giusto: Roosevelt aveva inventato tutta la storia.” L’AUTORE – Thomas E. Woods Jr. è docente di storia presso il Ludwig von Mises Institute. Lau-reatosi ad Harvard e specializzatosi presso la Columbia University, è autore di varie opere di economia, di storia e di diritto costituzionale statunitensi. I suoi libri sono stati tradotti in più di dieci lingue, fra cui il cinese, il russo, il polacco e il coreano. In italiano sono già usciti Come la Chiesa Cattolica ha costruito la civiltà occidentale (Cantagalli, 2007) e La Chiesa e il mercato (Liberilibri, 2008), libro per il quale è stato insignito del Templeton Enterprise Award. Decine di riviste, fra cui l’American Historical Review, il Quarterly Journal of Austrian Economic, il Catholic Social Science Review e Human Events, hanno ospitato suoi contributi. È stato più volte fra i relatori dell’annuale CPAC, The Conservative Political Action Conference, e ospite dell’anchorman televisivo conservatore Glenn Beck. Nella galassia conservatrice americana Woods si sente idealmente vicino a Russell Kirk (1918-1994), Richard Weaver (1910-1963) e Robert Nisbet (1913-1996), per i quali – sia pur con diverse sfumature – lo statalismo e il laicismo militante sono due volti dello stesso nemico dell’ordine americano. INDICE DELL’OPERA - La «scoperta dell'America»: un invito alla lettura, di Marco Respinti - Nota del curatore – Bibliografia – Prefazione - I. Le origini coloniali della libertà americana (1. Il sospetto + l'insofferenza reciproca = le libertà. Una formula per rimanere liberi - 2. Amerai il tuo prossimo? Dalle dispute coloniali nasce la libertà religiosa - 3. Un mito del politicamente corretto: «I puritani erano razzisti» - 4. No, i puritani non rubarono le terre degli indiani - 5. L'autogoverno non è negoziabile) - II. La rivoluzione conservatrice americana (1. Tradizione coloniale o innovazione britannica? - 2. È un fatto: la Rivoluzione Americana non fu analoga alla Rivoluzione Francese) - III. La Costituzione (1. La Costituzione va bene, dicono gli Stati, ma dovremo blindarla, non si sa mai - 2. Il governo federale deve lasciar fare ai singoli Stati locali - 3. Non c'è niente di male nel possedere un'arma da fuoco - 4. Solo perché non sta nel Bill of Rights, non significa che non sia un diritto - 5. Tutto ciò che gli Stati non lasciavano fare al governo federale rimaneva competenza degli Stati) - IV. Il governo americano e i «principi del '98» (1. Provvedere al «benessere generale»: le radici del Big Government - 2. I Repubblicani contro i Federalisti) - V. La divisione fra il Nord e il Sud (1. Voi avrete il Missouri, noi il Maine - 2. Ulteriori colpi di retorica - 3. Tenete la schiavitù fuori dai territori! Per riservarli ai bianchi... - 4. Gli Stati si battono per le piantagioni in... Arizona!? - 5. La schiavitù c'entra, ma non c'entra - 6. Il «bagno di sangue» del Kansas - 7. L'avvento dei Repubblicani - 8. È un fatto: un giudice locale del Sud aveva liberato Dred Scott - 9. Un folle a piede libero: l'assassino John Brown torna in scena) - VI. La Guerra fra gli Stati (1. C'è mai stata veramente una «Guerra Civile»? - 2. Gli Stati avevano il diritto di separarsi - 3. La guerra fu combattuta per liberare gli schiavi? - 4. Test di realtà: le opinioni di Lincoln sulla razza - 5. Lincoln combatté per «salvare l'Unione»... e consolidare il suo potere - 6. Perché i soldati combattevano? Lasciamo a loro la parola - 7. L'avvento della guerra totale) – VII. La Ricostruzione (1. Lincoln, Johnson e la Ricostruzione presidenziale – 2. I «Codici neri» del Sud – 3. Il Quattordicesimo emendamento e i diritti degli Stati – 4. Il primo impeachment di un presidente) - VIII. Come la grande imprenditoria rese gli americani più ricchi (1. Come il governo favorì lo spreco e la corruzione nella costruzione delle ferrovie – 2. Come l'«equità» rovinò i contadini americani – 3. Il «perfido» Rockefeller – 4. Andrew Carnegie e il tenore di vita degli americani – 5. Herbert Dow: un eroe americano dimenticato - 6. La stupidità estrema dell'antitrust: non sarebbe meglio abrogare questa legislazione?) – IX. La Prima Guerra Mondiale (1. Che fosse propaganda di guerra? Impossibile! – 2. Affamare la popolazione civile è contro la legge – 3. I tedeschi reagiscono – 4. L'affondamento del Lusitania – 5. Il Sussex Pledge – 6. I tedeschi tentano un ultimo atto in forza – 7. Perché Wilson era per l'entrata in guerra? – 8. La conferenza di pace: il disastro di cui Wilson fece finta di non accorgersi – 9. Gli oppositori dicono: «Non possiamo presidiare l'ordine pubblico nel mondo intero!» - 10. «Bizzarro» e «visionario»: il programma wilsoniano – 11. Si prepara lo scenario per la Seconda Guerra Mondiale) – X. Gli incompresi anni 1920 (1. Votando per l'anti-Wilson - La verità sugli anni 1920) – XI. La Grande Depressione e il New Deal (1. Hoover, un presidente fannullone? Magari lo fosse stato! – 2. Roosevelt arriva in città – 3. Aiutiamo chi ha fame distruggendo il cibo! – 4. Il fanatismo anticapitalista di Roosevelt rallenta la ripresa – 5. Le conseguenze della legislazione sul lavoro – 6. Il disastro dei lavori pubblici - 7. La Corte dice a Roosevelt: «Non così in fretta!» - 8. È stata forse la Seconda Guerra Mondiale a sollevare l'America dalla Depressione? - 9. La leva obbligatoria diminuisce la disoccupazione!) - XII. Sì, i simpatizzanti comunisti esistevano sul serio (1. «Sono passato di là, nel futuro - e funziona!» - 2. L'esperimento sovietico: un modello per l'America? - 3. I sindacati magnificano le virtù del sistema sovietico - 4. Tranquilli: è tutto per il «bene delle masse dei lavoratori!» - 5. Come Stalin riuscì ad affamare il suo stesso popolo - 6. Il reporter del New York Times che occultò i crimini di Stalin - 7. Tutti autentici i processi farsa di Stalin, secondo i soliti leccapiedi - 8. Sì, il problema delle spie sovietiche era reale - 9. Joe McCarthy era un paranoico idiota. Giusto?) - XIII. Verso la Seconda Guerra Mondiale (1. Franklin Delano Roosevelt tenta di neutralizzare le leggi sulla neutralità - 2. La presidenza imperiale prende forma: Roosevelt infranse la legge? - 3. La fine della neutralità - 4. Roosevelt prova ad attirare gli americani in guerra - 5. Fu Roosevelt a rendere inevitabile la guerra con il Giappone?) - XIV. La Seconda Guerra Mondiale: strascichi e conseguenze (1. Franklin Delano Roosevelt e lo zio Joe: quanto amichevole si dimostrò Roosevelt nei confronti di Stalin? - 2. I Presidenti americani riconsegnano a Stalin milioni di russi - 3. Un'atrocità in terra americana: russi drogati e rispediti a casa - 4. Il Piano Marshall fu un grande successo o l'ennesimo programma assistenziale malriuscito? - 5. Truman disattende la Costituzione) - XV. I diritti civili (1. Al posto della giurisprudenza, la sociologia - 2. Dalla neutralità all'ossessione razziale - 3. Costringiamo quei ragazzi a stare insieme, anche se devono fare due ore di autobus al giorno! - 4. Il fiasco di Kansas City - 5. Il Civil Rights Act del 1964) - XVI. John F. Kennedy e Lyndon B. Johnson (1. Chi era il vero John F. Kennedy? - 2. Lyndon Johnson: un lascito di fallimenti - 3. Come il progressismo liberal degli anni 1960 ha scoraggiato le azioni buone e incoraggiato quelle cattive - 4. La mancanza di posti di lavoro non spiega concessioni così ampie di sussidi - 5. La Great Society e la tragedia del Vietnam) - XVII. Il decennio dell'avidità (1. In che senso Reagan è stato diverso dagli altri? - 2. Le donazioni caritative durante il «decennio dell'avidità» - 3. La verità su Michael Milken, l'uomo che i media amavano odiare - 4. Il mito dei tagli al bilancio - 5. Il morso delle tasse) – XVIII. Clinton (1. Clinton un «centrista?» - 2. «Solo candidati senza qualifiche si possono candidare» - 3. La politica estera in salsa CNN – 4. La disavventura dei Balcani: come Clinton abusò del suo potere, favorì l’islamismo politico, mentì e sperperò miliardi di dollari dei contribuenti per nulla - 5. «L'era del Big Government è finita». Che hai detto!?) - Indice biografico - Indice dei nomi di persona
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