I campi dei vinti |
Paolo Leone I campi dei vinti Edizioni Cantagalli, pagg.200, Euro 16,00
IL LIBRO – Più di cinquantamila civili e militari sottoposti per mesi (alcuni per due interi anni) a una brutale limitazione della libertà, concentrati in campi di internamento insufficienti nelle strutture sanitarie, nell'alimentazione, nella tutela della dignità umana. Questa la realtà dei ''campi dei vinti'', quei campi di concentramento realizzati in Italia fra l'estate del 1943 e la primavera del 1946 nei quali furono rinchiusi dagli Alleati e senza processo decine di migliaia di fascisti o presunti tali. DAL TESTO – “Dal punto di vista storico, l'analisi di queste vicende non è soltanto importante in sé, come qui si è cercato di dimostrare, ma anche in un discorso di prospettiva. Infatti sarebbe inconcepibile spiegare il successo che ebbe, solo dopo venti mesi dalla conclusione della guerra civile, un partito come il Movimento sociale, se non si tenesse conto del trauma prodotto dal lungo tempo trascorso da tanti suoi aderenti nei campi di concentramento. È accertato che il partito neofascista si strutturò grazie al contributo dei prigionieri non cooperatori provenienti dai campi di concentramento in Africa, in India, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e a quello dei reduci dai campi di concentramento in Italia. Furono loro a costituire la prima base di consenso e di attivismo del partito della Fiamma. L’AUTORE – Paolo Leone è cronista del telegiornale di una emittente romana. Ha collaborato con diversi periodici e quotidiani locali. È fra gli autori del libro a più mani Napoli nella seconda guerra mondiale (2006). INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Giuseppe Parlato – Premessa – I. Il concentramento dei civili - II. I campi per i civil POW - III. Il concentramento dei militari - IV. I campi per i militari - V. Conclusioni – Appendice. Notizia sull'internamento a Padula. Memoria di Riccardo Del Giudice - Indice dei nomi
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