Per un umanesimo del terzo millennio Stampa E-mail

Luigi Negri

Per un umanesimo del terzo millennio
Il Magistero sociale della Chiesa

Edizioni Ares, pagg.296, Euro 16,00

 

negri_umanesimo  IL LIBRO – L'umanesimo del tempo moderno, radicato nel relativismo etico da cui mette in guardia papa Benedetto XVI, si connatura di un carattere anticristiano che, in definitiva, risulta inumano, in quanto non corrispondente al desiderio di compimento e di senso che abita il cuore dell'uomo.
  La proposta cristiana rappresenta oggi più che mai una visione alternativa, aliena da ogni prospettiva ideologica, capace di riconoscere gli errori antropologici, le false idee di progresso, la cultura di morte insiti nelle più affermate teorie della modernità , alle quali contrappone la centralità  della persona la cui dignità  è prioritaria rispetto a qualunque concezione di popolo, società , Stato… La Chiesa si fa portatrice di questa proposta che le è propria attraverso il suo Magistero sociale che, come questo libro efficacemente dimostra, non è dottrina astratta, slegata dalla realtà. «La dottrina sociale», infatti, come scrive l'autore, che in queste pagine ne ripropone anche una lettura storica, mentre evidenzia e affronta le sfide che le competono nella contemporaneità , «porta la fede a misurarsi con l'uomo concreto, con i suoi problemi vitali. Essa illumina tali problemi a partire dalla fede, individuandone le soluzioni dentro quell'orizzonte nuovo di coscienza e di azione che la fede stessa fa accadere nel mondo». Il Magistero della Chiesa, allora, nasce dall'incontro della fede con l'uomo, con le sue problematiche reali, personali e sociali e tutto questo aiuta più compiutamente a comprendere come la fede stessa, nella prospettiva cattolica, non sia da intendere come un'appendice preziosa e inutile della vita, ma come criterio di lettura dell'intera esistenza.
  Questo libro, sottolinea Marcello Pera nella Prefazione, è «un richiamo trasparente alla priorità e al primato cristiano della persona, un riferimento esplicito, a cui i moderni e ottusi laicisti non sanno prestare attenzione, alla fondazione religiosa dello Stato. Mons. Negri chiede che questa consapevolezza si diffonda, che se ne traggano le conseguenze, che si inverta la rotta. Il pericolo non è quello di tornare "pre-moderni"; il pericolo è quello di perdersi. Tutti».

  DAL TESTO – “Quello che la Chiesa ha sempre sostenuto, sia prima che dopo il Concilio Vaticano II, è che non esiste libertà senza verità. Non esiste libertà se non come responsabilità di fronte al vero. L'avere sciolto il nesso verità-libertà ha significato trasformare la libertà semplicemente in istintività, rendendo così l'uomo più facilmente manipolabile dal potere. La libertà è, infatti, da considerarsi come quell'impeto, assolutamente personale, con cui ogni uomo risponde alla grande domanda sul senso ultimo della vita, al grande problema della verità. Se si elimina la domanda sul senso, la domanda su Dio, il naturale movimento dell'uomo verso Dio, l'uomo è ridotto ultimamente a qualcosa di inconsistente, alla mercé di chi domina, di chi grida di più, di chi ha più forza per imporre i propri interessi, di chi è più capace di manipolare il consenso. Senza questa tensione al vero, al bene, al bello, al giusto, senza questo "oltre" che dice la struttura profonda della vita e il dinamismo dell'intelligenza e del cuore, l'uomo non ha radici, è sradicato e diventa un pezzo di materia che la scienza pretende di normare in maniera definitiva, o addirittura di manipolare. Il Magistero a partire quindi dalla condanna del materialismo insita nel Sillabo, fino ad arrivare all'insegnamento di Giovanni Paolo II, non ha mai smesso di ricordare che il vero protagonista della storia è l'uomo, che, sebbene condizionato dalle circostanze, è libero. Una libertà che appunto non è assoluta e quindi sempre limitata, ma che rende capace l'uomo di sperare, di cercare, di incontrare, di amare e dilatare la presenza del vero, del bene, del giusto.”

  L’AUTORE – Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, è presidente della Fondazione internazionale Giovanni Paolo Il per il Magistero sociale della Chiesa. Già docente di Introduzione alla Teologia e di Storia della Filosofia nell'Università Cattolica, è stato fino all'ordinazione episcopale uno dei massimi responsabili del Movimento di Comunione e Liberazione. Fra le sue opere ricordiamo: False accuse alla Chiesa; Controstoria; Ripensare la Modernità; Pio IX. Attualità & Profezia e Vivere il matrimonio.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Marcello Pera - Premessa dell'Autore - Capitolo 1. Dottrina sociale e missione (La dottrina sociale: un problema di evangelizzazione e di missione - La dottrina sociale non nasce da una prospettiva ideologica) - Capitolo 2. Un umanesimo integrale e solidale (Il carattere anticristiano dell'umanesimo moderno - L'esito inumano dell'umanesimo moderno - Una visione alternativa - La necessità di un nuovo umanesimo - Significato e valore della dottrina sociale) - Capitolo 3. La dottrina sociale della Chiesa di fronte alla modernità (La denuncia dell'errore antropologico caratteristico della modernità - La denuncia della falsa idea di progresso - La paura dell'uomo moderno-contemporaneo - La condanna della cultura di morte) - Capitolo 4. Alcune linee guida fondamentali della dottrina sociale (La difesa della priorità della persona sulla società - La difesa della priorità della società sullo Stato - La difficoltà odierna e la difesa della famiglia - La difesa della libertà religiosa – La difesa dei diritti) - Capitolo 5. I princìpi fondamentali della dottrina sociale (Il principio del bene comune - Il principio di sussidiarietà - Il principio di solidarietà) - Capitolo 6. La dottrina sociale come strumento fondamentale per l'educazione dell'uomo (La novità del tempo presente - La risposta della Chiesa - Evangelizzazione ed educazione alla luce del Concilio Vaticano II) - Capitolo 7. Alcune osservazioni di carattere storico decisive (Una premessa decisiva: il ruolo del cristianesimo nella formazione della civiltà occidentale – Un esempio: la fede come elemento dinamico della società medievale - La Chiesa rappresenta una minaccia alla laicità dello stato?) - Capitolo 8. Un breve percorso storico: da Pio IX a Giovanni Paolo II (Il ruolo decisivo di Pio IX - Leone XIII e la Rerum novarum - Pio XI e Pio XII davanti ai totalitarismi - Le successive riprese della Rerum novarum - Il contributo di Giovanni XXIII e del Concilio Ecumenico Vaticano II - Il coraggio di Paolo VI - Giovanni Paolo II e la dignità della persona umana) - Indice