Ildefonso Schuster e il rinnovamento cattolico Stampa E-mail

Elena Nobili

Ildefonso Schuster e il rinnovamento cattolico (1880-1929)

Guerini e Associati, pagg.254, Euro 23,50

 

nobili_schuster  IL LIBRO – Abate nel monastero benedettino di San Paolo a Roma, arcivescovo di Milano per venticinque anni, considerato dai fascisti vicino al Regime ma noto anche per una dura omelia contro le leggi razziali del 1938, Idelfonso Schuster si dedicò per molti anni a un'opera di rinnovamento del cattolicesimo del suo tempo, generalmente ignorata da sostenitori e avversari e dimenticata dagli studiosi. Appassionato di archeologia cristiana e di musica sacra, si adoperò per recuperare quei legami con la tradizione ebraica e con il cristianesimo orientale di cui poi il Concilio Vaticano Il ha sottolineato l'importanza. Convinto della necessità di riproporre agli uomini e alle donne del suo tempo l'esperienza più autentica della Chiesa primitiva, si impegnò in un'opera di riforma liturgica che gli attirò la condanna del Sant'Uffizio e i rimproveri del Papa. Dalle pagine di questo volume si profila, inaspettatamente, la figura di un protagonista del dibattito cattolico contemporaneo.

  DAL TESTO – “Schuster […] si inserì nel dibattito suscitato da alcuni studiosi negli anni Dieci del Novecento intorno al carattere problematico della presenza, nelle preghiere liturgiche, di espressioni interpretabili come manifestazione di antisemitismo. Questa nuova sensibilità, nata dalla ripresa degli studi sulla liturgia ispirati dal movimento liturgico, spinse il mondo cattolico ad avviare una riflessione sull'opportunità di conservare termini ostili nei confronti degli ebrei all'interno della liturgia. È il caso della preghiera pro judaeis, recitata il Venerdì Santo, e indicata da alcuni come espressione di sentimenti antisemiti. Tale preghiera era composta da una serie di suppliche che invocavano la benedizione dei cristiani e la conversione degli ebrei e, più in generale, dei non cattolici. Il celebrante presentava la preghiera con l'esortazione Oremus alla quale seguiva il Flectamus genua e il Levate, ossia l'invito rivolto ai fedeli a genuflettersi e a rialzarsi. Solo l'Oratio pro Judaeis non prevedeva né l'Oremus né il Flectamus. I commentatori medievali avevano spiegato l'anomalia come la risposta cristiana alla genuflessione rivolta dagli ebrei a Gesù per irriderlo, ma questa interpretazione fu messa in discussione dagli studiosi del XX secolo. La prima pubblicazione di Schuster sulla questione risale al 1914, ma prima di lui altri studiosi si erano interessati all'argomento, approfondendo le ragioni storiche che avevano portato alla modifica avvenuta in età medievale.”

  L’AUTRICE – Elena Nobili (1980) è dottore di ricerca in Scienze storiche filologiche e letterarie dell'Europa e del Mediterraneo e diplomata alla Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte. Tra le sue pubblicazioni: La parabola di un'illusione. Il cardinal Schuster dalla guerra d'Etiopia alle leggi razziali (Milano, 2005) e «Vescovi lombardi e consenso alla guerra: il cardinal Schuster», in R. Bottoni (a cura di), L'Impero fascista. Italia ed Etiopia (1935-1941) (Bologna, 2008).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Gianfranco Ravasi – Introduzione – Archivi - Capitolo primo. La passione per l'archeologia e l'Oriente (1.1. L'influenza di dom Placido Riccardi e la vocazione monastica - 1.2. Dall'archeologia agli studi liturgici, artistici, storici - 1.3. Presenze orientali a Roma – 1.4. La rivista Roma e l'Oriente) - Capitolo secondo. La musica sacra (2.1. La riforma della musica sacra da Leone XIII a Pio X - 2.2. La Scuola di Musica Sacra - 2.3. L'insegnamento di storia della liturgia) - Capitolo terzo. Pregare nella storia (3.1. Il movimento liturgico e la Rivista Liturgica - 3.2. Il Liber Sacramentorum - 3.3. La messa dialogata) - Capitolo quarto. Nella Curia romana (4.1. Professore del Pontificio Istituto Orientale - 4.2. Formare missionari destinati all'Oriente - 4.3. Il dibattito sull'arte sacra - 4.4. Presidente della Commissione di Arte Sacra) - Capitolo quinto. Abate e ordinario (5.1. Il governo dell'abbazia - 5.2. Pastore della piccola diocesi di San Paolo - 5.3. Rapporti con lo Stato liberale e con lo Stato fascista - 5.4. Visitatore apostolico a Milano) - Capitolo sesto. Amico degli ebrei e di Israele (6.1. L'amicizia con la famiglia Vitale - 6.2. Origini ebraiche della liturgia cristiana - 6.3. Gli ebrei nella liturgia del Venerdì Santo - 6.4. Schuster e gli Amici d'Israele - 6.5. Arcivescovo di Milano) - Documenti inediti - Fonti e bibliografia - Ringraziamenti