Rachele Mussolini
Mia nonna e il Duce
Rizzoli, pagg.196, Euro 18,00
IL LIBRO – La nipote del Duce racconta nonna Rachele, la storia privata della famiglia e i grandi eventi della storia italiana. Donna Rachele conobbe Benito sui banchi di scuola, quando aveva otto anni e lui era il supplente. Lo rivide dieci anni dopo e lui chiese con la pistola il permesso di sposarla. In questo libro, attraverso le confidenze del padre Romano e i propri ricordi di bambina, la nipote Rachele Mussolini racconta a tutto tondo la figura della nonna di cui porta il nome: una vita sconvolta da tanti drammi, che la trovò sempre pronta a ricominciare — dalla morte nel 1941 del figlio Bruno al voltafaccia del genero Galeazzo Ciano, dal dolore per l’uccisione del Duce nella solitudine del confino, alle lotte per riavere almeno la salma. Ne emerge l’eccezionale vigore di una donna sempre a fianco di un marito ingombrante, di cui tollerò le avventure per lei insignificanti (le attribuiva alla natura degli uomini di casa Mussolini) ma avversò con furore le maggiori infedeltà, dal tiro a segno per allenarsi a uccidere la Sarfatti all’aggressione a Ida Dalser che si credeva la vera signora Mussolini, fino al faccia a faccia a Villa Fiordaliso con Claretta Petacci, unica vera rivale, in cui si sfiorò la doppia tragedia dell’omicidio-suicidio. Estranea alla politica, fu però abilissima nello smascherare gli intrighi di palazzo, grazie a un’affidabile rete di informatori e al proprio intuito: la fragilità di Hitler, i cospiratori, la sfiducia del Gran consiglio e la trappola del re, le falsità di Badoglio. Nulla di tutto questo le era sfuggito ma il Duce sottovalutò sempre quella che poteva essere un prezioso sostegno, il solo disinteressato e leale. Fu lei infatti l’unico punto fermo, il pilastro della famiglia; fu lei che Mussolini abbracciò commosso prefigurando l’addio. Suo unico rimpianto fu di non essergli stata accanto fino all’ultimo.
DAL TESTO – “Se guardo alla vita di mia nonna, costellata di emozioni e dolori, non posso fare a meno di pensare che probabilmente al suo posto forse non ce l'avrei fatta. Ammiro l'incredibile forza d'animo che le ha permesso ogni volta di rialzarsi e affrontare le tante sfide che il fato le ha riservato. E ammiro la sua semplicità: l'ascesa al potere del suo uomo e i relativi privilegi di cui poteva godere non l'hanno mai cambiata. Mai ha rinnegato, come del resto anche mio nonno, le sue umili origini. Questo a mio avviso è un grandissimo insegnamento che mi ha trasmesso. Anzi, che mi hanno trasmesso entrambi i miei nonni. “Sono sempre stata molto critica nei confronti della storia della mia famiglia, mai giustificherò certe azioni, tuttavia questo non mi impedisce affatto di valutare positivamente alcuni tratti familiari che sento mi appartengono.”
L’AUTRICE – Rachele Mussolini, 37 anni, porta lo stesso nome della nonna paterna ed è figlia di Romano, quartogenito di Benito. Per la prima volta parla della sua famiglia in questo libro, scritto con Benedetto Mosca che affiancò anche il padre Romano nella stesura dei suoi libri di memorie, Il Duce mio padre e Ultimo atto.
INDICE DELL’OPERA - Introduzione - 1. La giovane Rachele - 2. Mio nonno e le altre - 3. La sua prima volta tra regine e «rivali» - 4. Alla conquista di Roma - 5. Un mazzo di rose per un impero - 6. Le nozze lampo di zia Edda con Galeazzo Ciano - 7. Mia nonna ne era certa: la Petacci era una spia - 8. Quella orribile notte nella Casa dei Morti - 9. «Non andare dal re: ti farà arrestare» - 10. Mia nonna fa rinascere la «casa dei ricordi» - 11. Insieme a Monaco dopo tante peripezie - 12. In Baviera. La tragedia di Ciano - 13. Tutti volevano salvare il Duce rimasto solo - 14. A Terni, nel campo di prigionia - 15. Mia nonna, il Duce e l'incontro con Padre Pio - Conclusione
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