Cossiga mi ha detto |
Renato Farina Cossiga mi ha detto Marsilio Editori, pagg.240, Euro 18,00
IL LIBRO – “Cossiga era il massimo esperto del globo sulle questioni relative all'intelligence e agli 007 di ogni Paese. Subito dopo l'11 settembre si mise in contatto con Feltri. Gli disse che Berlusconi stava per scegliere dei vertici del Sismi e del Sisde disastrosi. Occorreva forzare la mano. Era disposto Feltri a ospitare dei suoi testi? Feltri disse di sì e affidò a me l'opera di trasformare un meraviglioso enigmatico testo in qualcosa di masticabile per i lettori. Era d'accordo Cossiga? Di più: entusiasta. Lavorammo insieme, e uscì un articolo in cui Franco Mauri (lui!) fucilava come traditori gli altri candidati e promuoveva a pieni voti e con la garanzia di salvezza per l'Italia i generali Nicolò Pollari per il Sismi e Mario Mori per il Sisde. Cossiga mi invitò a brindare: la nostra accoppiata aveva vinto per il bene dell'Italia. Questa storia portò bene all'Italia, meno bene a me. Ma mi regalò un'amicizia cementata nella pugna (ironia, ma neanche tanto). Da allora ci sentimmo quasi tutti i giorni, scrivemmo insieme, registrammo materiale per un libro biografico traslocando a Lugano o in Toscana per settimane intere. Il libro è mio e le parole sono sue. Sono quelle che ho udito da lui, quelle delle carte da lui tirate fuori dai cassetti.” (Renato Farina) DAL TESTO – “Io sono un cattolico liberale. Ma resto convinto che il latino è la lingua della Chiesa. Mi fa specie che il beato Pio IX, preparandosi a scappare a Gaeta, abbia avuto il tempo prima della fuga di confermare sette condanne a morte. Ma la Chiesa così un po' mi piacerebbe. Se si accendesse qualche rogo, si piazzasse di nuovo la ruota, si riaprissero le segrete del Vaticano, qualche cardinale progressista smembrato... L’AUTORE – Renato Farina (Desio, 1954), giornalista, scrittore. Fra il 1987 e il 1999 riveste il ruolo di mediatore diplomatico informale di alto profilo in vari contesti geopolitici. Nel luglio del 2000 fonda con Vittorio Feltri il quotidiano «Libero» dalle cui pagine, nel 2001, collabora con Francesco Cossiga alla campagna che porterà il generale Nicolò Pollari alla guida dell'intelligence italiana. Accusato di favoreggiamento dei generali Pollari e Mancini per la vicenda del sequestro di Abu Omar, nel 2006 è radiato dall'Ordine dei giornalisti, e direttori come Feltri e Sallusti che hanno ospitato i suoi articoli sono stati inseguiti da provvedimenti di sospensione. Contro queste sentenze intende appellarsi alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Dal 2008, eletto nelle file del Pdl, è deputato e consigliere politico dei ministri Gelmini e Frattini. INDICE DELL’OPERA - Premessa. La storia di un libro - Cossiga mi ha detto - Verrà la morte, e io la bacerò - Interludio I. A Lugano, parlando di sesso e pm - Foto di gruppo a Sassari con maestra e cuginetti - Interludio II. A Cortona Gatto Mammone colpisce ancora - Gli amori e la sposa perduta - Interludio III. A Roma, Telecom e altre spiate - Perché un bravo ragazzo come me prese in mano due bombe - Papi, latino e champagne - Francesco, ti sei confessato per l'omicidio di Moro? - Le valige delle stragi: palestinesi e americane - Confesso, sono il capo dei gladiatori - Falcone, Mani Pulite, Abu Omar. Tre storie parallele - Mescolanze e aforismi di politica e di cultura - Commiato di un pazzo in attesa di cielo – Cronologia - Indice dei nomi
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