Non desiderare la terra d'altri Stampa E-mail

Federico Cresti

Non desiderare la terra d'altri
La colonizzazione italiana in Libia

Carocci, pagg.436, Euro 35,00

 

cresti_nondesiderare  IL LIBRO – Negli ultimi anni i rapporti che legano l’Italia alla Libia sono stati spesso al centro di polemiche e dibattiti. A cento anni di distanza dall’inizio dell’occupazione coloniale (1911) e a sessanta dall’indipendenza dello Stato libico (1951), il libro ripercorre un capitolo fondamentale della storia che ha unito i due Paesi per alcuni decenni: la drammatica vicenda della colonizzazione della Cirenaica, uno dei "posti al sole" del sogno nazionalista, destinata dal governo fascista ad essere popolata da agricoltori italiani.

  DAL TESTO – “Il conflitto era vicino quando i Ventimila sbarcarono sulla terra africana, ed era alle porte, ancor più vicino (per molti paesi era già in atto), un anno dopo, il 28 ottobre del 1939, quando altri 11.000 coloni seguirono le loro tracce, meno di otto mesi prima della dichiarazione di guerra dell'Italia. Potrebbe apparire come una decisione del tutto irragionevole l'invio di una tale quantità di famiglie, di braccia e di manodopera agricola poco tempo prima dello scoppio di un conflitto che era già all'orizzonte. I 30.000 agricoltori italiani, per vincere l'unica battaglia possibile per loro - quella di trasformare il territorio col lavoro delle loro braccia, aumentandone la produttività e le capacità economiche – avrebbero avuto bisogno di un lungo periodo di pace e di lavoro tranquillo. Come poteva essere conciliabile l'idea di preparare la guerra e contemporaneamente di promuovere la colonizzazione sullo stesso territorio?
  “Potrebbe apparire come una contraddizione il fatto che, nello stesso momento in cui veniva lanciata la grande operazione dei Ventimila, il governo della colonia mettesse a punto un piano d’azione per un’offensiva dalla Cirenaica verso l'Egitto con l'impiego di più di undici divisioni sul territorio libico che si proponeva di sbaragliare rapidamente le forze nemiche e di giungere ad Alessandria. Tuttavia il legame tra la colonizzazione demografica della Libia e le esigenze militari e strategiche dell’imperialismo italiano non era solamente un artificio retorico […]”.

  L’AUTORE – Federico Cresti insegna nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, dove dirige il Centro per gli studi sul mondo islamico contemporaneo e l’Africa.

  INDICE DELL’OPERA - Nota su trascrizioni di nomi arabi e abbreviazioni - Introduzione - 1. La Cirenaica tra geografia e storia - 2. Colonizzare la Cirenaica: nascita di un’idea - 3. Gli italiani in Cirenaica prima della “pacificazione" - 4. La "pacificazione" della Cirenaica - 5. L’Ente per la colonizzazione della Cirenaica - 6. La costruzione dei primi villaggi agricoli - 7. 1935-37: un fallimento e qualche nuova iniziativa - 8. Un colono sui generis: Amerigo Dùmini, assassino di Matteotti - 9. 1938-39: il piano di colonizzazione di Italo Balbo. "Politica araba" e nuova forma del territorio - 10. I Ventimila (1938) - 11. Il programma del 1939 e gli Undicimila - 12. La «colonizzazione indigena»: i villaggi agricoli musulmani - 13. L’Italia (e la Libia) in guerra - 14. La prima occupazione inglese della Cirenaica - 15. Da esercito del lavoro a classe proprietaria, nell’attesa della sicura vittoria - 16. La seconda occupazione inglese (dicembre 1941-gennaio 1942) - 17. Dalla Cirenaica alla Tripolitania: consuntivi - Conclusioni - Note – Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi