Fuga dall’inferno e altre storie |
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Muhammar Gheddafi Fuga dall’inferno e altre storie Manifesto Libri, pagg.128, Euro 14,00
DAL TESTO – “La città è nemica dell'agricoltura, costruita com'è su terreni agricoli sradicando alberi da frutto, e attrae a sé i contadini lusingandoli, affinché lascino la loro attività per trasferirsi sui marciapiedi della città a fare i mendicanti, trasformandoli in pigri nullafacenti; allo stesso tempo la città fagocita tutta la produzione agricola, e ne chiede ancora... ma questi prodotti agricoli richiesti dai cittadini necessitano a loro volta di terreno agricolo e contadini. La città è l'antitesi della produttività, perché questa richiede sforzo e costanza, mentre per sua natura la vita di città è quanto di più contrario alla pazienza, alla serietà e allo sforzo fisico. È nella sua natura voler prendere senza dare, consumare senza produrre ... mentre si espande in ogni direzione, senza limiti, ricoprendo di una patina tutto ciò che le sta intorno, protendendo i tentacoli per spargere i suoi veleni, distrugge 1'aria pura trasformando l'ossigeno in biossido di carbonio, e il biossido di carbonio in monossido di carbonio... Deturpa la forma della natura, ne annebbia l'immagine mandando boccate di fumo, vapori e gas di scarico, soffoca il respiro, insudicia ogni cosa... rende invisibili le stelle, la luna e perfino il sole... e grida, urla, strombazza, schiamazza, mettendo a dura prova l'udito, provocando emicranie e ipertensione. La città si estende per divorare i terreni agricoli e i villaggi circostanti e farli scomparire sotto la sua ala lurida e soffocante: affonda voracemente i denti e gli artigli - che hanno forma di strade, edifici, servizi pubblici e circonvallazioni - nei piccoli villaggi isolati e tranquilli, che immediatamente divengono sobborghi, poi periferie indivisibili da essa, schiacciati inesorabilmente dal suo immane peso: si trasformano da villaggi calmi, fecondi, sani, quieti, governati da reciproco accordo, salubri e floridi, in alveari bui, scuri e malati, pezzi di un insieme pesante, malsano, che fatica senza risultato, che si stanca senza lavorare, che vive senza scopo, che esiste senza un fine... L’AUTORE – Muhammar Gheddafi dal 1969 è il leader della Libia contemporanea e uno dei grandi protagonisti della politica araba moderna. INDICE DELL’OPERA - La città - Il villaggio… il villaggio - La terra… la terra - Il suicidio dell’astronauta - Fuga all’inferno - L’erba della debolezza e l’albero maledetto - La morte - Maledetta sia la famiglia di Giacobbe… e benedetta sii tu, carovana - Rompete il digiuno alla sua vista - La preghiera dell’ultimo venerdì - È passato il venerdì senza preghiera - L’annunciatore del sahûr di mezzogiorno
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