L'apostolo a brandelli Stampa E-mail

Simon Levi Sullam

L'apostolo a brandelli. L'eredità di Mazzini tra Risorgimento e fascismo

Laterza, pagg.170, Euro 18,00

 

levisullam_apostolo  IL LIBRO – Com'è stata possibile la diversa presenza di Mazzini nel pensiero e nella lotta politica italiani, oltre il suo ruolo unificatore di padre della patria? Come ha potuto la sua eredità generare – soprattutto nel confronto fascismo-antifascismo – esiti politici opposti che al pensiero mazziniano continuarono a richiamarsi? Quali conseguenze ideologiche e politiche hanno avuto queste letture antitetiche? Da Francesco Crispi a Gaetano Salvemini, da Benito Mussolini ad Antonio Gramsci, in molti e da più parti hanno letto, interpretato, rivisitato, criticato il pensiero di Giuseppe Mazzini.
   Questo libro propone una nuova interpretazione del patriota genovese che mette in luce le componenti potenzialmente anti-democratiche del suo pensiero politico. Il celebre motto 'Dio e il popolo', il richiamo ai doveri piuttosto che ai diritti, la critica radicale della Rivoluzione francese, il rifiuto della dialettica sociale, costituiscono i fattori centrali di questo Mazzini autoritario che getta una luce inedita sui complessi rapporti tra Risorgimento e fascismo e sull'assenza di una religione civile democratica in Italia.

  DAL TESTO – “In Origini e dottrina del fascismo, Mazzini, sempre più trasfigurato da un'interpretazione fortemente ideologizzata, diveniva principio positivo soggiacente a tutte le più recenti fasi della storia d'Italia, fino al fascismo visto come trionfo dei «mazziniani». Mussolini stesso era visto qui come un «mazziniano di quella tempra schietta che il mazzinianismo trovò sempre nella sua Romagna» e la visione mazziniana informava, nell'interpretazione di Gentile, lo stesso «carattere totalitario della dottrina fascista». «La concezione [di Mazzini] è sì una concezione politica - scriveva il filosofo - ma di quella politica integrale, la quale non si distingue così dalla morale, dalla religione e da ogni concezione della vita, da potersi fissare come per sé stante». «Nel fascismo - sosteneva Gentile - si trae al più rigoroso significato la verità mazziniana pensiero e azione, immedesimando così i due termini da farli coincidere perfettamente, e non attribuire più nessun valore a nessun pensiero che non sia già tradotto od espresso in azione». Il Mazzini di Gentile informava e sosteneva, quindi, a questo punto, la concezione integrale e totalitaria dell'ideologia fascista e persino l'attivismo - l'esaltazione dell'azione attraverso la sua spiritualizzazione - che caratterizzava la politica fascista fin nei suoi risvolti violenti”.

  L’AUTORE – Simon Levis Sullam è attualmente visiting research fellow all'Università di Oxford. Ha insegnato a Venezia, Berkeley, Oxford. Tra i curatori della Storia della Shoah (Torino 2005-2006), su Mazzini ha pubblicato tra l'altro nel volume Il Risorgimento (a cura di A.M. Banti e P. Ginsborg, Torino 2007) e in Giuseppe Mazzini and the Globalisation of Democratic Nationalism (a cura di C.A. Bayly ed E.F. Biagini, Oxford 2008).

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. L’appropriazione del pensiero mazziniano e la crisi della democrazia italiana (1. L’apostolo a brandelli - 2. Il Mazzini fascista e il Mazzini antifascista - 3. Padri fondatori) - I. Giuseppe Mazzini e la religione della nazione (1. I doveri dell’Italia nascente - 2. La formazione del pensiero mazziniano - 3. Dio e la nazione - 4. Un nuovo stile politico - 5. Seguaci e critici: Pisacane, Mario, Crispi) - II. Dalla poesia alla prosa (1. La Terza Italia di Crispi - 2. Critica e reintegrazione di Mazzini - 3. Carducci tra estetica e fede nazionale - 4. Alfredo Oriani e la nazione mazziniana) - III. Mazzini nel nuovo secolo (1. Tra censura e idealizzazione - 2. Lettori di inizio Novecento: Sorel e Papini - 3. Salvemini storico e critico di Mazzini) - IV. Doveri della nazione tra guerra e dopoguerra (1. Mazzini in trincea - 2. Mussolini e Mazzini - 3. Fiume e il fascismo delle origini - 4. Critici democratici: Levi e Mondolfo) - V. La religione della nazione tra fascismo e antifascismo (1. Gentile e Mazzini: dalla filosofia del Risorgimento alla religione fascista - 2. Benedetto Croce verso la religione della libertà - 3. Gli antifascisti di fronte a Mazzini) – Conclusioni. Religione della nazione senza religione civile - Note - Ringraziamenti - Indice dei nomi