Il “dissenso” nella sinistra extraparlamentare italiana dal 1968 al 1977 |
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Paolo Sensini Il “dissenso” nella sinistra extraparlamentare italiana dal 1968 al 1977 Rubbettino, pagg.234, Euro 18,00
DAL TESTO – “[…] il «dissenso» che andava manifestandosi in vari paesi dell'Est, le poche volte che assurgeva agli onori della cronaca nei giornali di «movimento», veniva essenzialmente inteso come un grimaldello per incalzare «da sinistra» un sistema che, invece, nell'ottica gruppuscolare di quegli anni, lo si vedeva precipitato nelle spire del «capitalismo di Stato» e del «social-imperialismo». Farlo ritornare «sulla retta via rivoluzionaria» diventava perciò l'imperativo categorico a cui uniformare la propria «linea politica». Ecco perché l'insistente richiesta di un «socialismo dal volto umano», levatasi dagli insorti di Praga, venne sostanzialmente snobbata dalla gran parte di queste formazioni. In essa, infatti, non si voleva vedere altro che «una deriva di tipo piccolo-borghese» nonché una pericolosa china i cui possibili esiti erano giudicati con viva preoccupazione.” L’AUTORE – Paolo Sensini, filosofo, saggista e studioso di storia, ha dedicato diversi suoi lavori a una ricostruzione dei più importanti eventi del secolo che si è appena concluso. Autore del saggio Il “dissenso” nella sinistra extraparlamentare italiana dal 1968 al 1977 (Rubbettino, 2010), ha curato l’edizione delle principali opere di Bruno Rizzi, Ante Ciliga, del filosofo Josef Dietzgen, oltre alla prima edizione italiana del volume di Sergej Mel’gunov, Il terrore rosso in Russia. 1918-1923 (Jaca Book, 2010). INDICE DELL’OPERA - Introduzione, di Luciano Pellicani - Il «dissenso» nella sinistra extraparlamentare italiana dal 1968 al 1977 – Postfazione, di Aldo Giannuli - Cronologia dei fatti dal 1968 al 1977 - Bibliografia generale - Indice dei nomi
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