Dopo molte estati muore il cigno |
Aldous Huxley Dopo molte estati muore il cigno Cavallo di ferro, pagg.336, Euro 19,00
IL LIBRO – Un eccentrico miliardario di Hollywood ossessionato dalla paura della morte; un umanista inglese istruito nel più puro stile «Trinity College»; una bionda e svampita attricetta devota alla Santa Vergine; un cinico scienziato alla ricerca della formula per l’immortalità e il suo ingenuo aiutante; un artigiano utilitarista eccezionalmente colto. Queste sono le figure che popolano il castello californiano dall’architettura bislacca definito «la Cosa». Ed è intorno a loro che Aldous Huxley ha costruito una storia, al tempo stesso satirica e filosofica, incentrata sull’antico desiderio dell’uomo di vivere per sempre. Il titolo di questo romanzo, infatti, è tratto da un verso della poesia Tithonus di Lord Tennyson, ispirata al personaggio mitologico al quale Zeus concesse l’eternità ma non l’eterna giovinezza. Pubblicato nel 1939, Dopo molte estati muore il cigno è il modo in cui Aldous Huxley – che da poco aveva lasciato l’Inghilterra per trasferirsi in California – ha raccontato il proprio punto di vista sulla cultura americana e il suo narcisismo, la sua superficialità e, appunto, la sua ossessione per la giovinezza. Attraverso la sua dura ironia, questo libro esplora temi fondamentali come il rapporto fra fede e scienza, il valore dell’arte e il senso del bene comune. DAL TESTO – “Propter rise. - È un bene essere cinici - fece. - Per lo meno, quando si sa a quale punto fermarsi. La maggior parte delle cose che ci insegnano a rispettare e a venerare, non meritano altro che cinismo. Prendi il tuo caso. Ti hanno insegnato la devozione per ideali quali il patriottismo, la giustizia sociale, l'amore romantico. Ti hanno detto che virtù quali la lealtà, la temperanza, il coraggio e la prudenza sono buone in se stesse, in qualsiasi circostanza. Ti hanno assicurato che l'abnegazione è sempre splendida, e che i bei sentimenti sono invariabilmente positivi. Ma sono tutte scempiaggini, un cumulo di bugie che la gente ha costruito per giustificare la sua continua negazione di Dio, e crogiolarsi nel proprio egotismo. A meno che tu non sia fermamente e costantemente cinico nei confronti delle solenni sciocchezze blaterate da vescovi, banchieri, professori, politici e simili, sei perduto. Completamente perduto. Condannato all'ergastolo nel tuo ego; condannato ad essere una personalità in un mondo di personalità; e un mondo di personalità in questo mondo, il mondo dell'avidità, del terrore e dell'odio, della guerra, del capitalismo, della dittatura e dello schiavismo”. L’AUTORE - Aldous Huxley (1894-1963) è uno degli scrittori e intellettuali inglesi più importanti della sua generazione. Tra le opere più significative ricordiamo: Giallo Cromo, Punto contro punto, Il mondo nuovo, Il tempo si deve fermare, Le porte della percezione e L’isola. Grande viaggiatore, soggiornerà in vari paesi, tra cui anche l’Italia, terra natale della sua seconda moglie. Dopo una lunga malattia, muore il 22 novembre 1963, giorno dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Nel 2008 Cavallo di Ferro ha pubblicato anche I diavoli di Loudun.
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