L’usura nel “verbo” religioso |
Chiara Scattone L’usura nel “verbo” religioso. L’islam e la prassi bancaria moderna Datanews, pagg.240, Euro 18,00
IL LIBRO – Il testo affronta l’evoluzione nel corso dei secoli del divieto delle usure nelle religioni del Libro. Partendo dall’analisi dei testi sacri, Antico e Nuovo Testamento e Corano, e ripercorrendo in chiave storica e critica le elaborazioni dottrinali dei Padri della Chiesa, e dei teologi e giuristi di fede islamica, si cerca di fare luce sul filo rosso che lega, unisce e distanzia i diversi dettami religiosi, le azioni dei credenti, e le diverse impostazioni della vita mondana, e che arriva fino ai nostri giorni. La ricerca si propone quindi di ricostruire il divieto delle usure in una prospettiva evolutiva che con la nascita dei Monti di pietà nel XV secolo in Italia, perviene al suo definitivo superamento nel mondo europeo, cattolico, ebraico e protestante. Nel diffondersi di pratiche e tecniche commerciali e bancarie regolate dalla richiesta di interessi si rinviene uno dei principali fattori di espansione dei mercati e dei commerci. Nel mondo islamico, invece, il mantenimento fino ai nostri giorni del divieto si presenta con tipologie e sviluppi propri, che hanno condotto l’intero sistema economico a un’evoluzione atipica per le concezioni europee, di matrice cristiano-giudaica. Il divieto delle usure, nato e sancito nel Corano attraversa i secoli dal VII a oggi senza deroghe o limitazioni. DAL TESTO – “I monoteismi prenderanno strade diverse nel corso della storia, per cause talvolta inspiegabili, ma spesso legate a questioni di potere e di egemonia politica, che nulla hanno a che vedere con la fede in un unico Dio. E così, anche il divieto dell'usura verrà sottoposto ad interpretazioni troppo spesso guidate da interessi contingenti piuttosto che da elaborazioni dottrinali di insegnamenti religiosi. Il mondo cristiano-giudaico fronteggerà, solo dal punto di vista dottrinale, il mondo islamico. Il primo, a sua volta, dovrà affrontare divisioni dolorose, come quella apportata dalla riforma luterana prima e calvinista poi. Gli ebrei, per altro verso, si ritroveranno ad essere relegati a ruoli di secondo ordine nell'Europa cristiana e moderna, "rinchiusi" in ghetti e privati della libertà di svolgere qualsivoglia arte o mestiere, essi saranno condannati a divenire gli usurai per eccellenza, non solo nell'immaginario collettivo: commercianti avidi e ricchissimi, sfruttatori delle miserie altrui, disprezzati dalla maggior parte del clero, ma allo stesso tempo cercati e ospitati volentieri da alcuni principi dell'Italia centrale, che vedranno in loro e nella loro libertà deuteronomica di praticare il prestito a interesse lo strumento necessario allo sviluppo e alla crescita economica del proprio principato.” L’AUTRICE – Chiara Scattone Nata a Roma nel 1978, si è laureata in scienze politiche presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e ha conseguito il dottorato in sistemi giuridici comparati presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata. Ha svolto attività di ricerca in ambito storico ed economico del mondo islamico, affiancando alla ricerca, attività didattica sia presso università italiane che per istituti della Pubblica Amministrazione. È stata professore a contratto di Diritto musulmano e dei Paesi islamici presso la Facoltà di Studi Orientali de La Sapienza Università di Roma, attualmente collabora con diverse testate giornalistiche online in qualità di esperta delle tematiche mediorientali e islamiche. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Le radici del divieto nella tradizione vetero e neo testamentaria (1.1. Il povero e lo strozzino: il divieto di usura nei passi biblici - 1.2. Il divieto delle usure nel Codex Iuris Canonici - 1.3. La Commenda nel Medioevo - 1.4. La Summa Theologiae di Tommaso D'Aquino - 1.5. La societas irregularis) - 2. La patristica (2.1. L'evoluzione del divieto di usura espresso nel Deuteronomio XXIII, 20-21 - 2.2. Da sant'Ambrogio all'esegesi medievale - 2.3. San Tommaso D'Aquino e le bolle papali dal XII al XIV secolo) - 3. La Riforma protestante e lo spirito capitalistico (3.1. L'elica protestante e lo spirito del capitalismo, il divieto dell'usura in Lutero e Calvino) - 4. Dante e gli usurai (4. Gli usurai nell'Inferno di Dante) - 5. L'evoluzione del divieto nel Corano e la nascita della prassi bancaria (5.1. L'evoluzione della banca islamica: dal divieto coranico di ribà al dibattito giuridico sugli interessi bancari - 5.2. Il ribà - 5.3. La nascita del sistema bancario e finanziario islamico - 5.4. Gli strumenti finanziari islamici tra tradizione e innovazione) - 6. Religione e progresso economico (6.1. Il Corano è un libro di economia? Dio e il denaro: la chiave del progresso economico è nella parola di Dio) - 7. Le banche islamiche e la prassi contemporanea: elementi di compatibilità con i sistemi bancari occidentali (7.1. Le banche islamiche contemporanee - 7.2 La compatibilità tra il sistema bancario occidentale e il sistema bancario islamico) – Conclusioni - Bibliografia
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