Il Fascismo e gli Italiani all’estero |
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Matteo Pretelli Il Fascismo e gli Italiani all’estero Clueb, pagg.160, Euro 14,00
DAL TESTO – “Fra gli obiettivi dei fasci all'estero vi era il controllo delle comunità italiane, l'opposizione alla snazionalizzazione degli immigrati, la promozione commerciale e l'esaltazione dell'italianità. Importante era poi creare fra gli stranieri correnti di pensiero favorevoli al fascismo. I fasci, però, soprattutto negli anni Venti mantennero un atteggiamento intransigente che non giovò alla loro causa. Bastianini considerava l'emigrazione come uno strumento volto all'affermazione della potenza nazionale e di un imperialismo che identificava l'italianità col fascismo stesso. Il radicalismo dei fasci italiani non esaurisce, però, totalmente il quadro ideologico mussoliniano per gli italiani all'estero. Il regime era consapevole dell'importanza dei legami socio-economici di natura «transnazionale» che le comunità conservavano con la madre patria. Ad esempio, dopo la celeberrima trasvolata atlantica del 1933, riferendosi agli italiani incontrati oltre oceano, Italo Balbo affermò che «i rapporti familiari sono così stretti fra coloro che rimangono e coloro che percorrono le strade del Nuovo Mondo, che, virtualmente, la distanza fra l'Italia e l'America era abolita nel fondo degli spiriti, assai prima che l'aeroplano riducesse la traversata dell'Atlantico a poche ore di volo». Obiettivo di Roma fu perciò inserirsi in tali reti migratorie, in modo che - sosteneva Dino Grandi - i «dieci milioni di italiani sparsi e diffusi oltre i confini [sentano] vigile e presente ad ogni momento la Madre [italiana] che non dimentica»”. L’AUTORE – Matteo Pretelli è research affiliate presso la Swinburne University of Technology di Melbourne. Ha conseguito il dottorato di ricerca in storia presso l'Università di Trieste. Si occupa in prevalenza di emigrazione italiana e "diplomazia culturale". È stato Fulbright Research Scholar presso l'Immigration History Research Center dell'Università del Minnesota. È autore con Stefano Luconi di L'immigrazione negli Stati Uniti (Bologna, Il Mulino, 2008) e con Anna Ferro di Gli italiani negli Stati Uniti del XX secolo (Roma, Centro Studi Emigrazione Roma, 2005), oltre che di numerosi saggi pubblicati in volumi e riviste specializzate.. INDICE DELL’OPERA – Ringraziamenti – Introduzione (Facebook e fascisti all'estero – Il contesto storiografico) - Capitolo 1. Le strutture (Dall'età liberale alla Prima guerra mondiale - La prima fase del fascismo - I fasci italiani all'estero: da Bastianini a Di Marzio - Piero Parini e la Direzione generale degli italiani all'estero - Consolati, Case d'Italia, dopolavoro) - Capitolo 2. L'ideologia (L'«uomo nuovo» fascista all'estero - Gli immigrati nella politica estera fascista - L'imperialismo - Italianità e lotta agli stereotipi) - Capitolo 3. Miti e consenso (Il consenso - La guerra di Etiopia - La patria - La latinità - I sacerdoti cattolici) - Capitolo 4. Italiani all'estero e stranieri (Gli stranieri e il regime - I rapporti con i nazisti all'estero - Italiani e gruppi fascisti stranieri) - Capitolo 5. Commercio, cultura e propaganda (Il commercio - Diplomazia culturale e italiani all'estero - La Società nazionale Dante Alighieri - La stampa etnica - Il cinema - La radio) - Capitolo 6. I giovani italiani all'estero (Le colonie estive - Le organizzazioni giovanili - Le scuole italiane - I programmi didattici - I libri di testo) - Conclusione (La seconda guerra mondiale - Il periodo postbellico) - Fonti d'archivio - Appendice bibliografica
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