I volti di Marte |
Massimiliano Guareschi I volti di Marte. Raymond Aron sociologo e teorico della guerra Ombre corte, pagg.231, Euro 22,00
IL LIBRO – Fra i pensatori del xx secolo, Raymond Aron è uno dei pochi ad avere dedicato un'attenzione costante a un tema, quello della guerra, spesso ignorato o rimosso dalle scienze sociali. Per la prima volta in Italia, il volume si propone di analizzare in dettaglio questo versante della produzione di un autore che anche nel nostro paese incontra una crescente rivalutazione in quanto maestro del pensiero liberale e critico di tutti i totalitarismi. Ne deriva un itinerario lungo le guerre del Novecento, di cui Aron fu testimone diretto, attore impegnato e commentatore (dalla Seconda Guerra mondiale alla Guerra fredda passando per la Resistenza e la decolonizzazione). Al commento a caldo si affianca, in Aron, anche il costante tentativo teorico - che chiama in causa sociologia, filosofia, antropologia e storia - di comprendere che cosa sia la guerra, quali siano le sue costanti e le forme attraverso cui si presenta nella contemporaneità. La crisi della società internazionale, e dei suoi criteri ordinativi, la ricomparsa della guerra limitata, la rivoluzione indotta dall'arma atomica, il proliferare sotto la soglia nucleare della guerriglia e di forme irregolari di conflitto: queste ed altre questioni emergono dal lungo confronto aroniano con le tematiche militari e strategiche, culminato con la pubblicazione dell'opus maius sul teorico per eccellenza della guerra: Karl Clausewitz. In un presente segnato dalla drammatica ricomparsa, in forme inedite, della guerra, le analisi di Aron rappresentano un riferimento obbligato per orientarsi di fronte a eventi sempre più drammatici e difficili da comprendere alla luce di tradizionali criteri di analisi che vedono nel fatto bellico un semplice residuo di epoche passate o una manifestazione di irrazionalità. DAL TESTO – “L'idea secondo la quale lo spazio in quanto tale rappresenterebbe la posta in gioco dei conflitti fra le unità politiche è stata declinata in termini sia economici e sia strategici. Nel primo caso emerge, soprattutto in ambito germanico, l'ideologia dello "spazio vitale" (Lebensraum), nel secondo il concetto, elaborato in particolare in Francia, delle "frontiere naturali". L'idea che le frontiere politiche per risultare "efficaci" debbano ricalcarsi su presunte barriere geografiche, monti o fiumi, appare ad Aron del tutto infondata, nulla più che una possibile "formula politica" a cui si è fatto ricorso per giustificare la volontà di annettersi un territorio in casi in cui "non si disponeva di argomentomigliore". Più articolata appare invece la critica all'ideologia dello "spazio vitale", che per il tramite di Klaus Haushofer influenzò profondamente il nazismo. Una tale prospettiva farebbe capo a una visione naturalistica delle unità politiche, in base alla quale "la volontà di sopravvivere si confonde con la volontà di conquistare". L'idea è quella secondo cui l'accresciuto carico demografico cui sono soggetti determinati stati implichi l'esigenza di acquisire ulteriori spazi, in termini di terre da coltivare e di risorse da convogliare verso l'industria. A parere del liberoscambista Aron, a determinare il successo di simili prospettive, in particolare in Germania e Giappone, avrebbe contribuito in maniera decisiva, unitamente all'impatto della crisi del '29, l'implicita adesione a schemi economici anacronistici”. L’AUTORE – Massimiliano Guareschi insegna Politiche globali presso la facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Genova. Autore di Gilles Deleuze popfilosofo (ShaKe 2001), ha curato l'edizione italiana di G. Deleuze, F. Guattari, Mille piani (Castelvecchi 2007) e di opere di Michel Foucault, Paul Veyne, Félix Guattari, Edward Said. Cofondatore della rivista Conflitti globali, collabora con il manifesto e Radio popolare. INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Attraverso le guerre del secolo – Capitolo primo. Francia, Germania, Inghilterra (L'ombra di Alain - History is again on the move - La catastrofe annunciata - Marescialli, generali e ammiragli) – Capitolo secondo. Guerra improbabile, pace impossibile: storie di Guerra fredda (Prospettive atlantiche - Prospettive asiatiche - Prospettive europee) – Capitolo terzo. L'arma estrema (Scacchi e poker - Le due sponde dell'Atlantico - L'atomica dei piccoli - L'enigma del Generale) – Capitolo quarto. Crepuscoli coloniali (Indocina – Suez – Algeria) – Capitolo quinto. In cerca della teoria (Guerra e società industriale - Il paradigma delle relazioni internazionali - Spazio, numero, risorse - Altre immagini) – Capitolo sesto. Clausewitz: grammatica della guerra, logica della politica (Divagazioni antiquarie - Un prussiano attraverso le guerre del XX secolo – Ribaltare Clausewitz?) – Conclusioni. Le guerre e la guerra - Note
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