Le antichità romane |
Dionigi di Alicarnasso Le antichità romane Einaudi, pagg.CLXXX-850, Euro 95,00
IL LIBRO – «Asiano» indubitabilmente per origine, ma fieramente atticista, Dionigi di Alicarnasso è stato al centro del dibattito intellettuale nella Roma dell'ultimo trentennio prima dell'era cristiana. Fu poi riscoperto dagli umanisti alla fine del xv secolo e da allora ha continuato per lungo tempo a essere una figura decisiva per il suo immaginario narrativo (e figurativo) riguardante la storia e le leggende dell'antica Roma, e per le sue comparazioni dell'organizzazione statuale tra Greci e Romani, divenute argomento di dibattito fra tutti i maggiori teorici della politica nell'Europa moderna. Tutto questo fino all'Ottocento, quando la fortuna di Dionigi è crollata per ragioni soprattutto ideologiche: un greco che esalta la grandezza di Roma non poteva essere ben visto dalle culture nazionali e risorgimentali europee. Da qualche anno è in atto una vera e propria renaissance degli studi su Dionigi: da una parte le sue opere retoriche sono state rimesse al centro del pensiero estetico antico; da un'altra le Antichità romane sono diventate una fonte indispensabile per i nuovi studi sulla mitologia latina; da un'altra ancora le stesse Antichità sono state individuate come fonte precisa di Machiavelli, che commentava Livio ma aveva anche Dionigi (tradotto in latino) sul suo tavolo. E dopo Machiavelli tutti i grandi scrittori di politica, da Bodin a Montesquieu, hanno preso spunto da lui per importanti discussioni. Riproporre le Antichità romane oggi, in una nuova traduzione, significa voler dare un'accelerazione a questo recupero di Dionigi nella storia della cultura, sottolineando come quest'opera abbia segnato a vari livelli la nascita della modernità europea. E significa anche offrire al lettore la possibilità di leggere nuovamente, con un punto di vista e uno stile diversi da quello di Livio, le storie e i personaggi indimenticabili, da Lucrezia a Coriolano e a tanti altri, che hanno costruito il mito della Roma dei primi secoli. DAL TESTO – “Sembra che anche il resto di quel buon ordinamento, attraverso il quale i Romani conservarono prospera la città per molte generazioni, sia stato iniziato da Romolo, che stabilì leggi belle e utili, non scritte per la più parte - ma ce ne sono anche alcune fissate per iscritto -; di tali leggi io non tratterò che di quelle di cui sono rimasto meravigliato in modo particolare e da cui ho potuto arguire chiaramente anche il resto della sua legislazione, quanto fosse austera, nemica dei malvagi e fornita di una somiglianza grande con le vite eroiche. [2] Lo dimostrerò sinteticamente dicendo questo: tutti quelli che hanno stabilito gli ordinamenti di una città, sia greca che barbara, mi sembrano aver valutato correttamente la cosa pubblica; che ogni città, costituita di molte casate, è naturale che navighi in buone acque qualora le vite dei privati siano ordinate, e che si trovi in gran tempesta qualora le cose private di ciascuno siano condotte male; e che occorre che l'uomo politico, legislatore o sovrano che sia, ponga attenzione a istituire leggi che rendano giuste e sagge le vite dei privati. [3]. Mi sembra tuttavia che non tutti si rendessero conto con quante e quali leggi sia possibile divenire tali, ma che alcuni di essi siano incorsi in errore in gran parte o in tutto, come dire, sulle parti più rilevanti e principali della costituzione”. L’AUTORE – Dionigi di Alicarnasso è nato all'incirca nel 60 a.C. Dalla città natale (l'odierna Bodrum, in Turchia) si trasferì a Roma nel 30 a.C. Scrisse in greco opere di retorica e di storia. Fra le prime spicca il trattato Sulla composizione delle parole. I venti libri delle Antichità romane furono pubblicati nell'8 a.C. Dionigi visse a Roma durante gli anni di Augusto e morì durante il suo impero, verso la fine del secolo o all’inizio dell'era volgare. INDICE DELL’OPERA - La Roma greca di Dionigi di Alicarnasso, di Francesco Donadi - Giro d'Europa. Le mille vite di Dionigi di Alicarnasso (XV-XIX secolo), di Gabriele Pedullà - XLvn Passi liviani paralleli - Lucrezia e altri «revenants» . Nota alle illustrazioni, di Luca Bianco - Elenco delle illustrazioni - Le antichità romane - Libro primo - Libro secondo - Libro terzo - Libro quarto - Libro quinto - Libro sesto - Libro settimo - Libro ottavo - Libro nono - Libro decimo - Libro undicesimo (excerpta) - Libro dodicesimo (excerpta) - Libro tredicesimo (excerpta) - Libro quattordicesimo (excerpta) - Libro quindicesimo (excerpta) - Libro sedicesimo (excerpta) - Libro diciassettesimo-diciottesimo (excerpta) - Libro diciannovesimo (excerpta) - Libro ventesimo (excerpta) - Indice dei nomi
|