La Risurrezione di Gesù |
Francesco Spadafora La Risurrezione di Gesù Edizioni Cantagalli, pagg.272, Euro 16,00
IL LIBRO – La negazione della divinità di Cristo ha radici antichissime. Essa si manifestò nel Iv secolo, ripresentandosi alla fine del XX secolo con forme esegetiche apparentemente rinnovate, ma con la stessa forza dirompente, che, negando la Risurrezione di Cristo, svuotava dal di dentro l’annunzio apostolico. A Spadafora, eccellente esegeta che già aveva dato adeguata misura del suo valore scientifico e della sua vis polemica, non era affatto sfuggito che, in tutti i tempi del suo manifestarsi, la matrice della negazione della Risurrezione è la gnosi. Gli attuali apologeti, anche i più illustri, si illudono pensando che la gnosi sia un errore antico, mentre in realtà è il segreto suggeritore di quasi tutte le empietà contemporanee. Il punto fondamentale, chiarito in maniera straordinaria in questo volume è che, a differenza di quello che viene spesso affermato dagli esegeti neo-gnostici, la Risurrezione di Cristo non è prodotta dalla fede della comunità primitiva, ma è la testimonianza che gli Apostoli rendono di fronte alla comunità di uno specifico avvenimento della Storia.
DAL TESTO – "La dimostrazione del fatto medesimo - donde la storicità della Risurrezione - si ha appunto nella visita di Pietro e Giovanni al sepolcro. Essi constatano che i lini che avvolgevano il sacro corpo, il capo del Crocifisso, son lì, nella identica posizione in cui Giovanni il venerdì a sera li aveva visti: sindone e fasce legavano il corpo, mentre il sudario avvolgeva la testa ed era legato intorno al collo. Così fino al mattino della domenica. Quando, invece, essi li osservano, dopo l'avviso della Maddalena, i lini son lì avvolti come prima, ma appiattiti; il corpo non è più li; è scomparso, lasciando intatti i lini; è uscito dalla tomba, lasciando al suo posto, con i sigilli esterni, la pietra che ne chiudeva l'entrata. "Questo era il fatto che essi constatavano. È un dato di fatto: questo dato di fatto è documentato, quasi atto notarile, dal racconto dei due testimoni Pietro e Giovanni. "Come si attesta un miracolo? Ecco un ammalato affetto da tisi, ultimo stadio; ecco uno storpio; il bureau dei medici, presenti a Lourdes, ne constata, documentandolo, lo stato di devastazione dei polmoni, la deformità. "Sotto la benedizione del SS. Sacramento, nel semicerchio antistante la Basilica, l'ammalato, lo storpio si ergono dicendosi guariti. Ciascuno è condotto al bureau dei medici, che riscontrano scientificamente e documentano l'avvenuta guarigione. "Basta questa attestazione, perché l'evento appartenga alla storia; il fatto è attestato senza dubbi di sorta; è storico, anche se i medici non sanno dare alcuna spiegazione «naturale». "Così è di ogni «miracolo»: basta si possa documentare lo stato precedente al punto X, e la mutazione avvenuta a partire da quel momento. Documentare il prima e il poi".
L’AUTORE – Francesco Spadafora (Cosenza, 1913 – Velletri, 1997), sacerdote e biblista, fu docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Lateranense e Segretario dell’Associazione Biblica Italiana. Si distinse come strenuo oppositore del “modernismo” in sede esegetica (celebre la sua opposizione ad alcune tesi sulla Lettera ai Romani avanzate dai gesuiti Stanislas Lyonnet e Maximilian Zerwick, professori al Pontificio Istituto Biblico). Fra le altre cose, fondò e diresse per cinque anni “Rivista Biblica”, e curò la stesura di un centinaio di voci di argomento scritturistico per l’Enciclopedia Cattolica (1948-1954).
INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Mons. Ennio Innocenti - Introduzione (Xavier Léon-Dufour - I presupposti - Reazione cattolica - André Feuillet - S. S. Paolo VI - I documenti del Magistero - La Divino afflante Spiritu - La Instructio del 1964 - La Dei Verbum - L'Esegesi) - Esame dei testi - La sepoltura - Negli Atti degli Apostoli (Il sepolcro vuoto - Il Capitolo 20 di San Giovanni) - La fede di Pietro - Le apparizioni del Risorto - Esame riassuntivo - Appendice - La risurrezione di Cristo perno di tutta la storia umana - Le apparizioni di Cristo risorto furono puramente interiori? - I pellegrini di Emmaus - Le apparizioni del Risorto - Il sepolcro vuoto e gli angeli - Il senso delle apparizioni - Il corpo «spirituale» di Gesù - Continuità dell'io di Cristo - Una vera corporeità - Prodigiosa unità nella dicotomia umana - Postfazione, di S.E. Mons. Luigi Negri - Bibliografia - Indice degli autori
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