Breve storia degli ebrei |
Michael Brenner Breve storia degli ebrei Donzelli Editore, pagg.XI-358, Euro 30,00
IL LIBRO - Raccontare la storia degli ebrei non è semplice: non solo quasi ovunque nel mondo se ne conosce qualcosa, ma molti ne hanno già un’opinione ben definita. Per lo storico è difficile mantenere il giusto distacco se si parla degli ebrei come «popolo di Dio» o «popolo deicida», se si evoca l’«intelletto ebraico» o si attacca l’«ebraismo finanziario internazionale», se Israele è considerato il baluardo della civiltà all’interno della barbarie, o viceversa un regime brutale in un mondo pacifico. Una storia degli ebrei dovrà quindi abbracciare un orizzonte più ampio possibile. È questa la prospettiva adottata da Michael Brenner, uno dei massimi studiosi tedeschi di storia ebraica, il quale offre al lettore un quadro storico e geografico di grande respiro, che si estende per oltre 3000 anni e cinque continenti. Attraverso un’avvincente carrellata di aneddoti, eventi famosi ed episodi meno noti, il volume ripercorre le complesse vicende di un popolo: dalle origini bibliche fino alla storia recente dello Stato di Israele, l’autore segue un itinerario che dal Medio Oriente, passando per il mondo greco e romano, la Spagna moresca e la Mitteleuropa giunge in Europa orientale, in America, per poi chiudersi nuovamente in Palestina. Al cuore della storia degli ebrei c’è naturalmente il tema della migrazione. La loro vicenda itinerante ha assunto un valore universale: gli ebrei hanno lasciato infatti un’impronta profonda nelle culture con cui sono entrati in contatto, contribuendo a formare le grandi religioni e sviluppando al contempo proprie modalità del vivere sociale. L’innovativo progetto di Brenner si snoda attraverso un impianto narrativo che si avvale di un ricchissimo apparato iconografico – documenti, cartine, foto d’epoca, opere d’arte –, restituendoci un ritratto complesso e sfaccettato della storia del popolo ebraico.
DAL TESTO - “I motivi di attrito teologico tra ebraismo e Islam erano chiaramente minori. Benché l’Islam si considerasse la forma più pura di monoteismo – la dottrina cristiana della Trinità e le loro sacre raffigurazioni erano ben più sospette! – e gli ebrei e i cristiani fossero accusati di aver corrotto la Sacra Scrittura, il Corano non aveva soppiantato il Vecchio Testamento, i musulmani non si consideravano i «nuovi» ebrei, ed era assente la cruciale accusa di deicidio. Cristiani e musulmani condividevano la delusione di non essere riusciti a convincere gli ebrei a passare alla loro religione. Tuttavia, mentre l’esistenza degli ebrei rappresentava un problema specifico per i cristiani, per i musulmani costituiva solo un generico disturbo alla diffusione della loro religione tra tutti i popoli. Inoltre i musulmani riconobbero che l’ebraismo, come l’Islam, si definisce come religione della Legge, e che esistono affinità tra Halakhah e Shari’a. Queste somiglianze riguardavano anche la vita quotidiana, in cui ad esempio si avevano concezioni simili sulle regole alimentari e sulla particolare macellazione degli animali. Alla luce di queste vicinanze non stupisce che molti ebrei salutassero come liberatori i conquistatori musulmani dei territori dell’impero romano, già cristiani”.
L'AUTORE - Michael Brenner è professore di Storia e Cultura ebraica all’Università di Monaco. È autore e curatore di diversi studi sulla storia degli ebrei, tra cui Breve storia del sionismo (Laterza, 2002) e una storia della cultura ebraica nella Repubblica di Weimar (Beck, 2000).
INDICE DELL'OPERA - Premessa – I. Da Ur a Canaan: un popolo in cammino – II. Dall’esilio di nuovo in patria: sacerdoti e profeti – III. Dall’ebraico al greco: disprezzo e ammirazione – IV. Da Modin a Gerusalemme: uno Stato ebreo sorge e cade – V. Da Gerusalemme a Yavneh: la diaspora si legittima – VI. Da Medina a Baghdad: sotto il dominio islamico – VII. Da Sura a Córdoba: Sefarad, la cultura ebraica – VIII. Da Lucca a Magonza: Ashkenaz, le radici dell’ebraismo mitteleuropeo – IX. Da Lisbona a Venezia: conseguenze dell’espulsione – X. Da Chaibar a Roma: movimenti mistici e messianici – XI. Da Ovest a Est: un nuovo fulcro dell’ebraismo in Polonia – XII. Da Dessau a Berlino: ebrei di campagna, ebrei di corte e illuministi – XIII. Dal ghetto alla società civile: emancipazione politica e riforma religiosa – XIV. Da Poznań a New Orleans: un nuovo inizio in America – XV. Da Płońsk a Lower East Side: i sogni degli ebrei orientali e la realtà americana – XVI. Da Budapest a Tel Aviv: la «vecchia terra nuova» a Sion – XVII. Da Tétouan a Teheran: l’europeizzazione degli ebrei nel mondo islamico – XVIII. Da Czernowitz a Cernăuţi: crisi politica e fioritura culturale tra le due guerre – XIX. Da ogni luogo a Auschwitz: lo sterminio – XX. Dalla tenuta di Julius Streicher al kibbutz: il mondo ebraico dopo l’Olocausto – Apparati |