Novissime picconate Stampa E-mail

Claudio Sabelli Fioretti intervista Francesco Cossiga

Novissime picconate

Aliberti Editore, pagg.167, Euro 14,90

 

sabelli_novissime.jpg  IL LIBRO - Novissime picconate è, a suo modo, un instant book. Nel senso più nobile del termine. L’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga (secondo la sua stessa, paradossale definizione «il peggior presidente della storia repubblicana») torna a “picconare”, menando fendenti a destra e a sinistra. Lo fa nella forma compiuta e già rodata dell’intervista-dialogo con Claudio Sabelli Fioretti, ormai suo interlocutore di fiducia, l’unico che riesca a tenere testa alle sue “mattane” (altra autodefinizione) senza scomporsi, e anzi rilanciando ogni volta.

  Dopo L’uomo che non c’è – primo volume della coppia Cossiga-Sabelli – l’uomo di Stato più eterdosso che la storia dell’italia repubblicana possa annoverare entra “a gamba tesa” sul quadro politico degli ultimi mesi, delle ultime settimane. Alternando il piccone al fioretto, l’ironia amara di Cossiga non risparmia nessuno.

  Ce n’è per tutti naturalmente: a partire da Obama, passando per Berlusconi (e per la figlia Barbara), per Veltroni e D’Alema (senza nascondere la sua notoria simpatia per quest’ultimo), per Di Pietro (senza fare mistero della sua risaputa antipatia per l’ex pm).

  Come parte attiva e mai accondiscendente del dialogo, Claudio Sabelli Fioretti non si limita a raccogliere le riflessioni ad alta voce dell’ex presidente, ma lo stimola sapientemente, lo incalza, lo contraddice: il risultato è una sorta di atto unico a due voci che ormai funziona benissimo anche in radio. La scorsa estate Cossiga è stato uno dei protagonisti di Un giorno da pecora su Radio 2, dove ha “igocato” per tre mesi con Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

 

  DAL TESTO - "Che voto ti sei dato come presidente della Repubblica?

  "Una grande insufficienza. Sono stato il peggior presidente della Repubblica della storia italiana.

  "Obama...

  "Una parte del suo successo è dovuta al fatto che è riuscito a far credere agli afroamericani di essere uno di loro. Un falso. È il frutto di uno sfizio tra una ricca americana e un keniota. È stato educato nelle scuole più esclusive del Kenia, fa parte dell’alta società di Chicago, è un raffinatissimo intellettuale.

  "La strategia che hai suggerito a Maroni: lasciare che i manifestanti facciano casino. E poi picchiare.

  "E certo. Maroni non ha capito che se non si ha la sinistra dietro, non si può picchiare. Bisogna aspettare che venga picchiato qualcuno di sinistra. Se viene picchiato Odifreddi o Pancho Pardi, poi si può anche uccidere!

  "Berlusconi non ne vuole sapere di rispondere alle famose dieci domande di «Repubblica».

  "Dai, rispondo io al posto suo... "

 

  GLI AUTORI - Claudio Sabelli Fioretti è nato sessantacinque anni fa a Cura di Vetralla. È stato direttore di «Abc», «PM», «Sette», «Cuore», «Gente Viaggi», redattore capo di «Panorama», inviato dell’«Europeo» e del «Secolo xix», caposervizio della «Repubblica» e di «Tempo illustrato». Dopo aver scritto centinaia di interviste per il Magazine del «Corriere della Sera», attualmente le scrive per «La Stampa». Per Aliberti editore ha pubblicato La mia vita è come un blog (2007) e i libri intervista Grillini. Gay. Molti modi di dire ti amo (2007), Cossiga. L’uomo che non c’è (2007), Bondi. Io, Berlusconi, le donne, la poesia (2008), Travaglio. Il rompiballe (2008) e, con Giorgio Lauro, Mogol. Il mio amico Lucio Battisti (2008). Due anni fa è andato a piedi, insieme a Giorgio Lauro, dai Masetti di Lavarone a Cura di Vetralla. Ne è uscito per Chiarelettere il libro, A piedi. Ha scritto anche Spadolini, il potere della volontà (Sperling&Kupfer), C’era una volta la provincia (Sperling&Kupfer), Gigliola Guerinoni (Mani), Voltagabbana (Marsilio). Alle elezioni per il presidente della Repubblica del 2006 ha avuto tre voti.

 

  Francesco Cossiga (Sassari, 26 luglio 1928), politico, giurista e docente, è stato l’ottavo presidente della Repubblica, dal 1985 al 1992. Ministro dell’Interno del terzo governo Andreotti dal 1976 al 1978, si dimise in seguito al rapimento di Aldo Moro. Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1979 al 1980 e presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, dal 1992 è senatore a vita.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Un'emerita estate - Sono stato il peggior presidente della Repubblica - Paolo Guzzanti - Giorgiana Masi, gli infiltrati nelle Br, gli scontri - Il Partito democratico - Gli altri del Partito democratico - Di Pietro, Grillo, Travaglio - Un giro d'orizzonte - Quelli del centrodestra - Quando sto male piccono meglio - De Mita, Prodi, Andreotti - Berlusconi - Le dieci domande a Berlusconi? Rispondo io - Quelli della Chiesa - Gelli e la P2 - La Lega, l'unità d'Italia, il federalismo - Il partito di Voltaire - Le famose intercettazioni - La Rai, i giornali, i giornalisti - Barbara Berlusconi - Il presidente della Repubblica - La sinistra che non c'è - La magistratura - La Sardegna, Briatore, Soru, la principessa Margaret - Di tutto di più - Il gioco della torre - E, per finire, il nuovo governo del Grande Vecchio - Indice dei nomi