Se ci fosse ancora Lui. Claudio Sabelli Fioretti intervista Alessandra Mussolini Stampa E-mail

Claudio Sabelli Fioretti

Se ci fosse ancora Lui. Claudio Sabelli Fioretti intervista Alessandra Mussolini

Aliberti Editore, pagg.124, Euro 12,00

 

sabelli_mussolini.jpeg  IL LIBRO - L’antesignana delle attrici-showgirl confluite nel mondo della politica è senza dubbio Alessandra Mussolini. Energica, dirompente, vulcanica; bionda con la gonna, donna di passioni e di battaglie, condotte sempre “ad alta voce”. La Mussolini spazia, in questo agile libro-intervista con Claudio Sabelli Fioretti, dai ricordi infantili di Villa Carpena – con DonnaRachele protagonista assoluta – agli esordi non proprio facili del mondo dello spettacolo, gravati dalla doppia eredità mussoliniana e della zia Sophia Loren. Passando per un “famigerato” servizio su «Playboy» degli anni Ottanta, che le costò molti più problemi che vantaggi, il dialogo sul filo dei ricordi con Sabelli Fioretti approda così alla stagione politica. E qui la Mussolini è più che mai un fiume in piena. I litigi con i colonnelli missini, il rapporto di amore-odio con Gianfranco Fini, quello di amore con Berlusconi, il sogno sfumato di diventare sindaco di Napoli. E l’indimenticabile “fischio alla pecorara” della sua prima seduta alla Camera, che le è rimasto addosso come un marchio del quale va orgogliosa. Oggi, però, la Mussolini sembra in piena trasformazione: alfiere dei diritti delle donne e delle pari opportunità, trasversale nelle sue battaglie, spesso più in sintonia con le colleghe dello schieramento opposto che con quelle di destra. Non sarà diventata un’attrice ma per quanto riguarda la comunicazione politica attraverso i media (qualcuno direbbe «la politica spettacolo»), Alessandra Mussolini non ha mai avuto da imparare da nessuno. Anzi.

 

  DAL TESTO - "Papà me lo diceva sempre che esistevano questi diari, perché il nonno amava scrivere e appuntare le cose. Era proprio giornalista in questo. Nei diari descrive molto i paesaggi. Era una sua abitudine. Anche quando scriveva a donna Rachele dava sempre una ambientazione a quello che viveva. Era la sua natura contadina. Ritorna molto anche la sua superstizione, il suo disprezzo per il lusso. Ho ritrovato in queste pagine le stesse cose che mi raccontavano sia nonna Rachele che mio padre." "Mio nonno non era di destra. Suo padre Alessandro era anarchico. Lui non è nato dalla destra liberale, anzi all'inizio l'ha combattuta. Le sue radici contadine lo hanno fortemente caratterizzato. Mi hanno dato una sua lettera del 1933 in cui dice: «Andate nei quartieri proletari, non indossate abiti di lusso, non andate nei locali mondani». Praticamente Brunetta. Non era borghese. Lo è diventato dopo".

 

  L'AUTORE - Claudio Sabelli Fioretti è nato sessantacinque anni fa a Cura di Vetralla. È stato direttore di «Abc», «PM», «Sette», «Cuore», «Gente Viaggi», redattore capo di «Panorama», inviato dell’«Europeo» e del «Secolo xix», caposervizio della «Repubblica» e di «Tempo illustrato». Dopo aver scritto centinaia di interviste per il Magazine del «Corriere della Sera», attualmente le scrive per «La Stampa». Per Aliberti editore ha pubblicato La mia vita è come un blog (2007) e i libri intervista Grillini. Gay. Molti modi di dire ti amo (2007), Cossiga. L’uomo che non c’è (2007), Bondi. Io, Berlusconi, le donne, la poesia (2008), Travaglio. Il rompiballe (2008) e, con Giorgio Lauro, Mogol. Il mio amico Lucio Battisti (2008). Due anni fa è andato a piedi, insieme a Giorgio Lauro, dai Masetti di Lavarone a Cura di Vetralla. Ne è uscito, per Chiarelettere, un libro, A piedi. Ha scritto anche Spadolini, il potere della volontà (Sperling&Kupfer), C’era una volta la provincia (Sperling&Kupfer), Gigliola Guerinoni (Mani), Voltagabbana (Marsilio). Alle elezioni per il presidente della Repubblica del 2006 ha avuto tre voti.

 

  INDICE DELL'OPERA - Sono un salmone. Mi piace nuotare controcorrente - Nonna Rachele pregava per Claretta. Ma aveva tentato di uccidersi con la varechina - Ai giapponesi piacevano i miei occhioni. E mi dettero 80 milioni di lire - Volevo fare il governo Bussolino. Mussolini più Bassolino. Sarebbe stata un'idea favolosa. Ma non me la lasciarono fare - Perché dissi «Meglio fascista che frocio». E perché lo ridirei - Ogni tanto do le dimissioni. Ma poi... le lusinghe di Berlusconi... - L'uccella del malaugurio. Quella Santanchè proprio non la sopporto - Berlusconi ha qualcosa del nonno. Gli piacciono le donne - Le mie liti: Anselma, Pina, Katia, Sabrina, Daniela. Ma poi in genere faccio pace - Bruno Vespa. Forse è mio zio. Ha le stesse caratteristiche fisiche della mia famiglia - Il matrimonio a Predappio. Il giorno dell'anniversario della marcia su Roma - Mastella, il ministro ping pong. È la scala Richter dei voltagabbana - Non mi fanno mai affacciare a un balcone. L'ultima volta mi tirarono per i capelli - Indice dei nomi