Storia del conflitto anglo-irlandese Stampa E-mail

Riccardo Michelucci

Storia del conflitto anglo-irlandese

Odoya, pagg.288, Euro 18,00

 

michelucci_irlanda.jpg  IL LIBRO - Il “libro nero” degli inglesi in Irlanda, delle persecuzioni e del razzismo cui sono stati sottoposti gli irlandesi per oltre ottocento anni, nel corso della più lunga esperienza coloniale di tutti i tempi.

  Basandosi su fonti storiche in gran parte inedite in Italia ma anche su testi letterari, interviste e racconti di vita quotidiana, il lavoro ripercorre con taglio divulgativo le principali fasi storiche tenendo ben presenti i suoi aspetti culturali.

  Evidenzia la linea di continua intransigenza della politica inglese in Irlanda, che ha trovato inequivocabili rappresentazioni nella letteratura, nella satira, nel giornalismo e nel linguaggio popolare.

  Mette in luce con grande forza le responsabilità delle parti coinvolte in un conflitto che ha funestato l’Irlanda fino a pochi anni fa. Un chiarimento necessario soprattutto adesso che, a guerra conclusa, il paese sta avviando un lento percorso verso la riunificazione.

 

  DAL TESTO - "La storia dell'umanità ha conosciuto innumerevoli genocidi, non si contano i popoli e le etnie sottoposte a stermini, deportazioni ed epocali tragedie, ma forse quello dell'Irlanda rappresenta il caso esemplarmente unico di un paese soggiogato, sfruttato e affamato da una potenza coloniale che per secoli ne ha schiavizzato, deportato e ucciso la popolazione con scientifica regolarità. Fin dall'età tardo-medievale gli irlandesi hanno cercato di difendere il loro territorio elevando lo scontro con l'occupante inglese fino a livelli di estrema intensità e consentendo alla propaganda nemica di costruire e alimentare il primo dei grandi miti che caratterizzano da sempre il rapporto tra inglesi e irlandesi: che questi ultimi fossero dei barbari sanguinari, indisciplinati e guerrafondai che potevano essere "educati" soltanto usando le maniere forti. La rappresentazione del nativo irlandese nelle fattezze di un bruto, con tratti quasi animaleschi, appare molto presto nell'iconografia medievale e attraverso un percorso evolutivo contribuisce nel corso dei secoli alla nascita e allo sviluppo di un razzismo anti-irlandese che sopravvive ancora oggi in Gran Bretagna".

 

  L'AUTORE - Riccardo Michelucci. Giornalista, collabora con Avvenire, Diario e D–la Repubblica delle donne. Ha studiato politica e cultura dell’Irlanda all’University College di Dublino grazie a una borsa di studio del ministero degli Esteri irlandese. È membro del comitato editoriale della rivista Studi irlandesi dell’Università di Firenze.

  IL CURATORE - Giulio Giorello. Filosofo, matematico ed epistemologo italiano, è docente di Filosofia della scienza presso l'Università degli Studi di Milano e Presidente della SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza). Dirige, presso l'editore Raffaello Cortina di Milano, la collana Scienza e idee. Collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Giulio Giorello – Introduzione – Alle origini dell’odio anti-irlandese – La “Rinconquista” elisabettiana – L’era di Cromwell -Divide et impera - Il primo genocidio europeo - "Per il bene del popolo irlandese" - La spartizione dell'Irlanda - Sotto assedio da otto secoli - Cronologia ragionata - Note - Bibliografia - Indice dei nomi