La cartiera della morte. Mignagola 1945 Stampa E-mail

Antonio Serena

La cartiera della morte. Mignagola 1945

Mursia, pagg.242, Euro 17,00

 

serena_la_cartiera_della_morte.jpg  IL LIBRO - Tra aprile e maggio del 1945, la zona della provincia di Treviso con epicentro la cartiera Burgo di Mignagola di Carbonera fu teatro di uno dei più feroci massacri attuati da elementi partigiani nel corso della guerra civile. Delle vittime – fascisti rastrellati nella zona e civili uccisi per motivi di vendetta e rapina – solo un centinaio furono riconosciute perché quasi tutti i corpi, come dichiareranno diversi testimoni a guerra finita, furono gettati nelle acque del fiume Sile, bruciati nei forni della cartiera o sciolti nell’acido. Le maggiori efferatezze avvennero all’interno della cartiera, dove imperava Gino Simionato, detto «Falco».

  Il processo ai responsabili, celebrato a Treviso nell’estate del 1954, dopo aver appurato i fatti criminosi e gli autori degli stessi, si concluse col «non doversi procedere a carico degli imputati in ordine ai reati rubricati, perché estinti per effetto di amnistia».

 

  DAL TESTO - "L'interesse per gli avvenimenti legati alla guerra civile nacque in me quando, poco più che adolescente, mi legai in amicizia con un ragazzo più vecchio di qualche anno; un tipo taciturno che era l'espressione stessa della tristezza, un sentimento normalmente estraneo a un giovane di quell'età. Paolo, chiamiamolo così, era - lo seppi in seguito - l'ultimo dei figli del podestà di un paesino del Veneto: un uomo di cultura che aveva avuto tanti meriti e un solo torto, quello di essersi trovato - meglio, di aver scelto di trovarsi - «dalla parte sbagliata nel momento sbagliato». Errore incomprensibile e imperdonabile in un Paese che, come già altri hanno fatto notare, non è mai riuscito a portare a termine una guerra con gli stessi alleati con i quali l'aveva cominciata. Lo prelevarono da casa facendolo sfilare per le vie del paese legato al cofano di un camion, tra gli sputi e le percosse della feccia, mentre una donna correva a destra e a manca a raccoglier firme per la sua condanna a morte: con scarsa fortuna, perché in pochi erano disposti ad avallare l'uccisione di un innocente. Finì che trovarono lo stesso, per poche migliaia di lire, il boia di turno, pronto a coprire uno sporco gioco di interessi, uccidendo, incassando e fuggendo all'estero".

 

  L'AUTORE - Antonio Serena è nato a Padova nel 1948 e risiede in provincia di Treviso. Giornalista pubblicista, già docente di Civiltà francese nei licei e parlamentare di quarta legislatura, coordina attualmente la rassegna stampa on line «liberaopinione.net». Laureato in Lingue e letterature straniere e in Lettere moderne, si è specializzato in Storia contemporanea all’Università di Urbino. Ha pubblicato L’epurazione in Francia nel secondo dopoguerra (1982), Oderzo 1945, storia di una strage (1984) e I giorni di Caino (1990).

 

  INDICE DELL'OPERA - Presentazione, di Franco Cardini - Introduzione - Tutti gli uomini di «Falco» - «Per il popolo che ha fame» - I fatti di Breda di Piave - L'omicidio Bernardi - L'omicidio dei fratelli Marcuzzo - L'impiccagione di Fuser - Villa Dal Vesco, campo di transito - Cartiera, il mattatoio - L'oro di Olmi - I delitti Carniato, Fontebasso e Mion - 32 in un colpo solo - Sangue nel Sile - Alla ricerca degli scomparsi - La posizione della Chiesa - Parlano i superstiti - Pestaggi e sevizie - L'inferno dei vivi - Le prime indagini - Le vittime: un elenco incompleto - «Io non c'ero... non ricordo...» - La perizia Pianca - L'amnistia cancellatutto - La morte di «Pino da Zara» - Treviso: l'assalto alle carceri - Silea: la banda di «Lidia» - Gli eccidi di Casier e Lughignano - Un cimitero galleggiante - Le Corti d'Assise Straordinarie - Interpretazioni e interpreti - Note - Ringraziamenti - Bibliografia