La Russia degli Zar. Ascesa e declino di un Impero |
Erich Donnert La Russia degli Zar. Ascesa e declino di un Impero Ecig, pagg.527, Euro 28,50
IL LIBRO - Il crollo della superpotenza sovietica nel dicembre del 1991, il caos politico e sociale che ne è scaturito e le ultime vicende dell’Europa orientale richiamano alla memoria i fatti del 1917, che segnarono la fine dell’impero zarista. Le nuove indagini e le recenti scoperte relative alla famiglia dell’ultimo Zar, inoltre, hanno ridestato un vivo interesse non solo per la famiglia dei Romanov, ma anche per il mondo che essa rappresentava. L’Autore ricostruisce in quest’opera il lungo e sorprendente percorso storico che, dalla Russia di Kiev e attraverso il regno di Mosca, diede ai sovrani russi dignità di zar. Dopo l’apoteosi di San Pietroburgo il lento declino dell’immenso impero fu scandito da un susseguirsi di problemi socio-politici, come il conservatorismo e il tradizionalismo russi, i tentativi di modernizzazione, l’autocrazia parlamentare e i diritti umani. Il libro di Donnert si inserisce nel dibattito su queste e altre questioni ancora aperte, contribuendo a farvi luce.
DAL TESTO - "Gli studi russi sviluppatisi in occidente sulla scia dei rapporti di Ivan con gli stati europei non erano connotati da un'immagine negativa del dominio zarista, non nei paesi tedeschi e tanto meno in Inghilterra. La vera contrapposizione spirituale di Ivan IV con l'Occidente ebbe origine all'interno della polemica contro il cattolicesimo e il protestantesimo, alla quale il sovrano russo partecipò personalmente. Questa circostanza dimostra che lo stato moscovita del XVI secolo non era del tutto estraneo alle sconvolgenti lotte spirituali che in quel tempo interessavano l'intera cristianità occidentale; se ne deduce inoltre che i rapporti fra la Russia e l'Occidente si erano notevolmente infittiti sotto Ivan IV rispetto ai periodi di reggenza di Ivan III e di Basilio III; ma certamente il «pericolo moscovita», associato alla «paura dei Turchi» (Ivan il Terribile e Solimano il Magnifico erano raffigurati come personaggi spaventosi), originò in larga parte dell'Europa un'immagine della Russia che soltanto Pietro il Grande riuscì a cancellare".
L'AUTORE - Erich Donnert, nato nel 1928 vicino a Karlsbad, è docente di Storia dell'Europa orientale presso le università di Lipsia, Jena e Halle dal 1963 ed è stato professore ospite in Russia, negli Stati Uniti e in Austria. Donnert è membro di commissioni internazionali di storia e slavistica. Tra le sue pubblicazioni figurano: Iwan der Schreckliche, 1980; Das Kiever Rußland, 1983; Rußland im Zeitalter der Aufklärung, 1983/1984; Altrussisches Kulturlexicon, 1988; Peter der Große, 1987; Kurland im Ideenbereich der Französischen Revolution, 1992.
INDICE DELL'OPERA - Premessa - Introduzione. L'Europa orientale nell'era preistorica - Parte prima. La Russia di Kiev - I. La culla della scrittura slava - II. Fondazione dello stato e cristianizzazione - III. Fioritura ed espansione del regno di Kiev - IV. La svolta - V. Crollo, frazionamento politico e invasione tatara - Parte seconda. Il regno di Mosca - VI. Dominazione tatara e ascesa di Mosca - VII. Costituzione dello stato moscovita sotto Ivan III e Basilio III - VIII. Alle soglie dell'età moderna: il regno di Ivan IV - IX. L'età dei torbidi - X. Nuovi inizi sotto i Romanov - Parte terza. L'impero di Pietroburgo - XI. La trasformazione in grande potenza europea - XII. La "Russia trasformata" sotto gli eredi di Pietro - XIII. L'ascesa a potenza mondiale - XIV. Egemonia in Europa - XV. Dominio politico internazionale - XVI. Verso l'era moderna - XVII. Verso il declino - Epilogo - Bibliografia - Bibliografia della traduttrice - Indice dei nomi |