De persona. L'indomabilità dell'individuo Stampa E-mail

Antimo Negri

De persona. L'indomabilità dell'individuo

Spirali, pagg.303, Euro 25,00

 

negri_depersona.jpg  IL LIBRO - Antimo Negri è uno dei grandi filosofi italiani. Fra i suoi allievi, Lucio Colletti, Massimo Cacciari, Giacomo Marramao. In questo saggio, affronta una tematica squisitamente filosofica, interrogandosi sulla “persona”, che, secondo lui, non “è” ma “si fa”, scaturisce cioè dalle azioni e non da un imprimatur originario. La nozione di persona ha ormai una storia, che, soprattutto nella modernità, ha visto momenti culturalmente stimolanti e teoreticamente suggestivi, ma anche mistificazioni inaccettabili. Antimo Negri ci guida nella critica di parole feticcio come tecnologia e economia globale, o di dicotomie modaiole come individuo e specie, uomo e umanità, particolare e universale, locale e globale. E ci invita a seguire la lezione di papa Wojtyla che, recentemente, ha detto come ciascuno rischi di non diventare mai “persona” se si avvilisce nelle secche dell’individualismo o resta stritolato nelle maglie del totalitarismo.

 

  DAL TESTO - "Lo stesso Emmanuel Mounier, protagonista della grande vicenda speculativa e ideologica del personalismo, riteneva estremamente problematica la definizione di "persona". La persona non tanto "è" quanto piuttosto "si fa". Agendo o compiendo atti, l'uomo "si fa" persona: parola, da ultimo, di Papa Wojtyla che richiama l'attenzione sul destino, sempre possibile, dell'uomo, di non "farsi" persona perché o avvilito nelle secche dell'individualismo o stritolato nelle maglie del totalitarismo. Ma la nozione di persona ha, ormai, tutta una storia. Di questa storia, soprattutto di quella moderna, nella quale la persona subisce attacchi attraverso un uomo o tecnologicamente manipolato o imprigionato nell'economia globale, questo libro intende osservare alcuni momenti culturalmente stimolanti e teoreticamente suggestivi".

 

  L'AUTORE - Antimo Negri, il grande pensatore italiano del novecento, nato a Mercato San Severino (Salerno) nel 1923, è deceduto a Roma il 28 aprile 2005. Ha percorso una brillante carriera universitaria che lo ha condotto all'insegnamento di Storia della filosofia all'Università di Roma Tor Vergata, pur mantenendosi lontano da impacci di scuola, obbedienze ideologiche o conformismi dell'epoca: si definiva "accademico di nulla accademia".

  Per cinquant'anni ha svolto un'intensa attività saggistica e pubblicistica, collaborando alle più importanti riviste di filosofia ("Giornale critico della filosofia italiana", "Rivista di estetica", "Il giornale di metafisica") e a quotidiani nazionali ("Il Sole-24 Ore", "il Giornale"), dirigendo riviste (fra cui "Studi di storia dell'educazione") e intervenendo come conferenziere in congressi e giornate di studio.

  Complesso e ricco il suo percorso filosofico scientifico. Sulla scia di Giovanni Gentile, che riteneva il suo vero maestro, Negri ha compiuto una monumentale opera di ricognizione della filosofia del lavoro e della tecnica, pubblicando un manuale, ormai classico, in sette volumi, "Filosofia del lavoro: storia antologica" (Marzorati 1981). Restano essenziali le sue ricognizioni storiche e teoretiche dell'idealismo e del neoidealismo: "La presenza di Hegel: ricerche e meditazioni hegeliane" (1961); "Hegel nel Novecento" (1987); "Giovanni Gentile", 2 voll., (1975); "L'inquietudine del divenire. Giovanni Gentile" (1992); "L'estetica di Giovanni Gentile. Esistenza e inesistenza dell'arte" (1994); "Gentile educatore: scuola di stato e autonomie scolastiche" (1996).

  A Negri si devono la cura e la traduzione di molte opere di pensatori classici: Hobbes, Kant, Schiller, d'Holbach, Smith, Hegel, Schelling, Nietzsche, Comte, e la direzione di numerose collane editoriali dedicate alla filosofia fra il XVIII e il XX secolo.

  Le sue ricerche hanno portato alla valorizzazione di alcune correnti "irrazionalistiche" della filosofia moderna, e in particolare alla riscoperta del pensiero di Julius Evola, "Julius Evola e la filosofia" (1988). Negri si è occupato anche di questioni di religione: lo attestano un'altra sua opera, "Con Dio e contro Dio. Novecento teologico" (Marzorati, 1995), e l'interesse per il pensiero di Giuseppe Capograssi e del problematicismo pedagogico cattolico.

  Tra i suoi allievi si annoverano, fra gli altri, i filosofi Massimo Cacciari e Giacomo Marramao.

 

  INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Escursioni sulla persona - I. La persona. E dov'è? - II. La persona non è unidimensionale - Parte seconda. Pensieri fenomenologici e personalismo - I. Il sentiero di Husserl - II. Lungo il sentiero di Husserl - Indice dei nomi