22 giugno 1941. L'attacco alla Russia |
John Lukacs 22 giugno 1941. L'attacco alla Russia Corbaccio, pagg.192, Euro 16,60
IL LIBRO - Quando concentrano il loro sguardo su un grande avvenimento (una guerra, una rivoluzione, un colpo di Stato), gli storici ne ricercano le cause profonde in alcuni fattori collettivi: gli interessi dei gruppi economici, i conflitti sociali, l’ideologia delle classi dirigenti, dei partiti, della casta militare. John Lukacs segue un altro percorso. Fissa la sua attenzione sulle giornate cruciali che precedono l’avvenimento e sui grandi protagonisti. A differenza di molti storici del Novecento, crede che la storia sia opera di alcuni giganti e che il solo modo per raccontarla sia quello di esplorarne la formazione, il pensiero, il carattere, la cultura, la moralità e l’immoralità. In questo libro mette in scena due «geni del male», Hitler e Stalin e ne ricostruisce le relazioni durante la fase che precedette l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica il 22 giugno 1941. Gli interrogativi sono quelli già affrontati da altri storici. Perché Stalin stipulò un trattato di amicizia e un protocollo segreto con la Germania nazista? Perché Hitler decise d’invadere l’Urss? Perché Stalin rifiutò di credere ai preoccupati rapporti dei suoi generali e permise che le industrie sovietiche continuassero ad alimentare con le loro forniture lo sforzo bellico della Wehrmacht? Si trattò di «guerra preventiva» per impedire un attacco sovietico, o di un disegno strategico maturato da molto tempo? Quali fattori impedirono a Hitler di realizzare il suo disegno? Quali furono gli effetti della guerra tedesco-sovietica sulle altre vicende della Seconda mondiale? Le risposte sono particolarmente convincenti e contribuiscono ad eliminare alcune delle leggende che si sono accumulate sugli scaffali delle biblioteche dal 1941 a oggi.
DAL TESTO - "Nel 1941, ed esattamente il 22 giugno 1941, tutto dipendeva da due uomini, Hitler e Stalin. Già di per sé questa osservazione confuta l’opinione corrente di natura sociologica in base alla quale la storia, specialmente da quando ci si è addentrati nell’epoca delle masse, è governata da vaste forze economiche e materiali, e non da figure individuali: la seconda guerra mondiale fu non solo contrassegnata, ma anche decisa dalle personalità, dalle inclinazioni e dalle scelte di uomini come Hitler, Churchill, Stalin e Roosevelt, e a spiegarlo non è sufficiente la considerazione che Hitler e Stalin furono dei dittatori. Non tutti i dittatori sono uomini di Stato, e non tutti i dittatori sono leader di successo in guerra. Ma c’è qualcosa che ci sorprende e ci sgomenta nelle relazioni tra questi due uomini, ed è per questa ragione che non solo gli avvenimenti che portarono a quel 22 giugno 1941 furono straordinari, ma lo fu anche la storia di quel giorno preciso."
L'AUTORE - John Lukacs (Budapest, 1924) è uno dei maggiori storici contemporanei. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1946, ha insegnato Storia al Chestnut Hill College (Pennsylvania). È autore di numerosi libri tra cui Cinque giorni a Londra, Churchill. Visionario, statista e storico, pubblicati in Italia da Corbaccio, Dossier Hitler e Il duello, pubblicati da Longanesi e da TEA.
INDICE DELL'OPERA - Premessa, di Sergio Romano - 1. Una prospettiva storica - Parte Prima. Hitler e Stalin - 2. Hitler - 3. Stalin - Parte seconda. Il 22 giugno - 4. Berlino - 5. Mosca - 6. Londra - 7. Washington e l'altro capo del mondo - Parte terza. Conseguenze impreviste - 8. La crisi immediata - 9. Conseguenze impreviste - Appendice - Documenti, libri e articoli consultati - Limiti e ringraziamenti - Indice dei nomi |