Voce che grida dal deserto |
Michel Sabbah Voce che grida dal deserto Paoline Editrice, pagg.144, Euro 11,00
IL LIBRO – Una voce limpida si leva da una terra troppo a lungo martoriata e offesa dagli uomini: chiede pace per un luogo che sente suo per nascita e per vocazione. Da quella Terra Santa, dove sembrano non spuntare più germogli della giustizia per ogni suo abitante, Michel Sabbah, Patriarca latino di Gerusalemme, invita le donne e gli uomini di buona volontà a trovare il coraggio di denunciare le violenze e di realizzare una pace equa per tutti. Esorta a «vedere nell’altro non più un nemico da odiare e da combattere, ma un fratello e un amico con cui costruire finalmente le nuove società palestinese e israeliana». Voci altrettanto incisive e profetiche di donne e di uomini, impegnati a costruire ponti di speranza nella sua e nella nostra terra, rispondono di volta in volta, in una pluralità di origini, fedi e formazione, ai suoi appelli, nello sforzo realistico e struggente di credere davvero che la pace nella Terra di Dio è necessaria, oltre che possibile.
DAL TESTO – “Lei afferma che “è un dovere parlare di Gerusalemme”. Infatti, parlare di Gerusalemme significa affondare tutti i problemi del mondo di oggi. In questa città santa sono racchiusi i conflitti che travagliano le società odierne: questioni religiose (quale Dio per quale umanità?), ecclesiali (che cosa significa essere Chiesa e come testimoniare l’unità e la diversità?), umane e sociali (relazioni tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud, il problema della mondializzazione, dell’alterità, della pace, della convivenza, della riconciliazione), questioni personali (come definirmi di fronte a Dio, di fronte al mio “vicino”, di fronte a me stesso?). Sì, è un dovere parlare di Gerusalemme. Vista dall’estero, Gerusalemme è una città deludente. Un pellegrino che attraversa rapidamente la Chiesa della risurrezione è deluso da questa cacofonia di confessione e di angoli gelosamente custoditi. Anzi, si parla della sindrome di Gerusalemme. Gerusalemme è una città difficile, che non si rileva a una turista di passaggio. Solo quando siamo capaci di andare al di là delle apparenze, possono immergersi pienamente nella sua unicità. Ci vuole molta pazienza e un acuto sguardo interiore per penetrare il suo mistero oppure per lasciarsene penetrare. In questa città qualcosa di incredibile e inaspettato è accaduto. Come possiamo dimenticare che Dio vi ha fatto irruzione per aprire la via a qualcosa di nuovo nella nostra umanità, una novità che sconvolge tutte le nostre abitudini?”.
L’AUTORE – Michel Sabbah è il primo palestinese a essere nominato, nel 1987, patriarca latino di Gerusalemme, ministero che ricopre fino al 2008. Nato a Nazaret nel 1933, viene ordinato sacerdote nel 1955. Presidente della Conferenza episcopale dei vescovi latini della regione araba, nonché dell’Assemblea degli ordinari cattolici della Terra santa, dal 1999 al 2007 è stato anche presidente di Pax Christi International. È un deciso fautore del dialogo interreligioso con gli ebrei e i musulmani nella Terra santa.
INDICE DELL’OPERA – Presentazione del card. Carlo Maria Martini – Introduzione – I. Medio Oriente: Paura, instabilità e insicurezza – II. Terra promessa – III. Alla radice, l’occupazione – IV. Gerusalemme, Gerusalemme – V. Pellegrini oggi in Terra santa – VI. Un piccolo numero – VII. Due fedi, un solo popolo – VIII. La pace è nelle mani d’Israele – IX. Chiamati a essere lievito – Appendice – Resistere ad Aboud – Il patriarca manifesta con il suo popolo. Ascolta la voce degli oppressi – Messaggio di Natale. Terra di morte, terra di risurrezione - Messaggio di Pasqua – Nota del curatore: “Ponti e non muri” |