Il mistero del vino. Mito e storia della bevanda sacra agli dei |
Louis Charpentier Il mistero del vino. Mito e storia della bevanda sacra agli dei Edizioni L'Età dell'Acquario, pagg.224, Euro 19,00
IL LIBRO - Anello di congiunzione tra il sacro e il profano, ponte tra l’umano e il divino, il vino racchiude in sé tutta l’ambiguità del sacrificio: necessario e salvifico, ma allo stesso tempo proibito e cruento. Di qui il suo legame con il sangue e con le iniziazioni, elementi da sempre presenti in tutte le religioni. Trait d’union fra Dioniso e Cristo – morti, risorti e poi divinizzati – il «sangue della terra» è parte integrante dell’Eucaristia, un rito che richiama quei sacrifici in cui bere il sangue della vittima permetteva di accedere a uno stato altro. Stato «altro» o forse stato «oltre», con tutto ciò che comporta. Chi incarna meglio di Ulisse la figura di «colui che va oltre»? Non a caso nell’Odissea il vino scorre a fiumi. La «prima sbronza della storia» si deve del resto a un altro grande navigatore: una volta terminato il diluvio, Noè fece il vino e si ubriacò, rivelando cose che avrebbe dovuto tacere. Il libro di Charpentier è un suggestivo e spesso sorprendente viaggio lungo la storia della bevanda sacra agli dèi, e può essere letto seguendo percorsi interni in cui tutto ritorna. Ritorna Atlantide, i cui re traevano forza dal sangue ancora caldo dei tori appena sacrificati. Ritorna il duplice valore del vino, medicina e maledizione, dono e veleno. E ritorna la coppa del Graal che, in maniera simbolica, racchiude tutto questo, ma che concretamente contiene del vino. O del sangue.
DAL TESTO - "In Grecia, da che fu conosciuto, il vino venne adottato come bevanda nazionale. E a Creta - nell'antichità la più civilizzata tra le isole greche - esso serviva da moneta corrente per pagare i funzionari e per corrispondere ai sacerdoti il costo delle offerte e dei sacrifici. Era anche moneta usuale nei pagamenti internazionali: si barattava il vino con l'avorio, con l'oro, con l'argento e con gli oggetti preziosi di vetro e di maiolica che arrivavano dall'Egitto. Esisteva a proposito una vera e propria organizzazione: i marinai greci sbarcavano il vino a Naucrati, la quale era collegata a Sais, capitale dell'Egitto, da un canale lungo il quale la bevanda poteva essere facilmente convogliata. "Del fatto che il vino esistesse fin dalla preistoria si sono conservate persino le prove. La sua produzione era piuttosto rudimentale: i grappoli venivano semplicemente schiacciati con i piedi e messi a fermentare in grandi tini. E se nel vino restavano ancora delle polpe d'uva, poco importa: lo si versava con l'aiuto di un recipiente dal lungo collo tubolare che agevolava la decantazione, oppure con una sorta di imbuto. Quanto alla spremitura, essa avveniva nella vigna stessa. Più tardi, dopo la follatura, l'uva vendemmiata veniva travasata in grandi giare dai bordi spessi, senza piedi e terminanti a punta, così da poter essere fissate nel suolo. La loro capienza era di circa cento anfore, e l'anfora conteneva in media trentotto litri. Le botti di legno erano sconosciute ai greci, il che doveva rendere il trasporto piuttosto difficile tenendo conto della fragilità delle anfore di terracotta".
L'AUTORE - LOUIS CHARPENTIER è uno dei grandi scrittori esoterici e della Tradizione. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo I misteri della cattedrale di Chartres, Il mistero di Compostela, I giganti e il mistero delle origini, Il mistero basco, recentemente pubblicati dalle Edizioni L’Età dell’Acquario.
INDICE DELL'OPERA - 1. La prima sbronza della storia - I Noè - 3. E Dioniso - 4. Il vino dell'«Odissea» - 5. Il vino nell'antichità - 6. Il vino nelle Scritture - 7. Il simbolo - 8. pane e vino - 9. Il vino delle Gallie - 10. Il vino nella storia - 11. Da terra in vite - 12. La vite, pianta magica - 13. Sole e luce - 14. La luna - 15. Il diavolo - 16. Da vite in tino - 17. Il vino e l'alchimia - 18. Da tino in vino - 19. Il vino medicinale - 20. Quei maledetti tavernieri - 21. Il vino poetico - 22. L'ebbrezza sacra - 23. Il Graal |