Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella resistenza |
Claudio Pavone Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella resistenza Bollati Boringhieri, pagg.XXII-825 (2 voll.), Euro 25,00
IL LIBRO – A oltre mezzo secolo di distanza è ormai convinzione comune che occorra un ripensamento della resistenza antifascista, sulla quale tutti mostrano troppo facili certezze. Si tratta, soprattutto, di riconoscere a questi fatti la loro dignità di evento storico, sottraendoli ai ricorrenti rischi della retorica celebrativa o alle strumentalizzazioni di parte spesso riduttive e liquidatorie. Il libro affronta temi cruciali legati al passaggio dall’Italia fascista all’Italia del dopoguerra visti sotto il profilo della «moralità» operante nei protagonisti. Nell’analisi degli eventi tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, Claudio Pavone distingue tre aspetti: la guerra patriottica, la guerra civile e la guerra di classe – «tre guerre» che sono spesso combattute dallo stesso soggetto – introducendo così una novità interpretativa in grado di cogliere tutte le sfumature e di attraversare orizzontalmente una realtà storica di estrema complessità. Gli argomenti presi in esame – tra i quali l’eredità della guerra fascista, il dissolversi delle certezze istituzionali, le fedeltà e i tradimenti, il valore fondante della scelta, il rapporto fra le generazioni, l’utopia e la realtà, il grande nodo della violenza – ci costringono a riflettere su alcune questioni brucianti e sempre attuali, prima fra tutte quella del rapporto tra la politica e la morale nella vicenda storica.
DAL TESTO – “Chi era stato sconfitto nella guerra fascista combattuta fra il 1940 e il 1943? Soltanto il fascismo? o lo Stato italiano con il quale il fascismo si era identificato? o ancor di più l’Italia stessa, come entità nazionale storicamente definita? Per i fascisti la sconfitta del fascismo e la sconfitta dell’Italia coincidevano: anche da ciò nasceva la loro pertinacia nel disconoscere la realtà dei fatti, continuando a puntare disperatamente sulla carta perdente. Ad alcuni giovani romani che subito dopo l’8 settembre si erano presentati ai tedeschi per continuare a combattere al loro fianco, l’ufficiale fece notare che “l’Italia non c’era più; non c’era più governo, esercito”, e chiese: “ Volete diventare soldati tedeschi?”. Gli antifascisti distinguevano ovviamente il fascismo dall’Italia; ma i più pensosi fra di loro avvertivano che un mero ribaltamento di fronte non era sufficiente a fugare tutte le ombre che si erano addensate sull’identità nazionale. Nella sua accezione più elementare, la guerra alla Germania, dichiarata dal regio governo del Sud il 13 ottobre 1943 poteva apparire null’altro che la continuità della guerra precedente, dalla parte giusta e per di più vincente; e non c’è dubbio che a un certo numero di combattenti nelle formazioni partigiane, e non soltanto in quelle “autonome”, essa apparve tale. Ma si è visto come nemmeno ai chiamati a combattere nell’esercito del Sud questa motivazione riuscisse ad apparire sufficiente”.
L’AUTORE – Claudio Pavone, nato a Roma nel 1920, ha partecipato alla resistenza antifascista. Per molti anni funzionario degli Archivi di Stato, ha poi insegnato come professore associato di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. È presidente della Società italiana per lo studio della Storia contemporanea (SISSCO) e direttore della rivista «Parolechiave».
INDICE DELL’OPERA – Prefazione all’edizione 1994 – Premessa – Sigle usate nel testo – Una guerra civile – 1. LA SCELTA – 1. Lo sfascio – 2. Una scelta chiara e difficile – 3. Il tradimento – 2. L’EREDITÀ DELLA GUERRA FASCISTA – 1. Desiderio e timore di una sconfitta – 2. Le insicure motivazioni dei combattenti - 3. Il ripudio del regio esercito – 3. LE VIE DI UNA NUOVA ISTITUZIONALIZZAZIONE – 1. La militarizzazione e i suoi limiti – 2. Il rapporto con i partiti – 4. LA GUERRA PATRIOTTICA – 1. Alla riconquista dell’identità nazionale – 2. I tradizionali alleati – 3. Il nemico ritrovato – 5 LA GUERRA CIVILE – 1. Una definizione controversa – 2. La ricomparsa dei fascisti - 3. Gli antifascisti di fronte alla guerra civile – 4. Il nemico principale: i fascisti o i tedeschi? – 5. I cattolici e la guerra civile – 6. La guerra civile europea – 6. LA GUERRA DI CLASSE – 1. Classe, nazione, antifascismo – 2. Gli operai e le loro rappresentanze – 3. Lotte politiche e lotte economiche – 4. Lotta nella società, lotta per sopravivenza – 5. Lotta di classe e lotta armata - 6. Il mito dell’URSS - 7. LA VIOLENZA – 1. Il problema della violenza nel contesto bellico – 2. Violenza resistenziale e violenza fascista – 3. Autodisciplina e organizzazione della violenza. Il sistema punitivo? – 4. Rappresaglie e le controrappresaglie – 5. La guerra urbana e i gap – 6. La violenza insurrezionale – 8. LA POLITICA E L’ATTESA DEL FUTURO – 1. La politica e la morale – 2. Pubblico e privato - 3. Il rapporto fra le generazioni – 4. I conti col passato – 5. Il senso del futuro – 6. Il ritorno – Note – Indice dei nomi di persona – Indice dei nomi geografici |