Paolo Ferrari
Litorale Adriatico: progetto annessione Propaganda e cultura per il Nuovo Ordine Europeo, 1943-1945 Prefazione di Mimmo Franzinelli
Rubbettino Editore, pagg.382, € 18,00
La creazione nel 1943-1945 da parte della Germania nazionalsocialista della Zona di operazioni Litorale Adriatico rappresentò un momento cruciale nella Seconda guerra mondiale, poiché diede luogo a un'entità territoriale autonoma che si estendeva proprio lungo il confine tra Italia e Jugoslavia. Tuttavia, è importante sottolineare che tale creazione non si basò esclusivamente sulla forza militare, ma anche su un complesso e intenso lavoro di propaganda e di carattere culturale. L'obiettivo era chiaro: indurre scelte e comportamenti ed esercitare una costante influenza psicologica.
Il presente volume di Paolo Ferrari (docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Udine) si prefigge il compito di ricostruire l'articolata e sofisticata organizzazione creata a tal fine. Esso esamina, in particolare, i molteplici strumenti utilizzati, che spaziavano dalle pubblicazioni ai volantini, passando per una grandiosa mostra allestita a Trieste e a Udine. Questi messaggi invasero letteralmente il Litorale Adriatico, diffondendo idee e propaganda.
Ma ciò che colpisce ancor di più è l'ampiezza del collaborazionismo, che dimostra quanto fosse radicata l'influenza tedesca in questa regione. Inoltre, è interessante notare la rappresentazione dei nemici, ovvero come venivano dipinti i partigiani jugoslavi. Tali rappresentazioni avevano come scopo quello di giustificare l'affrancamento del Friuli e della Venezia Giulia dall'Italia, utilizzando strumentalmente temi propri delle sinistre e delle tradizioni locali.
Un aspetto ancora più sorprendente è l'esclusione della Repubblica sociale italiana da ogni possibilità di intervento. Questo dimostra chiaramente che i tedeschi avevano una precisa agenda politica e culturale per questa regione, che non contemplava alcun coinvolgimento dell'Italia repubblicana.
Accanto all'analisi delle diverse forme di comunicazione utilizzate dalla Germania nazionalsocialista, il volume offre anche una ricca selezione di immagini. Queste immagini sono l'espressione di una "tattica elastica e intelligente", che alla fine fu travolta dalla sconfitta militare. Tuttavia, queste immagini sono parte integrante di un ambizioso progetto, ovvero il Nuovo ordine europeo, che mirava a trasformare valori, comportamenti e identità, ossia la cultura di intere popolazioni.
In definitiva, la creazione della Zona di operazioni Litorale Adriatico rappresentò una dolorosa pagina della storia, caratterizzata da un'intricata rete di propaganda e indottrinamento culturale. Questo volume cerca di gettare luce su questa complessa vicenda, esaminando tutti gli aspetti coinvolti, dalla propaganda alla rappresentazione dei nemici, dalla manipolazione delle tradizioni locali all'esclusione della Repubblica sociale italiana. Oltre a ciò, il volume offre una visione di tutti questi eventi, attraverso una vasta selezione di immagini che permettono di comprendere meglio le strategie adottate dai tedeschi. |