Storia e coscienza di classe |
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György Lukács
DAL TESTO – "La superiorità del proletariato di fronte alla borghesia, che è altrimenti superiore dal punto di vista intellettuale, organizzativo, ecc., dipende esclusivamente dal fatto che esso è in grado di considerare la società a partire dal centro, come un intero coerente, ed è in grado perciò di agire centralmente modificando la realtà. Inoltre, per la sua coscienza di classe teoria e praxis coincidono: di conseguenza esso può gettare coscientemente la propria azione sulla bilancia dello sviluppo storico come momento decisivo. Lacerando questa unità, i marxisti volgari recidono il nerbo che connette unitariamente la teoria con l'azione proletaria. Essi confinano la teoria alla trattazione «scientifica» dei sintomi dello sviluppo sociale e trasformano la praxis in un essere sospinto senza sostegno e senza scopo dagli eventi particolari di un processo che essi rinunciano metodologicamente a dominare con il pensiero. L'AUTORE – György Lukács nacque a Budapest nel 1885. Nel 1911 pubblicò L'anima e le forme, nel 1919 Teoria del romanzo. Fece parte del governo di Béla Kun; emigrò quindi a Vienna (dove conobbe Max Weber e Thomas Mann) e a Mosca, dove rimase fino alla fine della guerra. Nel 1956 entrò a far parte del governo Nagy; venne arrestato e confinato per alcuni mesi in Romania. È morto a Budapest nel 1971. INDICE DELL'OPERA - Introduzione – Che cosa è il marxismo ortodosso? – Rosa Luxemburg marxista - Coscienza di classe – La reificazione e la coscienza del proletariato (I. Il fenomeno della reificazione – II. Le antinomie del pensiero borghese – III. Il punto di vista del proletariato) – Il mutamento di funzione del materialismo storico - Legalità ed illegalità - Osservazioni critiche sulla «Critica della rivoluzione russa» di Rosa Luxemburg - Considerazioni metodologiche sulla questione dell'organizzazione |