Le acque del Nilo Stampa E-mail

Arturo Gallia

Le acque del Nilo
Dinamiche geostoriche e politiche


Carocci Editore, pagg.180, € 21,00

 

gallia nilo  IL LIBRO – Lo storico greco Erodoto definiva l'Egitto dono del Nilo, senza il quale non ci sarebbe potuto essere lo sviluppo di una delle più importanti civiltà potamiche della storia. Ancora oggi, l'acqua del Nilo è l'unica fonte di approvvigionamento idrico per le popolazioni egiziane, etiopi e sudanesi. L'incremento demografico e le innovazioni tecnologiche hanno spinto nel corso del tempo le società ripuarie a sfruttare la risorsa in maniera sempre più ingente, portandole a entrare in conflitto alla ricerca di una garanzia idrica duratura. Accordi internazionali, conflitti geopolitici e tavoli di concertazione tra gli Stati nilotici garantiscono un equilibrio sempre fragile. Attraverso la ricostruzione geostorica e politica di un territorio complesso, il libro esplora le modalità di gestione di una risorsa scarsa ma fondamentale per la vita umana e lo sviluppo di tutto il Nord-Est africano. Dopo aver delineato le dinamiche più remote per quanto riguarda la gestione dell'acqua in Egitto, il testo mette in luce le politiche coloniali alla base dei megaprogetti realizzati e previsti su tutto il bacino e come oggi questi incidano fortemente negli equilibri geopolitici e sociali della zona.

  DAL TESTO – "Il Nilo è formato da due corsi principali che confluiscono presso Khartoum, la capitale del Sudan. Il ramo orientale, denominato Nilo Azzurro, è lungo 1.529 km, nasce dalle montagne dell'Etiopia e, raccogliendo l'acqua in quei territori molto piovosi, contribuisce all'80% dell'apporto idrico totale. Più a occidente, il Nilo Bianco, che ha origine sul monte Kikizi, sull'altopiano del Burundi, forma il primo tratto del corso, che prende il nome di Luvironza. Confluendo e raccogliendo il contributo di altri corsi d'acqua, forma il Kagera, immissario del lago Victoria. Dall'altopiano dei grandi laghi il fiume attraversa le scoscese pendici delle montagne, superando rapide e dislivelli notevoli e prendendo il nome di Bahr al Jabal (Nilo delle Montagne), prima di oltrepassare il confine sudanese. Qui il suo corso si fa più quieto e ampio: la pianura paludosa del Sudd rallenta le acque del fiume, favorendone una forte evaporazione. Qui, si congiunge ad altri affluenti, di cui il principale è il Bahr al Ghazal (Nilo delle Gazzelle), e prende successivamente il nome di Bahr al Abyat (Nilo Bianco). Scorrendo ai piedi del fianco orientale delle montagne Nuba, il Nilo Bianco raggiunge la capitale sudanese, e da qui, ricevute le acque del Nilo Azzurro, prosegue verso nord."

  L'AUTORE – Arturo Gallia lavora presso il Laboratorio geocartografico "Giuseppe Caraci" del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Roma Tre, dove è anche docente a contratto dei corsi di GIS e beni culturali e Geografia e didattica della geografia. Le sue aree di interesse sono l'idropolitica, la geografia storica, i sistemi informativi geografici (GIS) e le società insulari nel Mediterraneo.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione (1. Approccio teorico-metodologico - 2. Il quadro storiografico - 3. La gestione delle risorse idriche) - 1. Il bacino del Nilo: dinamiche geostoriche (Il Nilo nel contesto geopolitico africano / Lo sfruttamento del Nilo dall'Antichità al XVIII secolo / Accordi, conflitti e cooperazione per lo sfruttamento del Nilo nel periodo coloniale) - 2. Lo sfruttamento e la gestione delle risorse idriche: dinamiche locali e dinamiche globali (Il processo di decolonizzazione e il nuovo assetto idropolitico dell'Africa / L'Etiopia / Il Sudan / L'Egitto / Dinamiche globali e scenari idropolitici) – Bibliografia – Documenti - Risorse online - Indice dei nomi e dei luoghi